Diritto romano

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Diritto romano DIRITTO

L'ordinamento giuridico dei romani cosм come si sviluppт a partire dalla legge delle Dodici Tavole (451-450 a.C.), il primo codice romano, fino alla morte di Giustiniano (565), imperatore di Bisanzio che ordinт la codificazione giuridica nota come Corpus iuris civilis (o anche Codice giustinianeo), posta alla base del diritto civile di gran parte dei paesi dell'Europa continentale.
2.IL DIRITTO ROMANO ARCAICO Prima delle Dodici Tavole, il diritto romano aveva carattere religioso e la sua interpretazione era affidata a sacerdoti di estrazione patrizia. In seguito alla rivolta della classe meno abbiente dei plebei, le antiche consuetudini vennero perт codificate assieme ad alcuni principi giuridici inediti in un nuovo codice, approvato dall'assemblea popolare e considerato fonte del diritto pubblico e privato. Il codice, che prevedeva norme adeguate a una societа prevalentemente agricola, stabiliva inoltre l'eguaglianza tra patrizi e plebei. Il diritto romano di questo periodo, applicabile solo ai cittadini romani, и noto con il nome di jus civile.
3.LA DIFFUSIONE DEL DIRITTO ROMANO Con l'espansione nel bacino del Mediterraneo, i romani sentirono l'esigenza di un ordinamento giuridico diverso, applicabile anche a chi fosse privo della cittadinanza romana. Questo nuovo diritto si formт progressivamente, tra il 367 a.C. e il 137 d.C., per opera dei pretori, magistrati incaricati di risolvere sia le controversie tra i cittadini sia le dispute tra cittadini romani e stranieri. Durante gli ultimi cent'anni della repubblica, le norme del nuovo ordinamento creato dal pretore per le cause tra romani e stranieri (il cosiddetto jus gentium) divennero infine applicabili anche alle controversie tra cittadini romani. Nel 212 d.C., data in cui la cittadinanza romana fu estesa a tutti gli abitanti dell'impero romano, la distinzione tra jus gentium e jus civile fu, quindi, superata e lo jus civile di Roma divenne il diritto dell'impero. A rendere uniforme il diritto nelle differenti province contribuirono la legislazione (del senato e dell'imperatore) e l'opera dei giuristi.
Il piщ significativo sviluppo del diritto romano di questo periodo fu l'introduzione dello jus respondendi, ossia il diritto, conferito dall'imperatore Augusto ai maggiori giuristi del tempo, di formulare risposte (in latino responsa), in forma di pareri tecnici, su questioni giuridiche controverse. Fra i piщ importanti giuristi del periodo, oltre a Gaio, si ricordano Papiniano, Paolo e Ulpiano, che rivestirono successivamente la carica di praefectus praetoria, equivalente nell'impero romano a quella di un attuale ministro della giustizia.
4.IL PRIMO CODICE UFFICIALE Nel diritto romano del III secolo le costituzioni degli imperatori assunsero progressivamente maggiore importanza e furono ufficialmente codificate nel Codice Teodosiano, emanato nel 438 da Teodosio II, imperatore di Bisanzio. Questi intraprese inoltre il progetto di una grande raccolta ufficiale del diritto romano piщ antico, progetto che fu portato a termine dall'imperatore Giustiniano I, il quale costituм un comitato scientifico di diciassette giuristi, diretti da Triboniano. L'opera di Giustiniano, nota come Corpus iuris civilis, и divisa in cinque volumi e raccoglie il Digesto o Pandette (530-533), che occupa i primi tre volumi, le Istituzioni (533), il Codice delle costituzioni (528-529; riveduto nel 534), le Novelle (534-565).
Il Digesto и una raccolta di frammenti di opere dei giuristi romani vissuti tra il 30 a.C. e il 300. Le Istituzioni, concepite per l'insegnamento ma pubblicate ufficialmente come leggi, contengono gli elementi del diritto romano e sono basate sulle Istituzioni del giurista Gaio. Le Novelle sono una raccolta di leggi emanate da Giustiniano e dai suoi successori. La versione riveduta del Codice delle Costituzioni и una raccolta completa della legislazione imperiale fino al 534 d.C.
Il diritto di Giustiniano rimase in vigore nell'impero bizantino fino al termine del IX secolo, quando fu redatta una sintesi in lingua greca, intitolata Basilica, a sua volta formalmente in uso fino al 1453, anno in cui i turchi presero Costantinopoli. Nell'Europa occidentale, tra il VI e l'XI secolo, la principale fonte del diritto romano fu invece il Breviario di Alarico, compilato da Alarico II, re dei visigoti, nel 506.
L'importanza dei libri di Giustiniano и stata tale che, ancora nell'XI secolo, erano oggetto di studio in Lombardia, nella Francia meridionale e a Barcellona. In Italia il codice giustinianeo veniva infatti insegnato all'Universitа di Pavia e all'Universitа di Bologna dove, agli inizi del XII secolo, s'inaugurт uno studio sistematico piщ approfondito del diritto romano, che da allora si diffuse in tutta Europa anche nei secoli successivi. Con la rinascita del commercio e la crisi del diritto medievale, inadeguato rispetto alle nuove condizioni economiche e sociali dell'Europa, il diritto romano fu incorporato negli ordinamenti giuridici di gran parte dei paesi dell'Europa continentale.

Esempio



  


  1. caio

    dispensa diritto romano del libro talamanca universita di napoli