organizzazione azziendale

Materie:Riassunto
Categoria:Economia

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Testo

• GLI ORGANISMI E LE MANSIONI AZIENDALI;
• FUNZIONI ALL’INTERNO DELL’AZIENDA;
• GRUPPI DI LAVORI;
• SOGGETTO GIURIDICO ED ECONOMICO;
• SOCIETA’ DI PERSONE E SOCIETA’ DI CAPITALE;
• SISTEMA CAPITALISTICO COLLETTIVISTICO E MISTO;
• RAPPORTO TRA AZIENDA E STATO;
• RAPPORTO TRA AZIENDE:
• Il monopolio;
• L’oligopolio;
• Concorrenza perfetta;
• Concorrenza imperfetta;
• Coalizzazione.
• LA CONCORRENZA SLEALE 2598C.C.;
• EVOLUZIONE STORICA NEL PENSIERO ORGANIZZATIVO;
• I SISTEMI ORGANIZZATIVI.
LO SVILUPPO STORICO:
Era agricola → terra
Prima industrializzazione → mano d’opera
Era industriale → capitale
Prima rivoluzione della conoscenza → il sapere
L’ORGANIZZAZIONE:
È una risorsa a disposizione degli esseri umani, un modo per aggiungere valore, inoltre un modo per risparmiare risorse scarse.
Ci si organizza per scopi comuni, dividersi i compiti e i ruoli, per strutturare il tutto.
L’organizzazione è il risultato di una serie di più variabili tra di loro interagenti:
STRUTTURA – COMPETENZE – VALORI
– RISORSE UMANE – MECCANISMI DI FUNZIONAMENTO
Gli obbiettivi devono essere in sintonia con una impostazione di fondo duratura,devono essere espressi in modo sintetico, verificabili, e si deve poter distinguere gli obbiettivi secondari da quello primario.
MISSION / STRATEGIA
È il ruolo ke assume l’azienda nella scelta dei mercati – obbiettivi; la strategia è l’analisi del mercato di attività di mission.
VISION / OBBIETTIVI
La vision è l’immagine nel futuro previsto; gli obbiettivi sono i traguardi quantificati di crescita di profitto e di qualità.
Differenza tra PICCOLA e GRANDE impresa
CAPITALE INVESTITO;
N° DI LAVORATORI OCCUPATI;
VOLUME DELLA PRODUZIONE OTTENUTA E REALIZZATA;
FATTURATO.
GLI ORGANIGRAMMI
Servono x capire come strutturata l’azienda; vi è il direttore generale e tutti gli altri direttori dei diversi settori, in base alla tipologia di azienda si presenta un organigramma differente.
OUTSOURCING
Alcune aziende per svariati motivi si rivolgono ad aziende esterne per la ricerca di personale.
LA FORMAZIONE LEGALE
La forma legale si forma formando un’azienda; lo stato, infatti, interagisce con l’azienda regolandone la nascita, la crescita, la morte.
Vi possono essere le seguenti tipologie d’aziende:
LA DITTA INDIVIDUALE:
non si hanno soci, è sufficiente l’apertura della partita IVA. La responsabilità ricade completamente sul titolare e sui suoi beni.
SOCIETÀ DI PERSONE:
la società semplice;
società in nome collettivo;
società in accomandita semplice.
SOCIETÀ DI CAPITALE:
a responsabilità limitata;
per azioni.
S. COOPERATIVA
Una definizione di azienda:
secondo l’economia aziendale, l’azienda è un organizzazione stabile di persone e di beni costituita al fine dello svolgimento dei processi di produzione, di consumo e di risparmio. È un sistema economico, cioè crea ricchezza, valore, deve produrre qualunque tipo di ricchezza, ma deve produrre; è un sistema quindi ke deve finalizzare i propri bisogni inoltre è un sistema, cioè un insieme di elementi uniti tra di loro,
interrelati, xkè non conta solo la singola variabile, ma l’insieme di tutte. L’impresa risponde ai clienti, ai dipendenti, allo stato (inteso come fisco e tasse), ai fornitori. Naturalmente l’impresa x avere successo vi ci deve essere un gran imprenditore, in grado di assumersi dei rischi, che sia portato x conseguire gli obbiettivi e modernizzarsi.
IL MANAGEMENT:
l’azienda non è solo produzione, ma un insieme di fattori complessi tra di loro. Il management e un modo x pianificare flessibilmente l’azienda, in modo che cambiamenti repentini non danneggino l’azienda.
Il proget management è un insieme di tecniche e metologie che ci fanno portare a terminare nel modo migliore un progetto che dobbiamo o vogliamo realizzare.
IL TEAM BUILDING:
È uno strumento al servizio delle organizzazioni, capace di migliorare il clima e il sentimento di fiducia reciproca, in particolare nelle fasi di cambiamento, trasformazione e riorganizzazione. È in grado di favorire e sviluppare modalità di partecipazione al team di lavoro specifiche e efficaci promovendo processi rapidi d’integrazione e cooperazione.
LEADER
Non corrisponde a un tipo di funzione ma ad una figura non riconducibile a schemi semplici ed univoci. Un leader è facile da riconoscere, difficile da definire. Un leader può essere anche un manager.
Riceve la sua autorità direttamente dal gruppo cui appartiene attraverso meccanismi di consenso che prescindono da qualsiasi sistema normativo.
Le sue caratteristiche principali sono:
coraggio inamovibile;
autocontrollo;
senso profondo della giustizia;
fermezza nelle decisioni e chiarezza nei progetti;
abitudine a fare più per ciò che si è pagati;
personalità piacevole;
controllare i dettagli;
saper delegare;
la cooperazione;
il rispetto dell’essere umano;
responsabile.
Le sue competenze sono:
comprendere la situazione;
prevedere la possibilità di errore;
