Il rame e le sue reazioni

Materie:Altro
Categoria:Chimica

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Testo


Reazioni del rame

➢ Obiettivo
Dimostrare che un elemento chimico oltre ad esistere allo stato di elemento può anche esistere sotto forma dei suoi composti e osservare come la consistenza e il colore dei composti di uno stesso metallo siano assai diversi da quelli del metallo stesso.

➢ Materiale
• Bacchetta.
• Beckerino.
• Becker.
• Spruzzetta.
• Spatola.
• Becco Bunsen.
• Cartina indicatrice di ph.
• Propipetta.
• Pipetta graduata.
➢ Reattivi
, , , , , , .

➢ Procedimento
In questo esperimento una certa quantità di rame metallico sarà sottoposta ad una serie di reazioni fino al riottenimento del metallo stesso. La serie delle varie trasformazioni che effettueremo può essere schematizzata così.
1
2
3
4
5
Il rame attraverso questa serie di reazioni formerà diversi dei suoi composti, ritornando in fine al suo stato elementare.
La prima trasformazione chimica che il rame dovrà subire è questa:
+ 4+ 2+ 2
Abbiamo inserito una quantità pari a circa 0,7g di rosso in polvere in un becker da 250 ml , mentre in un altro becker è stato versato dell’ un liquido incolore. Quindi abbiamo versato dell’ all’interno del becker che conteneva . Al momento del contatto tra i due reagenti si è scatenata una reazione spontanea che ha prodotto una gas rossastro , , molto nocivo. A causa della pericolosità riguardante eventuali aspirazioni di gas prodotti da questa reazione , abbiamo fatto avvenire questa sotto cappa. Man mano che la reazione procedeva il livello di liquido presente nel becker aumentava e la soluzione iniziava ad emettere delle bolle d’aria in parte dovute alla produzione di ulteriore gas e in parte dovuta alla temperatura. Infatti toccando il becker dall’esterno si avvertiva il calore sprigionato da questa reazione. Una volta terminata l’emissione di gas e dopo che la reazione si è stabilizzata abbiamo notato che le caratteristiche della soluzione erano decisamente cambiate. Infatti l’ si presentava sotto forma acquosa di colore azzurro. Questo aspetto è spiegato dal fatto che tutti i Sali del bivalente sono di questo colore mentre quelli monovalenti sono di colore verdino.
Abbiamo quindi ottenuto una reazione esotermica , veloce , spontanea .
+ 4+ 2+ 2
+ + +
Il prodotto della prima reazione e in seguito diventato il reagente della seconda reazione:
+ 2+2
Per diluire la soluzione di è stata aggiunta dell’ con la spruzzetta. A questo punto abbiamo verificato il ph della soluzione , immergendo al suo interno della cartina indicatrice , la quale colorandosi di un rosso intenso ci ha confermato l’acidità di questa soluzione dovuta al fatto che deriva dal . A questa soluzione fortemente acida abbiamo aggiunto dell’ fino a formare una soluzione basica. Inizialmente abbiamo inserito solo alcune pastiglie di che abbiamo sciolto all’interno della soluzione acida in seguito ne abbiamo aggiunte molte altre per ottenere alla fine dopo varie verifiche effettuate con la cartina indicatrice una sostanza dalla consistenza gelatinosa di colore celestino chiaro ,sicuramente basica ottenuta per mezzo di un'altra reazione esotermica anche se meno violenta della precedente. Alla fine della reazione abbiamo ottenuto come prodotti e , i quali si presentano sotto forma quasi solida che è precipitata sul fondo del becker depositandosi. Una cosa importante da notare è quella che , in alcuni becker questa reazione è avvenuta cosi rapidamente ed ha sprigionato cosi tanto calore da saltare per modo di dire questa reazione e passare direttamente a quella successiva.

+ 2+2
+ +

Abbiamo fatto riposare i becker e in seguito li abbiamo prelevati per continuare l’esperienza.
In essi abbiamo trovato una sostanza di color marrone scuro quasi nera : .
Questa reazione è avvenuta a causa del calore sprigionato dalla reazione precedente
e può essere descritta così :
+()
Questo è un tipo di reazione è di decomposizione, poiché il si è scisso e . L’ è assolutamente indifferente alla reazione ed è rimasto indisturbato insieme all’ .
+ + ()
+
Nel becker , come abbiamo già vi è uno strato nero di depositato sul fondo del becker sovrastato da uno strato di acqua. Prima di aggiungere dell’acido solforico per procedere alla quarta reazione deve essere eliminata la maggior parte possibile di liquido presente nel becker . La separazione delle componenti di questo miscuglio eterogeneo è stata effettuata per mezzo della tecnica di decantazione. Per decantazione si intende lasciar riposare la soluzione nel becker per un pò di tempo, e quindi ottenere la separazione delle sostanze attraverso la semplice depositazione del solido sul fondo , per poi separarli successivamente. Per effettuare questo processo di separazione abbiamo posto la bacchetta di vetro sul becker e in seguito abbiamo tolto la maggior parte dell’acqua dal becker e abbiamo versato con una pipetta dell’ in 2 o 3 tempi agitando contemporaneamente la soluzione, affinché tutto il si possa disciogliere. Nel becker si è ottenuto un altro sale il che essendo solubilissimo in acqua si è disciolto facilmente formando una soluzione limpida e di colore azzurrino chiaro. Quindi tutta la poltiglia nera di si è trasformata in ma siccome durante tutti questi processi non è stata mai filtrata la soluzione in essa erano ancora presenti i nitrati che non hanno partecipato a nessuna razione. Il gas che si è liberato durante la reazione è proprio dovuto ai residui dello ione azoto del nitrato ottenuto dalla seconda reazione.
+ +
+

Successivamente siamo passati all’ultima reazione e quindi abbiamo messo dello zinco sotto forma di trucioli nella soluzione di quindi si è innescata la reazione che ha portato alla formazione di una piccola patina rossastra, appunto il rame, prima sul pelo libero dell’ “”e poi successivamente sul fondo del becker .

+ +

Conclusione
Per concludere possiamo dire che il rame che principalmente una sostanza di colore rosso
reagendo con una gran varietà di sostanze cambia completamente rispetto al suo aspetto originale dando cosi origine a nuove sostanze del tutto diverse a quelle di partenza

Esempio