Materie: | Riassunto |
Categoria: | Economia Aziendale |
Voto: | 1 (2) |
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Data: | 26.04.2007 |
Numero di pagine: | 7 |
Formato di file: | .doc (Microsoft Word) |
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Testo
Riassunto Modulo 2. Da pag. 35 a pag. 50
Un’impresa per operare razionalmente deve avere un’organizzazione.
L’organizzazione predispone e analizza le combinazioni economicamente più convenienti dei mezzi disponibili.
L’attività organizzativa è vasta; si ha un’organizzazione tra l’impresa e l’ambiente esterno e i rapporti tra i soggetti all’interno dell’azienda.
L’ambiente esterno condiziona l’attività dell’impresa e impone dei limiti alle scelte organizzative con, ad esempio, disposizioni legislative.
L’ambiente esterno è molto dinamico ed in continua crescita; l’impresa deve essere in grado di trovare sempre soluzioni organizzative per adeguarsi alle diverse situazioni.
All’interno dell’azienda (ambiente interno) l’organizzazione deve disporre dei fattori della produzione abbinandoli nella maniera più efficace ed efficiente.
L’efficacia è la capacità di raggiungere un obiettivo (esempio: produzione di un bene).
L’efficienza è la modalità con cui tale obiettivo (la produzione del bene) viene conseguito sul piano economico.
Ad un’impresa occorre che la combinazione produttiva utilizzata sia tale da minimizzare gli sprechi e massimizzare il risultato.
Nelle imprese il grado di efficienza è misurato dall’utile conseguito.
Ogni impresa deve risolvere molteplici problemi organizzativi; questi possono riguardare l’aspetto tecnico o l’aspetto umano:
• L’organizzazione tecnica riguarda l’utilizzo di tutti i materiali connessi all’attività aziendale;
• L’organizzazione umana riguarda la coordinazione dei rapporti che nascono tra gli individui dell’impresa con un sistema di comunicazione e di circolazione delle informazioni.
Organizzare le persone significa dar loro compiti lavorativi in modo da raggiungere l’obiettivo aziendale.
La struttura organizzativa di un’azienda determina la distribuzione dei compiti e delle responsabilità tra le persone che lavorano in quell’impresa.
La struttura organizzativa varia da impresa ad impresa e dipende dalla cultura organizzativa di ogni persona. La cultura organizzativa è variabile nel tempo quindi deve essere flessibile.
La struttura organizzativa dipende anche dalle dimensioni dell’azienda, dal settore in cui essa lavora e dalla tecnologia in essa impiegata.
Una corretta analisi della struttura organizzativa comporta lo studio:
• Delle fuzioni svolte dall’impresa;
• Dagli organi preposti alla realizzazione di tali funzioni;
• Dalle relazioni che si instaurano tra i vari organi.
Ogni impresa, per creare valore, esegue una serie di attività che devono essere integrate e coordinate tra loro.
Le attività che hanno caratteristiche simili possono essere raggruppate in una funzione.
Una funzione aziendale è formata da una serie di attività aventi la stessa natura, riunite tra loro perché riguardanti lo stesso oggetto operativo e finalizzate al raggiungimento degli obiettivi dell’impresa.
Tutte le funzioni possono essere suddivise in:
• Funzioni primarie;
• Funzioni di supporto.
Le funzioni primarie riguardano la realizzazione del prodotto e la sua vendita. Comprendono:
• Logistica;
• Produzione;
• Marketing;
• Vendita
La logistica si occupa della gestione dei problemi dei trasporti, degli imballaggi e dell’amministrazione materiale delle scorte di materie prima, merci e prodotti finiti.
Questa funzione comprende la logistica in entrata e la logistica in uscita.
La funzione della produzione si occupa di organizzare e coordinare l’utilizzo dei fattori produttivi, quindi la produzione diretta e la produzione indiretta.
La funzione marketing è fondamentale per quelle imprese che vogliono essere competitive sul mercato.
