economia venezuelana

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Categoria:Economia

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L'ECONOMIA VENEZUELANA.
L'economia del nostro Paese agli inizi di questo secolo era fondamentalmente agricola e i principali prodotti d'esportazione erano il caffe e il cacao. Nel 1917 ebbe luogo il ritrovamento dei primi giacimenti di petrolio, che ben presto divenne la principale risorsa del Paese e il primo prodotto d'esportazione, come d'altronde avviene ancora oggi (il settore rappresenta attualmente all'incirca il 25 % del Prodotto Interno Lordo, il 71 % del totale dell'esportazioni e circa il 44 % del reddito fiscale del Paese).

Da alcuni anni pero, si prendono numerosi provvedimenti e si realizzano importanti investimenti allo scopo di diversificare la produzione interna (particolarmente l'industriale), commercializzando altri prodotti oltre il petrolio e i suoi derivati allo scopo di inserire il Paese nei mercati internazionali.

Il Governo ha definito prioritario il rafforzamento dell'apparato produttivo interno nei casi delle industrie basiche (ferro, alluminio, ecc.), nel settore minerario, nella petrolchimica, nell'industria metalmeccanica, nell'energia elettrica, nel turismo, nell'informatica e nel settore forestale il cui sfruttamento comprende 400.000 ettari di pini, nonche eucalipti e caucciu. + La gestione privata di alcuni servizi pubblici, attraverso concessioni (autostrade, porti, aeroporti, eccetera).

Nell'ambito della politica di sviluppo industriale e importante sottolineare la creazione di un tessuto industriale solido intorno a cio che si e dato chiamare "Gruppi Leader di Attivita" (GLA), costituendo cosi un catena nucleo strategico di produzione indotta, di appoggio alla piccola e media impresa.
Sono stati definiti "Gruppi Leader di Attivita":
Le industrie della petrolchimica e del gas naturale;
L'industria dei metalli (ferro e leghe di ferro, bausite, carbone, nichel, alluminio, eccetera) compresa l'attivita estrattiva e di trasformazione;
produzione di mobili ed accesori metallici, prodotti metallici strutturali per l'edilizia, molli e fili, macchinaria, veicoli e pezzi di ricambio, eccetera;
Le miniere d'oro. Le riserve stimate d'oro del Venezuela sono di dieci mila tonnellate metriche (10.000 ton. m). In questo settore si promuovono le attivita estrattive, la produzione di laminati in oro, la produzione di gioielli, di polvere d'oro, eccetera;
La produzione di energia elettrica e l'industria metalmeccanica e di macchinaria elettrica;
L'industria forestale (produzione di polpa, carta e derivati, laminati di legno, legname per l'edilizia e per la produzione di mobili);
Il turismo (sviluppo di strutture alberghiere e servizi per il turista, quali trasporto, commercio, divertimento, ristorazione, ecc.), In Venezuela il turismo ha un grande potenziale sia per l'aspetto storico, che per la bellezza della natura che offre il paese nei diversi aspetti: spiagge, montagne, foresta e turismo d'avventura.

BILANCIA COMMERCIALE TOTALE DEL VENEZUELA
Negli ultimi anni la bilancia commerciale del nostro Paese ha registrato un saldo positivo, prodotto dalla crescita delle esportazioni.
Una parte molto importante delle esportazioni venezuelane e costituita da prodotti minerali e metalli come l'oro, il ferro e l'alluminio, nonche da prodotti chimici, pesce fresco e surgelato (specialmente tonno e gamberi), frutta, tabacco, cacao e cotone.
Per quanto riguarda le importazioni, queste sono principalmente di macchinari e loro parti, veicoli, carta, grani, liquori e abbigliamento.

LE PRIVATIZZAZIONI
La privatizzazione delle imprese industriali e commerciali, e la ristrutturazione degli enti pubblici sono parte della politica di modernizzazione dello Stato che porta avanti il Venezuela, il quale si и prefissato di raggiungere con questo mezzo, gli obiettivi di crescita economica e orientamento delle risorse verso attivitа sociali come sanitа, educazione, sicurezza, infrastrutture basiche e riduzione della povertа; cioи, una maggiore efficenza e il miglioramento della qualitа di vita degli abitanti.

