Il tennis

Materie:Appunti
Categoria:Ed. Fisica

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IL TENNIS

STORIA
Le origini del tennis vengono fatte risalire alla pallacorda italiana (sec XVI) e al “Jeu de peume” francese (sec XVI XVII), a loro volta derivati da più antichi giochi greci e romani. Tuttavia la prima regolamentazione del tennis moderno è a opera del Maggiore inglese Walter Clapton Wingfield, che la mise a punto nel 1873 mentre era di guarnigione in India.
Già nel 1874 il tennis si era diffuso in molti paesi del Commonwealth ed era giunto negli Stati Uniti dove la diffusione fu rapidissima.
Nel 1877 fu disputato il primo torneo internazionale a Wimbledon (vicino Londra) ancora oggi il più prestigioso. Verso il 1880 il tennis subì una fondamentale trasformazione con l’introduzione dei colpi al volo che resero più veloce il gioco e più complessa la condotta tattica delle gare. Nonostante l’Associazione Italiana di Lawn Tennis fosse stata costituita già nel 1894, la squadra nazionale italiana partecipò alla coppa Davis solo a partire dal 1922.

IL GIOCO
Il gioco del tennis è così elegante e classico che forse farà un certo effetto sentire dire che si può una partita magari di , anche i nostri marmocchi. Invece delle costose racchette, della palletta vellutata e del levigatissimo campo in terra battuta rossa, si può benissimo tracciare sul terreno piè pianeggiante che abbiamo a disposizione un rettangolo che abbia i lati maggiori doppi di quelli minori (le misure regolari sono di m23,7x m10,97), come palla potremo utilizzarne una qualunque di piccole dimensioni purché ben gonfia e non troppo dura, le racchette potrebbero essere sostituite semplicemente dalle mani a palma aperta, ma per i ragazzi sarà divertente ed abbastanza facile costruirsele ricavandole da un cartone molto spesso o da un pezzo di legno basso o compensato. La rete invece può essere sostituita da una riga a terra che divide a metà il campo rettangolare.
Prima di iniziare una partita bisogna imparare il modo di impugnare la racchetta, la scioltezza dei movimenti, il piazzamento e i vari colpi.
I colpi, cioè i modi in cui un giocatore può indirizzare la palla, avvengono secondo tecniche perfettamente studiate, e dopo lungo esercizio: il tennis è, infatti, uno sport che non consente improvvisazioni. I movimenti di un giocatore richiedono precisione quasi matematica, e se è errata l’impostazione di base nessun colpo può essere eseguito correttamente.
Il drive (diritto) si esegue ruotando il corpo dalla stessa parte del braccio che impugna la racchetta, e portando avanti il piede opposto: la palla va colpita esattamente al centro della racchetta, tenuta perpendicolare al terreno.
Il rovescio si compie invece volgendo alla rete il fianco corrispondente al braccio che impugna la racchetta. Il braccio quasi si avvolge intorno al corpo, poi è portato avanti velocemente: la palla va colpita quando si affianca alla gamba interna al campo. Nel rovescio a due mani, d’introduzione abbastanza recente, la mano libera impugna la racchetta sopra l’altra mano: il movimento è meno ampio ma assai potente.
Oltre che “piatti”, i colpi possono essere (alla palla è impressa una rotazione in avanti, e la traiettoria si allunga) o (rotazione all’indietro, traiettoria accorciata).
Il servizio è il colpo con il quale s’inizia ogni gioco: la palla va colpita in maniera che s’indirizzi nella zona di battuta avversaria, con tale forza e velocità da risultare imprendibile o comunque difficile da colpire.
La volée (volata) consiste nel respingere la palla al volo, in altre parole senza farla rimbalzare e sul terreno: può essere di diritto o di rovescio.
Lo smash si effettua invece colpendo violentemente la palla dall’alto verso il basso, in un movimento molto simile a quello del servizio.
Il lob è, infine, il pallonetto che tende a scavalcare il giocatore avversario che si trova in posizione troppa avanzata.

LE REGOLE DEL GIOCO
Come tutti sanno le partite di tennis sono disputate da due (singolare) o quattro (doppio) giocatori, che possono anche essere un, maschio e una femmina (doppio misto), che una rete divide dagli avversari rispettivi.
La partita (set) è composta da sei giochi (games) e ciascun gioco va vinto volta per volta così chi vince dopo la battuta d’inizio fa 15 punti, se poi vince ancora subito dopo arriva a 30 punti, se poi vince per la terza volta consecutiva ha 40 punti, mentre vincendo 4 volte consecutivamente si aggiudica il game. Chi vince sei games vince il set, ossia la partita. Una gara intera si compone di tre set. La prima battuta detta anche servizio è assegnata dalla sorte e con essa inizia l’incontro; chi è stato sorteggiato a battere continuerà a servire per tutta la durata del primo gioco alternandosi poi con l’avversario nei giochi successivi.
Si ha diritto a ripetere una battuta sbagliata una prima volta, sono nulli i servizi in cui la palla tocca la rete prima di ricadere in campo avversario oppure quando l’avversario dichiara di non essere pronto a ricevere.
La palla deve sempre essere rilanciata in campo dal giocatore che la riceve. Si commette un fallo se:
• Si batte la palla di servizio prima che abbia rimbalzato;
• Si colpisce la palla prima che abbia fatto due rimbalzi (può invece farne uno, o anche nessuno se non è di servizio);
• Si colpisce la palla in modo da farla rimbalzare nel proprio campo prima che superi la rete;
• Il colpo è tanto debole e basso che la palla non riesce a superare la rete;
• Si colpisce due o più volte la palla prima di rilanciarla;
• Non si riesce a far rimbalzare la palla entro i limiti del campo avversario (le linee fanno però parte del campo);
• Si sbaglia la battuta per due volte di seguito.

Per ogni fallo l’avversario passa in vantaggio. Quindi tutto il gioco sta nel costringere l’avversario a commettere errori, senza mai perdere il piazzamento e l’equilibrio necessari a respingere validamente la palla.
A dirlo è facilissimo, ma per farlo occorre molto allenamento. Il miglior modo per allenare i tennisti è quello di far loro lanciare con la racchetta la palla contro un muro (abbastanza alto e senza finestre) prima colpi deboli poi colpi forti, sia dritti che rovesci.
Avremo il piacere di vederli presto diventare abbastanza abili, se non altro perché la traiettoria della palla che rimbalza da un muro è molto più veloce che non nel gioco vero e proprio.

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