abilità nell’anticipare gli eventi;
avere umiltà;
essere manager del gruppo;
distribuire i ruoli;
saper controllare gli altri;
aver temperamento.
MANAGER:
la legittimazioni del suo ruolo proviene direttamente dai livelli superiori e quindi riceve un’investitura formale.
Le sue caratteristiche principali sono:
autorevole;
essere motivante;
onestà;
competenza;
il senso del futuro;
motivazione;
essere manager di se stesso;
deve identificare il traguardo;
concordato e realistico;
specifico;
misurabile;
I suoi impegni sono:
verso se stessi;
verso il cliente sia esterno che interno;
verso le relazioni con gli altri;
verso il lavoro;
verso l’azzienda.
IL MANAGER È
UN
ORGANIZZATORE
IL LEADER È
UN
MOTIVATORE
NE CONSEGUE CHE:
Non sempre un manager è un buon leader, o viceversa.
IL CARISMA È: trasmettere, coinvolgere,persuadere, capacità di parlare in pubblico.
LA LEADERSHIP:
è quella qualità di saper condurre, guidare e trascinare più persone verso la meta che può essere di tipo bellico (Mussolini), politico (Berlusca), di lavoro.
CARATTERISTICHE D’UN GRUPPO:
è un numero di persone, generalmente tra i 3 e i 14 individui, con obbiettivi comuni e condivisi, con un leader comune noto ed accettato, regole del gioco comune note ed accettate, un sistema valoriale condiviso e compatibile. Solo con tutte queste condizioni si può dire di avere un gruppo.
Un gruppo è come un individuo:
consapevole della persona;
guidato da una mente;
sensibile di un gruppo o di un insieme di cellule.
Vi sono diversi tipi di gruppi:
PRIMARIO: indica i gruppi umani caratterizzati da un’associazione o da una cooperazione a faccia a faccia, o più semplicemente, costituisce un noi.
SECONDARIO: le relazioni sono indirette nel quale l’appartenenza fa parte del sapere piuttosto ke dall’estensione affettiva quotidiana, le comunicazioni passano attraverso intermediari.
NATURALE: caratterizzati da relazioni affettive spontanee.
TEMPORANEI
PERMANENTI
ARTIFICIALI: è un gruppo creato senza la volontà del gruppo ma da estranei.
PROBLEM SOLVING
Focalizzare → creare un elenco di problemi;
selezionare il problema
verificare e definire il problema
Analizzare → decidere cosa è necessario sapere
raccogliere i dati di riferimento
determinare i fattori rilevanti
Risolvere → generare soluzioni alternative
selezionare una soluzione
sviluppare un piano di attuazione
Eseguire → impegnarsi al risultato aspettato
eseguire il piano
monitorare l’impianto durante la messa a punto.
RAPPORTO LEADER-GRUPPO
L’impresa di successo nasce dalla combinazione tra managerialità e leadership, che devono essere complementari.
Nel gruppo l’individuo deve tenere la propria identità.
Vi sono 4 tipi di leadership:
DIRETTIVA: pianifica il lavoro dei collaboratori e prende decisioni senza coinvolgere.
PARTECIPATIVA: colui che lascia ai collaboratori organizzarsi il lavoro, stimola a risolvere i problemi.
PERSUASIVA: prende decisioni e stabilisce lo standard delle prestazioni spiegando il perché.
DELEGANTE: massima discrezionalità ai propri collaboratori dopo essersi assicurato che essi abbiano le descrizioni giuste.
FORME DI MERCATO:
Concorrenza perfetta
Monopolio
Concorrenza monopolistica
Oligopolio
CONCORRENZA PERFETTA
Vi devono esserci piccole imprese e il prodotto deve essere standardizzato; in questo modo le imprese massimizzano il profitto, scegliendo la quantità in modo che il prezzo sia uguale ai costi.
MONOPOLIO:
presenza di un unico fornitore;
non c’è concorrenza;
entrata bloccata;
non c’è concorrenza potenziale.
CONCORRENZA MONOPOLISTICA:
molti piccoli venditori;
entrata libera solo nel lungo periodo;
prodotto differenziato.
CONCORRENZA MONOPOLISTICA 2:
entrata libera;
l’entrata prosegue fin quando il profitto si annulla;
il prodotto resta differenziato.
OLIGOPOLIO:
interdipendenza → indice di concentrazione e di Herfindahl;
duopolio;
I SISTEMI ECONOMICI:
capitalismo;
collettivismo;
misto.
IL SISTEMA CAPITALISTICO:
è caratterizzato dalla proprietà delle risorse e da un sistema di mercato e di prezzi che guida l’attività economica.
ogni individuo persegue il proprio interesse;
il mercato fa emergere le preferenze dei singoli;
i mercati dei beni e servizi prodotti e delle risorse economiche impiegate sono concorrenziali.
IL SISTEMA COLLETTIVISTICO
È caratterizzato dalla proprietà collettiva di tutte le risorse produttive e dal fatto che le decisioni economiche vengano prese da una autorità centrale.
esiste un organo centrale;
le imprese sono proprietà dello stato;
l’organismo centrale fissa degli obbiettivi.
I SISTEMI MISTI:
nella realtà i sistemi economici si collocano in qualche punto intermedio tra i due estremi (capitalistico – collettivistico)
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Aprile Filippo
Pagina 1 30/06/2010

Esempio



  


  1. daniela

    anche io sto cercando un riassunto del libro assetti e maeccanismi di relazione di organizzazione aziendale

  2. serena

    sto cercando un riassunto del libro assetti e meccanismi di relazione di organizzazione aziendale