Materie: | Tema |
Categoria: | Economia |
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Data: | 14.03.2006 |
Numero di pagine: | 3 |
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Testo
Il risultato economico dell’esercizio è una grandezza incerta, che deve essere determinata con procedure contabili corrette e nel rispetto delle norme fissate dal codice civile. Illustrate il procedimento attraverso il quale gli amministratori pervengono alla qualificazione del reddito annuale, e del collegato patrimonio di funzionamento, con riferimento alle rilevazioni di fine periodo, ma anche ai principi e alle norme da rispettare nella redazione dei conti annuali.
Il risultato economico è il reddito d’esercizio che si ottiene con la differenza tra ricavi e costi e può definirsi incerto perché dipende dalle variazioni e dalle stime fatte dagli amministratori per poter determinare un eventuale utile o perdita.
Il bilancio d’esercizio serve appunto per determinare il risultato economico, e ha diverse funzioni:
➢ fornire un rendiconto della gestione passata e dei suoi risultati a tutti coloro che prendono parte alle decisioni aziendali;
➢ fornire informazioni di carattere economico, patrimoniale e finanziario a soggetti esterni all’azienda che sono interessati a conoscerne l’andamento.
Poiché il risultato economico deve essere espresso correttamente, i valori che sono stati registrati come valori di conto, devono essere trasformati in valori di bilancio e questo è possibile farlo grazie alle scritture d’assestamento. Queste scritture permettono di superare il tempo trascorso tra la manifestazione finanziaria e competenza economica. Possiamo distinguere quattro tipi di scritture:
➢ scritture di completamento che riguardano costi e ricavi d’esercizio che potranno essere registrati solo al 31/12 poiché il loro valore potrà essere rilevato solo in tale data;
➢ scritture d’integrazione che riguardano costi e ricavi dell’esercizio ma che saranno pagati o riscossi nell’esercizio successivo: costi e ricavi sospesi;
➢ scritture di rettificazione che servono per rinviare all’esercizio successivo, componenti negativi o positivi che hanno avuto la loro manifestazione finanziaria nell’esercizio corrente me che sono comunque di competenza dell’esercizio successivo;
➢ scritture d’ammortamento che consentono di attribuire all’esercizio una quota riguardante il costo dei beni durevoli pluriennali
Per redigere il bilancio d’esercizio, si deve tener fede al c.c. Pertanto tutte le imprese sono tenute a redigere un bilancio, ma le norme riguardano esclusivamente le società di capitali; le imprese individuali e di persone devono comunque rispettare i criteri di valutazione per le società per azioni, presenti nell’art. 2426 c.c.
Le norme civilistiche che devono essere adottate, hanno principalmente uno scopo ti tutela nei confronti dei terzi
Secondo l’art. 2423 c.c., che tratta della redazione del bilancio, “Il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare il modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell’esercizio”. Per chiarezza s’intende che il bilancio deve essere redatto in modo tale che anche un soggetto con una sufficiente conoscenza e cultura nell’ambito della contabilità, possa leggerlo e capirlo; per veritiero e corretto, invece, s’intende che il bilancio deve essere redatto stando a ciò che rappresenta la realtà e rispettando le norme del nostro ordinamento.
Nell’art. 2423 bis. c.c. vengono indicati i “Principi di redazione del bilancio“ ai quali gli amministratori devono attenersi:
➢ la valutazione delle voci deve essere fatta secondo prudenza e nella prospettiva di continuare l’attività, tenendo conto della
funzione economica che ogni elemento svolge all’interno del patrimonio aziendale. (PRINCIPIO DI PRUDENZA E CONTINUITÀ);
➢ si possono iscrivere in bilancio solo gli utili realizzati alla data di chiusure dell’esercizio, ma non quelli ancora incerti o solo sperati. (PRINCIPIO DI PRUDENZA);
➢ si deve tener conto dei proventi e degli oneri di competenza dell’esercizio indipendentemente dalla data d’incasso o di pagamento.(PRINCIPIO DI COMPETENZA);
➢ si deve tener conto dei rischi e delle perdite di competenza dell’esercizio anche se conosciuti dopo il 31/12. (PRINCIPIO DI COMPETENZA E DI PRUDENZA);
➢ gli elementi eterogenei che figurano nelle singole voci, devono essere valutati separatamente. (PRINCIPIO DEGLI ELEMENTI ETEROGENEI);
➢ i criteri di valutazione non possono essere modificati da un esercizio all’altro. (PRINCIPIO DELLA COSTANZA DEI CRITERI DI VALUTAZIONE).
Nell’art. 2423 c.c., inoltre, possiamo vedere come è composto il bilancio, cioè dallo stato patrimoniale, dal conto economico e dalla nota integrativa grazie ai queli è possibile calcolare, poi, il risultato economico.
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