Il marketing si basa su ricerche di mercato che devono fornire all’impresa una serie di informazioni. In questo modo l’impresa può creare un prodotto il più vicino possibile alle richieste degli acquirenti. Questa funzione si concretizza in una serie di strategie che riguardano la scelta della gamma dei prodotti da mettere in vendita, la fissazione dei prezzi, le politiche pubblicitarie, la selezione delle categorie di clienti e delle aree geografiche di vendita.
La funzione delle vendite è strettamente legata al marketing, ricerca la soluzione dei problemi legati alla commercializzazione e alla distribuzione delle merci.
Le funzioni di supporto sono di sostegno a quelle principali e comprendono:
• Approvvigionamenti;
• Personale;
• Ricerca e sviluppo;
• Funzioni infrastrutturali.
La funzione degli approvvigionamenti si riferisce all’acquisto di beni necessari all’attività dell’impresa: impianti, macchinari, fabbricati ect…
La funzione del personale gestisce i rapporti con i lavoratori dipendenti.
La funzione ricerca e sviluppo comprende attività di progettazione finalizzate alla diversificazione della produzione con la ricerca di nuovi prodotti, al miglioramento qualitativo di quelli già esistenti, alla diversificazione e al perfezionamento dei processi produttivi. L’innovazione ha un ruolo importante nella competizione tra le imprese.
Le funzioni infrastrutturali riguardano la struttura aziendale, comprendono:
• Funzione finanza: ha il compito di procurare all’impresa i mezzi monetari necessari agli investimenti e allo svolgimento della normale attività di gestione;
• Funzione contabilità: ha il compito di rilevare le operazioni aziendali nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Funzione di direzione generale: ha il compito di definire la strategia dell’impresa, stabilendo gli obiettivi fondamentali da perseguire e le politiche più idonee al loro raggiungimento;
• Funzione di controllo: verifica i risultati ottenuti con quelli programmati.
L’analisi di ogni funzione svolta permette di capire dove è necessario intervenire per ridurre i costi o migliorare il prodotto o il servizio, in modo da stimolare le preferenze del mercato e conseguire un utile.
Le funzioni aziendali non sono indipendenti ma strettamente collegate tra loro in modo che l’una può influenzare l’altra e viceversa.
Il compito dell’organizzazione è quello di realizzare l’integrazione tra le verie funzioni aziendali.
Un organo aziendale è formato da una o più persone operanti in un’area di attività ben individuata, a cui è affidata l’esecuzione di determinati compiti e sono attribuiti determinati poteri decisionali.
In un’impresa si possono distinguere diversi organi, tra cui:
• Il vertice strategico: ha i massimi poteri decisionali, è composto da persone che hanno la responsabilità dell’organizzazione. Esso:
1. sviluppa le strategie aziendali;
2. gestisce le relazioni dell’impresa con l’ambiente esterno;
3. supervisiona l’attività aziendale.
• la linea intermedia: ha il compito di trasmettere e far eseguire al nucleo operativo gli ordini del vertice strategico, è formata dai vari dirigenti responsabili di funzione, ha poteri decisionali limitati alla delega conferitale dal vertice strategico.
• Il nucleo operativo: ha una ridotto autonomia decisionale, è formato dalle persone che eseguono materialmente le attività legate all’ottenimento dei prodotti e servizi (esempio: operai)
• Generalmente nelle aziende di dimensioni medio-grandi sono presenti anche gli organi di staff: è formato da esperti altamente qualificati in specifici settori aziendali, hanno funzioni di consulenza nei confronti del vertice strategico e della linea intermedia, questi organi non possono assumere direttamente delle decisione né possono impartire ordini. Gli organi di staff aiutano gli organi direttivi con attività di studio, ricerca, analisi dei problemi, proponendo soluzioni.
Ogni forma di organizzazione del lavoro deve:
• Stabilire una divisione del lavoro fra tutte le persone operanti nell’impresa;
• Individuare la presenza di uno o più centri di potere;
• Stabilire un efficiente sistema di comunicazioni che permetta il collegamento tra gli organi ai vari livelli;
• Prevedere la pronta sostituibilità del personale se lo stesso si dimostri inefficiente o inadeguato;
• Adeguare le strutture aziendali ai cambiamenti che intervengono nell’ambiente esterno.
