Materie: | Riassunto |
Categoria: | Chimica |
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Data: | 12.06.2006 |
Numero di pagine: | 3 |
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DEPURATORI
Batteri aerobi: vivono in presenza di ossigeno
Batteri anaerobi: vivono in assenza di ossigeno. Producono biogas (metano)
Depuratore con batteri aerobi è la depurazione a letto continuo o discontinuo. Depuratore a batteri anaerobi è quello a fanghi attiva, cioè a fanghi utilizzati per 3-4 mesi.
Depurazione a biodischi: dischi di plastica con diametro di 1-3m, riescono a depurare le scorie di 300.000 persone.
Sigle: BOD richiesta di ossigeno biochimico;
COD richiesta di ossigeno chimico.
ISOMERI: due o più composti aventi la stessa composizione elementare, cioè la stessa formula grezza, ma differente formula di struttura.
GESSO:
il gesso più usato è il solfato di calcio biidrato (CaSO4 + 2H2O) . Il gesso viene cotto tra i 150°C e i 250°C, se la temperatura è maggiore si ottiene il gesso morto che non è in grado di fare presa. Durante la cottura si deve evitare che il gesso venga a contatto con il gas di combustione, altrimenti si ha una qualità scadente. Per ottenere un buon gesso si cuoce nei forni a canale, se se ne uno di miglior qualità si cuoce nei forni a marmitta dopo averlo macinato.
Esistono vari tipi di gesso in commercio:
-gesso per stucchi
-gesso da fabbrica
-gesso per intonaci
-gesso idraulico
Derivati del gesso sono lo scagliola, lo stucco e il cartongesso.
INQUINAMENTO IDRICO
Un’acqua utilizzata a livello domestico o industriale non può essere direttamente scarica.
Agenti inquinanti
Inquinanti fecali
consumano O2
Sostanze inorganiche tossiche
Sostanze organiche non naturali
insetticidi, diserbanti, antiparassitari, detergenti
Oli liberi ed emulsionanti
film oleosi che non permettono il ricambio di O2
Materiali in sospensione
Depositandosi sul fondo impediscono la vegetazione
calore
Altera gli equilibri biologici
Acidi e basi forti
Variazione di pH dell’ambiente
TRATTAMENTI DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE CIVILI – IMPIANTI DI DEPURAZIONE
Ogni acqua prima di essere immessa nei corsi naturali dev’essere trattata per mezzo di idonei impianti di depurazione.
TRATTAMANTI MECCANICI – TRATTAMENTO PRIMARIO
-grigliatura, serve per trattenere le sostanze solide di grandi dimensioni
-desabbiatura, ha lo scopo di tenere la silice
-disoleatura, mediante compressori e diffusori d’aria
-sedimentazione primaria, raccolta dei fanghi sedimentati in vasche.
TRATTAMENTI BIOLOGICI – TRATTAMENTO SECONDARIO
-ossidazione biologica, il liquame viene influssato di ossigeno, che consente la crescita di batteri in grado di depurare l’acqua.
-sedimentazione secondaria, avviene in apposite vasche nelle quali l’acqua è in movimento per far depositare i fanghi.
TRATTAMENTO TERZIARIO
-defosfatazione, aggiunta di Sali di ferro che battono i fosfati
-filtrazione, l’effluente viene eliminato completamente
Il problema fondamentale è costituito dallo smaltimento dei fanghi in eccesso. Sono stati realizzati degli impianti che trasformano i fanghi derivati dalla sedimentazione di acque usate in zootecnica in compost (concime) e biogas (metano).
CALCE
La calce è il prodotto che si ottiene dalla calcinazione del calcare. L’ossido di Ca costituisce la calce viva, dopo essere stata trattata (idratata) si trasforma in idrossido di Ca cioè calce spenta.
CALCE VIVA: CaCO3 + Kcal → CaO + CO2
CALCE SPENTA: CaO + H2O → Ca (OH)2
INDURIMENTO DELLA CALCE: Ca (OH)2 + CO2 → Ca CO3 + H2O
CALCI AEREE: calce grassa in zolle, calce magra in zolle, calce idratata in polvere.
-calce grassa, il contenuto di CaO e di MgO è superiore al 94% e il rendimento in grassello è inferiore a 2,5
-calce magra, il contenuto di CaO e di MgO è inferiore al 94% e il rendimento è maggiore di 1,5 e inferiore e 2,5
-calce idrata in polvere, si ottiene dallo spegnimento delle calci aeree in zolle e si ottiene una polvere fine
-fior di calce, si impiega in agricoltura e nelle industrie
-calce idratata da costruzioni, ha una macinazione più grossolana della fior di calce
Le malte a calce aerea si preparano mescolando il legante con acqua e sabbia.
Le acque si utilizzano anche con durezza temporanea elevata, si evitano acque continenti, elevate quantità di cloruro di sodio e Sali alcalini.
Le sabbie oltre a impartire al prodotto finito, impediscono che durante l’essiccamento al grassello la massa subisca un ritiro.