La scherma

Materie:Riassunto
Categoria:Educazione Fisica
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Data:16.01.2007
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Testo

In quel periodo, in Italia, tornò di moda la scherma. La scherma è uno sport che richiede concentrazione, prontezza di riflessi, intelligenza, potenza ed elasticità dei muscoli e un allenamento costante e severo.
Benché lo schermitore sia uno degli atleti più completi e la scherma una perfetta scuola di equilibrio, tuttavia questo sport non va iniziato troppo presto. L’età per iniziare si aggira attorno ai 13-15 anni, si possono iniziare leggeri esercizi anche a 10 anni.
L’abbigliamento di uno schermitore è composto da una giacca protettiva, un giubbetto metallizzato, una maschera, un paio di calzoni allacciati sotto il ginocchio, un guanto protettivo della mano che impugna l’arma, dei calzettoni bianchi, e delle scarpe simili a quelle da tennis.
L’arma può essere fondamentalmente di tre tipi:
• FIORETTO: la lama del fioretto ha sezione quadrangolare ed è lunga 88-90 cm. Con i 20 cm dell’impugnatura, l’arma raggiunge la lunghezza totale di 110 cm. Il diametro della “coccia”, (la conchiglia metallica posta come un piccolo scudo a protezione della mano) non può superare 12 cm. Bersaglio del fioretto, è il busto dell’avversario, protetto dal giubbetto metallizzato.
• SPADA: la lama della spada ha la sezione triangolare, e deve essere lunga meno di 90 cm. Come nel fioretto, la lunghezza totale è di 110 cm. La coccia è di 13.5 cm. Bersaglio della spada è qualunque parte del corpo dell’avversario; per questo motivo la maschera è ben rinforzata e la divisa aderisce il più possibile al corpo dello spadista
• SCIABOLA: la lama della sciabola, leggermente ricurva in punta, non può superare gli 88 cm e l’impugnatura i 17 cm: la lunghezza totale è di 105 cm. Il diametro della coccia non deve superare i 15 cm. Bersaglio della sciabola è qualsiasi parte del corpo dell’avversario al di sopra della cintura, che può essere colpita oltre che di punta (come il fioretto e la spada) anche di taglio e di controtaglio (ma non di piatto). Ciò consente una maggior varietà di azioni offensive e controffensive.
L’INCONTRO
Gli incontri di scherma si disputano su una pedana di linoleum (sciabola) o di materiale metallizzato che consente la segnalazione elettrica dei colpi validi (spada e fioretto).
È larga 1,8 m e lunga da 14 m (fioretto) a 18 m (spada e sciabola).
Vince l’incontro chi per primo riesce ad effettuare cinque stoccate valide: la stoccata è valida quando lo schermitore colpisce l’avversario in una parte consentita con la punta della propria arma.
Oltrepassato il tempo di 6 minuti, vince l’incontro chi ha totalizzato il maggior numero di colpi. Le donne partecipano solo alle gare di fioretto: la vittoria si ottiene con quatto stoccate e il tempo limite è di cinque minuti.
Il combattimento è diretto da quattro giudici e da un presidente, che, per tradizione, dà gli ordini in francese.
I momenti fondamentali di un combattimento sono la guardia, l’attacco, la parata e la risposta.
Come nel pugilato, la prima preoccupazione è di non essere colpiti dall’avversario: occorre quindi offrirgli i bersaglio più stretto possibile.
Ciò si ottiene con la posizione di guardia in cui si mostra all’avversario un solo fianco, oltretutto ben difeso dall’arma che impugna.
L’attacco è il movimento, o la serie di movimenti con cui lo schermitore cerca di colpire l’avversario: esso di solito inizia tendendo il braccio armato e si conclude con l’affondo (preceduto da uno o più passi), quando l’attaccante quasi inginocchiarsi di fronte all’avversario.
La parata, azione classica di difesa, è il movimento dell’arma che serve a neutralizzare l’attacco dell’avversario bloccandone o deviandone i colpi. Le parate sono dette di prima, di seconda, di terza, di quarta (e di quinta nella sciabola), secondo la posizione che prendono polso, avambraccio e lama per deviare quella dell’avversario.
La risposta è l’attacco che segue alla parata: quando l’attacco dell’avversario è andato a vuoto, questi si trova in una netta posizione di inferiorità perché è ancora impegnato nell’affondo ed ha appena scaricato la sua energia; questo è dunque il momento più opportuno per una controffensiva, cioè per una risposta immediata.

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