La chimica in casa

Materie:Appunti
Categoria:Chimica

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Testo

La chimica in casa...

PROVA 1-4
Materiale: sale da cucina;
un bicchiere contenente acqua di rubinetto, prima fredda poi bollente.
Metodo: mettiamo la punta di un cucchiaino di sale nel bicchiere d’acqua e lasciamo riposare.
A - acqua fredda.
Osservazioni: il sale si deposita sul fondo del bicchiere.Dopo un paio di minuti il sale si è sciolto soltanto in parte. Proviamo ora ad agitare:il sale si scioglie.
B - acqua bollente.
Osservazioni: il sale si deposita sul fondo del bicchiere e piano piano si scioglie.

PROVA 2
Materiale: caffè;
un bicchiere contenente acqua di rubinetto, prima fredda poi bollente.
Metodo: mettiamo qualche cucchiaino di caffè nel bicchiere d’acqua e lasciamo riposare.
A-acqua fredda.
Osservazioni: il caffè resta in superficie senza sciogliersi.Dopo un po’ di tempo l’acqua si colora di giallastro. Anche mescolando il caffè non si scioglie,ma forma grumi che rimangono a galla.
B-acqua bollente
Osservazioni: il caffè si scioglie nell’acqua facendole assumere il suo colore.Rimane comunque una parte insolubile che in una normale caffettiera verrebbe filtrata.

PROVA 3
Materiale: una pentola contenente acqua di rubinetto;
un coperchio;
un fornello.
Metodo: mettiamo la pentola con l’acqua sul fornello acceso prima con, poi senza il coperchio ed attendiamo. Nota: abbiamo avuto cura che nei due casi vi fosse la stessa quantità di acqua nella pentola.
Osservazioni: notiamo che quando la pentola ha il coperchio l’acqua impiega meno tempo per raggiungere la temperatura di ebollizione, ovvero 100°C.

PROVA 5
Materiale: 5 graffette;
5 bicchieri;
acqua;
sale;
bicarbonato;
limone;
detersivo;
cucchiaino.
Metodo: versiamo l’acqua in ognuno dei 5 bicchieri. Aggiungiamo poi al secondo bicchiere un cuccchiaino di sale, al terzo un cucchiaino di bicarbonato, al quarto qualche goccia di limone ed all’ultimo un cucchiaino di detersivo per lavatrice. Lasciamo riposare per un giorno.
Osservazioni: 1° bicchiere: la graffetta è arrugginita. 2° bicchiere: la graffetta è circondata da bollicine; alzando la graffetta dal fondo del bicchiere si nota che questo è ricoperto da un sottile velo di ruggine di colore rossiccio,nel quale si può notare la sagoma della graffetta, unica parte dove la ruggine non si è depositata. 3° bicchiere: la graffetta è leggermente giallognola. 4° bicchiere: la graffetta è rimasta come era stata messa dentro il bicchiere all’inizio. 5° bicchiere: graffetta con accumuli di sostanza scura e probabilmente ferrosa (si sente dall’odore).Probabilmente si tratta di ruggine,ma differente da quella sviluppatasi nel primo bicchiere.

PROVA 6
Materiale: una mela;
una candela;
2 bicchieri.
Metodo: tagliamo tre spicchi di mela. Ne lasciamo uno all’aria; ne mettiamo uno sotto un bicchiere capovolto;mettiamo lo spicchio rimasto sotto ad un bicchiere capovolto insieme con una candela accesa.
Osservazioni: il primo spicchio di mela si scurisce,il secondosi scurisce soltanto in parte ed il terzo rimane praticamente come appena tagliato.
Osservazioni finali: probabilmente la mela si scurisce quando viene a contatto con l’ossigeno,che nel primo caso è infatti presente in abbondante quantità,nel secondo in piccola parte, e nel terzo quasi assente. Dopo aver avanzato questa ipotesi e pensando a quando, nel fare la macedonia, aggiungiamo qualche goccia di limone perchè la frutta non si scurisca, abbiamo provato a fare qualche altra prova, stendendo su alcuni spicchi di mela diversi elementi. Abbiamo messo su uno spicchio di mela appena tagliato un po’ d’acqua dove avevamo fatto sciogliere un un cucchiaino di bicarbonato ed abbiamo notato che questa non si è scurita.

