Il punto di ebollizione dell'acqua: breve appunto

Materie:Altro
Categoria:Chimica
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Testo

Il punto di ebollizione

SCOPO. Costruire la curva di riscaldamento dell’acqua. Ricavare il punto di ebollizione
dell’acqua.

IPOTESI. Quando il liquido inizia a bollire, la temperatura è la stessa sia usando 20 ml
d’acqua,sia usandone 25. I grafici ottenuti si assomiglieranno tutti; però nel caso si utilizzino 25 ml di acqua, la curva ottenuta sarà più orizzontale all’asse del tempo. La quantità del liquido non influenza il punto di ebollizione

Occorrente. 1 provetta
Becco bunsen
Treppiede + reticella metallica
Termometro
20 ml di acqua distillata
Cronometro
Sostegno metallico + 2 morsetti
Cilindro graduato
Pezzetti di porcellana

Procedimento. Si misurano 20 ml di acqua distillata con il cilindro graduato (sensibilità:1 ml/
capacità: 25 ml) e si versano nella provetta. Fatto ciò si assicura quest’ultima al sostegno metallico con un morsetto e vi si introducono dei pezzettini di ceramica per attenuare un’eventuale ebollizione eccessiva. Quindi si introduce il termometro nella provetta, facendo si che il bulbo sia immerso in acqua e lo si assicura allo stesso sostegno con l’altro morsetto. In seguito si posiziona il becco bunsen sotto la provetta, proteggendola come sempre con la reticella metallica appoggiata sul treppiede. Infine si accende il becco bunsen e si prende nota ogni 30 secondi della temperatura segnata sul termometro, fino a qualche minuto dopo che l’acqua abbia iniziato a bollire.

Osservazioni. Fino a quando la temperatura dell’acqua non era arrivata intorno agli 80 °C,
non si sono registrate formazioni di piccole bollicine, fino a quando non è stata superata la predetta temperatura. Quando l’acqua ha iniziato a bollire, i pezzettini di ceramica hanno attenuato l’ebollizione, come era stato previsto. Usando i dati raccolti durante questo esperimento, si è riusciti a costruire il grafico (fig 1).

Conclusioni. Confrontando il nostro grafico con un altro ottenuto riscaldando fino a far bollire
25 ml d’acqua, si nota che un’ipotesi è stata confermata, in quanto la curva disegnata nel secondo grafico è più orizzontale all’asse del tempo rispetto a quella del primo; comunque si nota anche il punto di ebollizione, rappresentato dal segmento orizzontale disegnato in cima alle curve, è lo stesso. Quindi la quantità d’acqua non influisce sul punto di ebollizione e la temperatura di quest’ultimo n on varia. Inoltre, sempre confrontando i grafici, si capisce che le temperature registrate dal termometro con il bulbo immerso in acqua e quelle registrate dal termometro con il bulbo non immerso, sono uguali (si deve precisare che il secondo grafico è stato ottenuto riscaldando l’acqua in una provetta tappata con un tappo forato).

Esempio