Dal 1990 lo Stato venezuelano ha trasferito ai privati piщ di 30 enti e altri attivi, per un totale di circa 3 mila 425 miliardi di dollari. Tra le imprese privatizzate si contano: sette centrali di produzione di zucchero, sette banche, sette alberghi, l'impresa nazionale di telecomunicazioni (CANTV), il sistema telefonico celullare, il cantiere navale ASTINAVE e l'impresa lattea INDULAC, acquistata dalla societа italiana Parmalat.

Il Programma delle Privatizzazioniche che si realizza dal 1997 comprende, banche, centrali elettriche, le industrie basiche dei minerali, alberghi, ecc.

POLITICA COMMERCIALE
In ambito commerciale, il Venezuela ha intrapreso un processo di riduzione progressiva delle tariffe doganali, che sono passate da una media di 135% nel 1989, a un massimo del 40% nel 1991, ed al 20% attualmente. L'abolizione delle restrizioni quantitative delle importazioni e delle esenzioni doganali, l'adesione al GATT nel 1990 e l'evoluzione rapida verso la creazione di un Mercato Comune Andino, sono altrettante misure che rafforzano la decisione di progredire verso un'economia aperta.

Il Governo Nazionale prevede, in relazione al commercio:

a) l'appoggio ad ogni attivitа produttiva che dimostri costante dinamismo o notevole potenzialitа per le esportazioni. In tal senso, si и dato impulso alla produzione agricola e alle seguenti attivitа:
· la produzione di succhi di frutta tropicale (аnanas, banane, mango, guayaba, nispero, guanabana)
· la produzione di bevande alcoliche (rum, birra e vino)
· la coltivazione di frutta tropicale, caffй, riso, tabacco, cacao.
· la produzione di automobili, parti e ricambi di automobili, cemento, ceramica, vetri di sicurezza.
· lo sfruttamento forestale (legno in tronchi per la fabbricazione di mobili e l'industria edilizia, e polpa per la fabbricazione della carta).
· la produzione televisiva
· la produzione e commercializzazione dell'Orimulsion®, il nuovo combustibile venezolano per la produzione di energia elettrica, che non inquina l'ambiente.
b) l'inserimento del Venezuela nei mercati internazionali
Il Venezuela ha stabilito come meta quella di ottenere una maggior presenza sui mercati internazionali. Per il raggiungimento di questo obiettivo и stata essenziale la decisione presa dall'Unione Europea di estendere al Venezuela i benefici del Sistema Generalizzato di Preferenze Andine, creato nel 1990 come un capitolo del SGP dell'Unione Europea, che fino a gennaio 1995 favoriva solo i nostri soci del Gruppo Andino, vale a dire, Bolivia, Colombia, Ecuador e Perщ, dovuto alle difficoltа da essi affrontate nella lotta contro la produzione e traffico di droghe, e dalla profonda destabilizzazione delle loro strutture sociali, politiche ed economiche da essa derivate.
Con questo mezzo si voleva concedere ai sopracitati Paesi andini l'opportunitа di esportare prodotti agricoli, sostitutivi della produzione della coca. L'esclusione del nostro Paese da questo sistema, malgrado anche il Venezuela partecipasse attivamente nella lotta contro la droga, come fa tutt'ora, causava profonde distorsioni nel suo commercio con l'estero, che si vedeva deviato verso i Paesi andini prima di raggiungere i mercati europei.
D'accordo con questo regime, i prodotti agricoli ed alcuni prodotti industriali dell'area possono entrare nei paesi membri dell'Unione Europea totalmente esenti da dazio. La sola eccezione era costituita dai gamberi e dal tonno (questo ultimo, solo se superava le 20.000 tonnellate per anno/per paese).
Dal 1996 i rapporti dell'Unione Europea si sono approfonditi con il Gruppo Andino e, per quanto riguarda il Sistema di Preferenze, le citate eccezioni sono state eliminate.

c) la creazione della Banca per il Commercio Estero che stimoli e promuova le attivitа di esportazione di tutti i settori.
Lo Stato svolge un ruolo di sostegno degli esportatori, attraverso:
· Devoluzione delle imposte
· Finanziamento delle esportazioni
· Promozione all'estero
· Ottenimento di condizioni preferenziali di accesso ai mercati internazionali attraverso Accordi
· la realizzazione di sistemi informativi

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