3. bruciare il nastrino di magnesio;
4. porre il nastrino di magnesio in una capsula di porcellana;
5. aspettare che il nastrino finisca di bruciare;
6. introdurre circa 20 ml d’acqua e 2-3 gocce d’indicatore nella capsula di porcellana;
7. osservare a quale valore di Ph corrisponde la colorazione assunta dall’acqua contenente il magnesi
Chimica
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RISULTATI E OSSERVAZIONI:
I cristalli sublimano e formano gas violaceo che successivamente brina lasciando cristalli sulle pareti del becher e sul coperchio, che occorre ad evitare che i gas tossici che si formano si disperdano. Abbiamo verificato che lo iodio non ha stato liquido, infatti i passaggi di stato osservati sono solo due: sublimazio
Materiali e strumenti usati:
* Apparecchio per la distillazione
* Termometro
* Fonte di calore
* Beuta
* Piccolo contenitore
* Feltro di carta
* Imbuto
* Contenitore
* Calamita
Sostanze utilizzate:
* Vino
* Miscela di acqua e sabbia
* Campione di sabbia del deserto del Sahara
* Campione di sabbia
2 cambiando metallo nel catodo si ottenevano sempre fasci di elettroni
Quindi tutti gli elementi avevano le stesse particelle negative, gli elettroni
Goldstein fece esperimenti simili stavolta scambiando però di posto le due placche dunque attirando i raggi anodici, scoprì quindi la presenza di elettroni e che:
1 le masse delle
Però nel corso delle varie fasi di depurazione dei liquami si formano notevoli quantità di fanghi, che scaricati nei corsi d'acqua senza essere stati sottoposti a nessun trattamento, ostacolano il passaggio della luce impedendo la fotosintesi, portando così ulteriore inquinamento.
Per ovviare a questo inconveniente si ricorre a vari tipi di trattame
2.
Alcheni
Gli alcheni hanno formula generale CnH2n e sono caratterizzati dalla presenza di uno o più doppi legami tra gli atomi di carbonio. Vengono indicati con il prefisso dell'alcano corrispondente seguito dal suffisso "ene"; ad esempio, etene, C2H4, propene, C3H6, butene, C4H8. In particolare etene e propene sono probabilmente meglio conos
In questo caso viene utilizzato un AMPEROMETRO, cioè un particolare dispositivo in grado di misurare l’intensità elettronica.
La non spontaneità dell’elettrolisi comporta un’ulteriore differenza rispetto alla pila comune, infatti in questo caso il CATODO rappresenta il polo NEGATIVO dove avviene la semireazione di RIDUZIONE e l’ANODO rappresenta il