Saggi alla fiamma

Materie:Appunti
Categoria:Chimica
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Data:24.01.2008
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Testo

Sartore Erica 4^F

Relazione di laboratorio
SAGGI ALLA FIAMMA

OBIETTIVO: dimostrare che, dopo aver fornito energia agli elettroni, questi ritornano allo stato stabile emettendo energia quantizzata.

MATERIALI:
* Acido cloridrico HCl
* Provette (tante quante i composti)
* Bacchette di vetro con filo metallico (tante quante i composti)
* Vetrini (tanti quanti i composti)
* Vari composti: Ba(NO3)2 , St(NO3)2 , CaCO3 ,CaCl2 , Na, Na2CO3 , CuCl2 , KCl , K2O4 , Li
* Bunsen

PROCEDIMENTO:
* Porre in ogni vetrino un composto
* Porre dell’acido cloridrico in agni provetta
* Intingere le bacchette di vetro con all’estremità il filo metallico nell’acido cloridrico
* Intingere ogni bacchetta in un composto (non scambiare le bacchette per evitare un mescolamento tra composti che potrebbe influire nell’esito dell’esperimento)
* Porre la bacchetta sopra la fiamma
* Ripetere per ogni composto, con bacchette differenti
* Ogni composto da un colore alla fiamma:

Composto
Fiamma color
Ba(NO3)2
Giallo verdognolo
St(NO3)2
Rosso-fuxia
CaCO3
Arancione scuro
CaCl2
Na
Arancione
Na2CO3
CuCl2
Verde smeraldo
KCl
Lilla
K2SO4
Li
Rosso carminio

CONCLUSIONI: l’energia fornita all’elettrone gli consente di passare ad un livello energetico superiore; l’elettrone è quindi eccitato e instabile. L’energia che ha aquistato viene poi liberata ed avrà una determinata frequenza d’onda ( ), diversa per ogni atomo, che in questo caso si trova nell’intervallo del visibile e che quindi da colore alla fiamma. Composti come CaCl2 e CaCO3 danno il medesimo colore alla fiamma, quindi possiamo imputare tale effetto all’eccitazione degli elettroni dell’atomo di calcio (Ca); questo perché gli elettroni dei gruppi attaccati all’elemento sono impegnati nei legami, o non emettono radiazioni nella lunghezza d’onda ( ) del visibile.

Esempio



  


  1. Dott: Michelle De Rivera

    POCHE CONCLUSIONI SCARSE E CON POCO VALORE IPOALMELLUSIONALE Dott: Michelle De Rivera