gestione delle imprese assicurative

Materie:Appunti
Categoria:Economia Aziendale

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Testo

LA GESTIONE DELLE IMPRESE ASSICURATIVE
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La gestione è data dall’insieme e coordinato delle operazioni attuate per il conseguimento delle scopo sociale.
Può essere suddivisa in 3 aspetti:
➢ finanziario: riguarda le entrate e le uscite
➢ economico: riguarda i ricavi (premi pattuiti con gli assicurati) e i costi (sinistri rimborsati)
➢ tecnico: operazioni tipiche, come stipula di contratti, accoglimento denuncie, perizie..
LA GESTIONE TECNICA – DETERMINAZIONE DEL PREMIO ASSICURATIVO
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Il problema principale delle assicurative è quello di calcolare i costi complessivi che si determinano per l’assunzione di un determinato rischio connesso ad una polizza.
1) Per poter quantificare questi costi si parte dall’ipotesi di probabilità, ovvero dalla stima statistica della probabilità che un certo evento si verifichi.
- Nel ramo danni si calcola la frequenza relativa =
- Nel ramo vita si utilizzano statistiche predisposte dall’ ISTAT e rielaborate dall’ANIAT
2) È necessario poi fare un’ ipotesi finanziaria, relativa a una previsione circa il rendimento dei premi raccolti e che si trasformano in capitali investibili per la durata del contratto di assicurazione. Il premio da pagare sarà quindi il Valore Attuale = Montante – Interessi
Le due stime devono essere corrette e prudenziali per evitare una perdita al momento del pagamento o la determinazione di premi troppo alti che potrebbero creare problemi di concorrenza.
PREMIO PURO
+ SPESE AMMINISTRATIVE
+ SPESE GENERALI CARICAMENTO
+ QUOTA UTILE
+ IMPOSTE (2,50% su premio)
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PREMIO LORDO
LA GESTIONE FINANZIARIA E PATRIMONIALE
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ATTIVO
PASSIVO
• IMMOBILIZZAZIONI
• INVESTIMENTI PATRIMONIALI
• RIMANENZE D’ESERCIZIO
• CREDITI
• CASSA
• CAPITALE PROPRIO
• CAPITALE DI TERZI
• RISERVE TECNICHE *
* le RISERVE rappresentano accantonamenti per far fronte agli obblighi futuri nei confronti degli assicurati.
Nel ramo danni: ♣ riserva premi: quota di premi incassati, ma non ancora consumati
sono risconti passivi, val. economici accesi alle rimanenze
♣ riserva sinistri: somme presumibilmente necessarie al pagamento dei
sinistri avvenuti nell’esercizio e non ancora liquidati che
hanno natura di valore finanziario passivo, rateo passivo
Nel ramo vita: ♣ riserva premi: come nel ramo danni è risconto passivo calcolato su quota
premio di competenza dell’esercizio futuro
♣ riserva matematica: è un valore economico acceso alle rimanenze.
In un certo momento è dato dalla differenza del
valore attuale dell’impegno passivo e quello attivo
dell’assicuratore.
LA GESTIONE ECONOMICA E LA REDDITIVITA’
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La caratteristica principale della gestione economica è che i ricavi precedono i costi.
Il ciclo economico (costi/ricavi) e quello monetario (entrate/uscite) risultano capovolti e coincidenti.
Il conto economico deve essere redatto in forma sintetica secondo le direttive europee (Conto Comunitario), che prevedono una forma scalare composta da:
➢ Conto Tecnico Ramo danni
➢ Conto Tecnico Ramo vita
➢ Conto Non Tecnico
I due Conti Tecnici consentono di determinare i risultati lordi del ramo danni e del ramo vita.
Nel Conto Non Tecnico, sommando i risultati parziali dei due conti tecnici e i proventi e oneri della gestione finanziaria, si determina il risultato dell’attività ordinaria.
Se a quest’ultimo sommiamo proventi e oneri della gestione straordinaria otteniamo l’utile lordo.
CONTO TECNICO RAMO DANNI
CONTO TECNICO RAMO VITA
CONTO NON TECNICO
Tot. C.T. ramo danni
+ Tot. C.T. ramo vita
+ proventi da investimenti
+ proventi patrimoniali e finanziari
- oneri patrimoniali e finanziari
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risultato attività ordinaria
+ proventi straordinari
- oneri straordinari
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utile lordo d’esercizio
- imposte
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utile netto d’esercizio
Per quanto riguarda la redditività possiamo dire che il Ramo Danni presenta livelli di redditività mediocri, dovuti alla lievitazione dell’entità dei danni da risarcire e alla difficoltà di controllare e sanzionare gli abusi, nonostante l’innalzamento dei premi avvenuto negli ultimi anni.
La redditività del Ramo Vita risulta invece più significativa, soprattutto per i rendimenti derivanti dalla gestione speciale degli investimenti il cui rendimento è utilizzato per una quota significativa
(20-30%) per coprire i costi di gestione e garantire redditività all’azienda.
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