Lo sviulluppo economico in italia

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Testo

La prima guerra mondiale fu l'epilogo di un processo storico che andava lentamente maturando già dalla fine dell'800.
L'atto d'inizio avvenne il 28 giugno del 1914. Un gruppo di studenti serbi assassinarono l’arciduca ereditario d’Austria Francesco Ferdinando e la consorte a Sarajevo. Ne seguì un periodo di conflitto diplomatico e, infine, un ultimatum austriaco alla Serbia che richiedeva la presenza dei propri funzionari nella commissione d'inchiesta sull'attentato. Dopo il rifiuto dell'ultimatum da parte serba, il governo austriaco dichiarò formalmente la guerra.
Nell'arco di pochi giorni e poche settimane, tutte le maggiori potenze europee, entrarono in guerra:
 La Germania dichiarò guerra alla Russia, che aveva mobilitato l'esercito in appoggio ai serbi e alla Francia, e invase, nei giorni successivi, il Lussemburgo e il Belgio.
 L'Inghilterra dichiara guerra alla Germania per la violazione tedesca della neutralità del Belgio.
 L'Italia proclamò la neutralità, anche se durerà solo fino al 1915, quando entrerà in guerra a fianco dell'Intesa.
 Nei mesi fra agosto e novembre entrarono nella guerra anche il Giappone (a fianco dell'Intesa anglo-franco-russa) e la Turchia (a fianco degli Imperi Centrali)
I due opposti schieramenti erano quello degli Imperi Centrali tedesco e austriaco, con i loro alleati minori, e la Triplice Intesa fra Inghilterra Francia e Russia cui si uniranno nel corso della guerra altri stati.
La Guerra diventerà mondiale dopo l'entrata in guerra del Giappone nel 1914 e nel 1917 degli Stati Uniti a fianco dell'intesa.
I motivi globali che fecero scoppiare la guerra, erano molteplici e diversi da alleanza ad alleanza: l'Intesa sosteneva che la guerra era esplosa per arrestare l'aggressività tedesca, per lo scontro fra la democrazia liberale e l'autoritarismo, come guerra per l'indipendenza dei popoli, e per l'affermazione del principio di nazionalità, invece, gli Imperi Centrali, in particolar modo la Germania, sosteneva che la guerra fosse la risposta ai suoi tentativi, bloccati, d'espansione e alle iniziative coloniali.
In realtà le cause furono:
1. Il contrasto tra l'imperialismo germanico e l'imperialismo dell'Inghilterra e della Francia;
2. Le preoccupazioni Anglo Francesi per la crescita industriale e militare della Germania;
3. La volontà della Francia di Recuperare l'Alsazia e la Lorena strappatele dalla Germania nella guerra del 1870-71;
4. La rivalità austro-russa nella penisola balcanica;
5. Le inquietudini dei popoli balcanici e le aspirazioni della Bosnia e dell'Erzegovina a sottrarsi alla dominazione austriaca e ad unirsi al regno di Serbia;
6. Le mire dell'Italia ad annettere le regioni del Trentino e Venezia Giulia e ad espandersi in Dalmazia e in Albania;
7. Il particolare clima culturale dell'epoca, incline all'esaltazione della guerra e dell'imperialismo.
L'opposizione alla guerra avviene unicamente da parte dei cattolici e dei socialisti, mentre gli altri partiti finirono per accettare il conflitto come "guerra patriottica".
La guerra nelle aspettative di tutti, doveva essere breve e quindi non troppo rovinosa.
La Germania, nel 1914, tentò una "guerra lampo" contro la Francia, ma fallì. Gli imperi centrali ottennero, invece grandi successi sul fronte orientale, contro la Russia, ma nessuna battaglia fu realmente risolutiva. Divenne quindi, da guerra di movimento a guerra di trincea, cioè di posizione.
Nel Maggio del 1915 l'Italia entra in guerra a fianco dell'Intesa aprendo un nuovo fronte anti-austriaco, in Settembre, invece, la Bulgaria si schierò con la Triplice Alleanza degli Imperi Centrali. Ma nemmeno questi mutamenti cambiarono il corso degli eventi bellici che continuarono ad essere di trincea.
Il 1916 fu l'anno delle grandi offensive militari e delle stragi inutili. Inglesi e Francesi tentarono la grande offensiva anti-tedesca della Somme. Vi fu anche l'unico scontro navale importante del conflitto: la battaglia dello Jutland tra flotte inglese e tedesca. Vista l'inutilità dell'azione navale e la superiorità inglese, la Germania passò alla guerra sottomarina tentando di bloccare i rifornimenti all'Inghilterra provenienti dagli Stati Uniti che l'anno successivo entrarono in guerra.
Nel 1917 la guerra segnò una svolta fondamentale: in Russia ci fu una rivoluzione (prima quella di Febbraio, poi quella d'ottobre guidata dai comunisti), che portò alla caduta del regime zarista e l'uscita del paese dal conflitto, inoltre ci fu l'ingresso in guerra degli Stati Uniti d'America a fianco dell'Intesa. Gli USA, nei precedenti anni del conflitto, avevano fatto giungere all'Inghilterra aiuti economici.
Uscendo la Russia dal conflitto, Germania e Austria hanno un fonte in meno da difendere. Quindi spostarono le truppe dal fronte orientale a quello occidentale.
Sul fronte Italo Austriaco, nell'ottobre, vi fu la disastrosa ritirata italiana di Caporetto che fece temere una possibile invasione austriaca nell'Italia settentrionale.
Ovunque, nei paesi belligeranti, vi furono proteste popolari contro la guerra, diserzioni massicce di soldati e vere e proprie insurrezioni contro i governi. In particolar modo la situazione divenne difficile per gli Imperi Centrali e ,proprio le crisi interne, più che la sconfitta militare, decreteranno il crollo e la perdita della guerra.
Nei primi mesi del 1918 le sorti della guerra erano ancora incerte non favorevoli agli Imperi Centrali.
In Marzo, i comunisti russi, firmavano la pace di Brest Litovsk, con la quale concedevano alla Germania Estonia, Lituania, Polonia, Finlandia, Georgia e Ucraina.
In Aprile la Romania, alleata dell'Intesa, fu costretta a ritirarsi dal conflitto.
Fra il Marzo e il luglio, l'esercito tedesco tentò nuove offensive sui fronti occidentali senza riuscire a sfondare le linee nemiche.
In Italia, l'esercito di Vittorio Emanuele III si apprestava ad una decisiva offensiva anti-austriaca.
La Turchia e la Bulgaria, dissanguate dalla guerra erano vicine al crollo.
In Oriente, dove si combatteva una guerra parallela fra l'esercito turco e gli Inglesi, gli alleati Tedeschi continuavano a subire sconfitte.
Gli Stati Uniti, nel frattempo avevano mandato in Europa un milione di soldati.
Fra l'Estate e l'Autunno, i "fronti interni" della Germania-Austria, crollano e furono proprio gli stessi militari a chiedere al cancelliere di trattare la pace all'imperatore austriaco, Guglielmo II, di abdicare.
Nel Novembre in Germania, il Kaiser abbandona il potere e viene proclamata la repubblica.
Nasceva così la nuova Germania chiamata Repubblica di Weimar.
L'Impero asburgico si disgrega. L'imperatore Carlo abdica e, seguendo l'esempio della Germania, viene proclamata la repubblica.
Anche su tutti gli altri fronti di guerra in Europa e nel mondo, cessavano le ostilità.
LA GUERRA ERA FINITA.

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