La divisione del lavoro fra tutti i soggetti implica che a ciascuna persona vengano assegnati dei compiti.
L’insieme dei compiti intellettuali o manuali che deve svolgere ciascun soggetto che lavora nell’impresa prende il nome di mansione.
La procedura determina la sequenza dei compiti che devono essere svolti per portare a termina una singola attività di lavoro, collegando fra loro, sia tecnicamente sia temporalmente, le mansioni dei lavoratori che vi partecipano.
Per costruire una struttura organizzativa efficiente e orientata ai bisogni delle persone si devono stabilire con chiarezza le relazioni che si instaurano tra gli organi aziendali.
I legami che si stabiliscono tra gli organi possono essere divisi in due categorie:
• Rapporto fiduciario sorge quando il titolare delega un altro individuo a svolgere per proprio conto e nel proprio interesse un determinato compito di lavoro. Il potere decisionale, quindi, è delegato all’individuo che viene scelto ma il potere di controllo resta sempre al titolare.
• Rapporto di gerarchia sorge quando tra il vertice strategico, la linea intermedia e il nucleo operativo si instaurano dei rapporti di potere e di autorità.
Ogni lavoratore instaura rapporti personali con gli individui del gruppo di cui fa parte e la sua prestazione lavorativa dipende, oltre che dalla retribuzione, anche dalla soddisfazione che ricava sul piano delle aspettative personali e dal clima che caratterizza l’ambiente di lavoro.
I meccanismi di coordinamento riguardano le regole relative alle modalità di trasmissione degli ordini, di circolazione delle informazioni e di controllo per l’esecuzione materiale delle direttive impartite.
Gli ordini sono impartiti dagli organi superiori seguendo un canale di comunicazione formale.
Le informazioni sono notizie che possono circolare tra persone di pari livello o tra persone di livello diverso. Le informazioni seguono canali di comunicazione informale.
Le modalità di trasmissione degli ordini sono determinate dallo stile di direzione.
Lo stile di direzione può essere:
• Autoritario si basa sull’accentramento del potere decisionale nelle mani del vertice strategico.
• Partecipativo si basa sulla delega del potere decisionale e sulla responsabilizzazione dei dipendenti in modo da stimolarne la collaborazione, la creatività e le capacità personali.
La struttura organizzativa dell’impresa è visualizzata dall’organigramma (rappresentazione grafica che evidenzia le articolazioni e le suddivisioni a cui corrispondono diversi organi), si suddividono in:
• Elementare;
• Funzionale;
• Multifunzionale;
• Divisionale;
• A matrice.
Le caratteristiche del modello organizzativo elementare, cioè delle aziende di piccole dimensioni sono l’accentramento del potere decisionale nelle mani dell’imprenditore o dei soci, il coordinamento tramite controllo diretto dell’imprenditore e il nucleo operativo non specializzato.
Le caratteristiche del modello organizzativo funzionale, cioè delle aziende di media dimensione sono il raggruppamento delle attività basato sulle funzioni, ha la linea intermedia accentuata, ha la specializzazione del nucleo operativo.
L’azienda di grandi dimensioni è organizzata per divisioni e può attuare una separazione della produzione in diverse unità in base al processo produttivo, alle linee di prodotti, alle tipologie dei clienti serviti e alle aree geografiche di vendita.
Le imprese che puntano a conservare un vantaggio competitivo nell’attuale dinamismo del mercato devono operare in un’ottica di qualità totale orientando la loro attività alla completa soddisfazione del clienti (customer satisfaction)
Le nuove esigenze del mercato, sempre più concorrenziale, hanno importato l’adozione di modelli organizzativi snelli (lean organization):
• Riduce dei livelli gerarchici;
• Si hanno rapporti fiduciari;
• Si ha una responsabilizzazione dei dipendenti;
• Si lavora in gruppo;
• Si ha un flessibilità produttiva.
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