PROVA 8
Materiale: un po’ di sale;
un cacciavite;
fiamma
Metodo: mettiamo il sale sulla punta del cacciavite e lo mettiamo su di una fiamma per qualche minuto.
Ossevazioni: notiamo che, col passare del tempo il sale si cristallizza,cioè i singoli cristalli di sale si fondono per formare un unico cristallo.

PROVA 9
Materiale: un bicchiere d’acqua di rubinetto fredda e bollente;
cubetti di ghiaccio.
Metodo: mettiamo due cubetti di ghiaccio nel bicchiere contenente acqua prima fredda, poi bollente ed aspettiamo qualche minuto.
Osservazioni: notiamo che i cubetti di ghiaccio si sciolgono molto più velocemente nel bicchiere contenente acqua bollente.

PROVA 10
Materiale: acqua da tavola in polvere;
un bicchiere d’acqua di rubinetto;
Metodo: mettiamo l’acqua in polvere nel bicchiere e vi aggiungiamo l’acqua di rubinetto.
Osservazioni: notiamo che, non appena viene versata l’acqua, si forma una schiuma molto corposa.

PROVA 11
Materiale: mezzo bicchiere di latte;
aceto.
Metodo: versiamo alcune gocce d’aceto nel mezzo bicchiere di latte.
Osservazioni: notiamo che il latte non risulta più omogeneo, ma si è scomposto in tanti piccoli “granellini”.

PROVA 12
Materiale: 3 bicchieri;
acqua bollente;
una bustina di tè;
un limone;
bicarbonato.
Metodo:con l’acqua bollente facciamo un tè che versiamo nei tre bicchieri. Aggiungiamo al primo qualche goccia di limone,al secondo un cucchiaino di bicarbonato ed al terzo entrambi gli elementi.
Osservazioni: il tè nel primo bicchiere si schiarisce, nel secondo bicchiere si sviluppano dapprima bollicine e poi schiuma. (Questa schiuma dava al tè un aspetto piuttosto invitante, così l’abbiamo bevuto, ma non è stata una grande idea, in quanto aveva un sapore piuttosto sgradevole!). Nel terzo bicchiere le bollicine e la schiuma sviluppate sono ancora maggiori che nel secondo caso (ed il sapore è sempre peggiore!).

PROVA 13
Materiale: bicchiere stretto;
cif;
limone.
Metodo: versiamo un po’ di cif nel bicchiere e vi aggiungiamo un po’ di succo di limone.
Osservazioni: il limone sta a galla sul detersivo; se però vengono mescolati si forma della schiuma.Lasciando riposare i due elementi si separano nuovamente: il detersivo sul fondo,sopra questo il limone ed infine la schiuma,che sparisce col passare del tempo.

PROVA 14-15
Materiale: una pila (4,5 volt);
acqua distillata;
fili di rame;
bicchiere;
sale.
Metodo: versiamo l’acqua distillata nel bicchiere e vi immergiamo i due fili di rame, precedentemante collegati ai poli (+ e -) della pila. Dopo aver osservato aggiungiamo un cucchiaino di sale da cucina.
Osservazioni: notiamo che all’estremità del filo di rame collegato al polo negativo si sviluppano numerose bollicine, mentre all’estremità del filo collegato al polo positivo si forma una specie di fumo che, col passare del tempo diminuisce sempre più.
Dopo aver aggiunto il sale nel bicchiere notiamo che attorno al primo filo (polo -) si sviluppano molte più bollicine rispetto a prima, e dal secondo filo vi è più “fumo”
In particolare abbiamo notato che tirando momentaneamente fuori dall’ acqua uno dei due fili, l’altro cessa di produrre rispettivamente bollicine o “fumo”; probabilmente vi è una specie di “circuito che viene interrotto.

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