Divisione Cyanophita

Materie:Altro
Categoria:Biologia

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Testo

Divisione Cyanophita
ALGHE AZZURRE O CIANOBATTERI
Cianobatteri
Le alghe azzurre vivono nelle acque calde dei mari tropicali, a pochi centimetri di profondità;quindi anche nel nostro acquario possono svilupparsi in determinate condizioni. Le alghe azzurre quasi tutte unicellulari, formate da un nucleo e da una doppia membrana, unite attraverso pareti cellulari oppure da guaine gelatinose, raramente i cianobatteri formano filamenti ramificati in grado di riunirsi in colonie uniformi.
Sono organismi fotoautotrofi, dotati di pigmenti fotosintetici situati a livello della membarna citoplasmatica in particolari sistemi membranosi da essa originati.
I suddetti pigmenti fotosintetici sono mascherati da pigmenti blu o rossastri come la ficocianina ( blu ) e la ficoeritrina ( rossa ) che conferiscono a queste alghe una molteplicità di colorazioni che vanno dal rosso 8 il nome dato al Mar Rosso dipende infatti dalla presenza periodica di alcune cianoficee rossastre del genere Trichodesmium ), al verde al bluastro fino a tonalità violetto, brunastro o nerastro. Le alghe azzurre effetuano una fotosintesi aerobia, molto simile a quella dei vegetali superiori, con produzione di ossigeno come sottoprodotto della fase luminosa. Come sostanza di riserva troviamo un particolare amido molto simile al glicogeno.
La riproduzione è solo agamica o asessuata e si effettua per semplice divisione cellulare o scissione binaria, terminata la quale le cellule non si separano completamente, ma più frequentemente rimangono associate ( unite da ponti citoplasmatici ) a formare colonie filamentose, spesso avolte da un involucro gelatinoso che conferisce loro una caratteristica scivolosità.
Struttura dei cianobatteri (o alghe azzurre)
A livello delle colonie filamentose possono comparire delle cellule di dimensioni maggiori, dette eterocisti. Alcune specie di alghe azzurre, in condizioni ambientali avverse, formano spore resistenti dette acineti che rappresenteno un organo di conservazione. Le alghe azzurre colonizzano diversi tipi di ambiente, da quelli acquatici a quelli terrestri ( umidi ), fino ai ghiacciai areali polari dove formano estesi tappeti sotto massici strati di ghiaccio; in tali ambienti svolgono diversi ruoli ecologici:
alcune rappresentano un’ importante fonte trofica per gli altri organismi del suolo;
alcune cianofecee del suolo, essendo in grado di fissare l’ azoto atmosferico, arricchiscono il terreno di questo elemento;
alcune alghe azzurre stabiliscono un rapporto simbiotico con dei funghi ( ascomiceti ), originando determinati tipi di licheni;
in determinate regioni asiatiche alcune cianofecee (Anabaena) colonizzano le risaie in associazione simbiotica con aslcune felci; dal momento che esse sono in grado di fissare l’ azoto, si può coltivare il riso senza aggiungere concimi azotati, con notevole risparmio economico a vantaggio ecologico;
le cianofecee possono poi vivere in associazione simbiotica con molti altri organismi sia vegetali, sia animali;
vi sono alcune specie che rappresentano un indicatore biologico o un bioindicatore in quanto, colonizzando acque con alti livelli di inquinamento, la loro presenza diventa un segnale di degrado ambientale;
la proliferazione di alcune alghe (Microcystis) tipiche di ambienti inquinanti, può portarwe ad una moria di pesci o altri animali a causa della produzione, da parte di queste alghe, di pericolose tossine;
alcune specie che vivono in modo epifita sulle rocce calcaree (Rivularia) sono in grado di sciogliere tali rocce determinando accumulo di sedimenti lacustri di carbonati ( tufo ).

Si possono sviluppare orizzontalmente sul fondo, a costituire ampi tappeti algali più o meno spessi, oppure verticalmente (sulle rocce vive). Se le condizioni ambientali non mutano, le nuove generazioni si svilupperanno su quelle precedenti.
In natura sono state classificate circa 200 specie, in grado di assumere aspetti/colori diversi a secondo dell'ambiente in cui vivono.
In acquariofilia i cianobatteri detti anche alghe patinose, oltre ad essere anti estetiche, infastidiscono sensibilmente l'equilibrio dell'acquario, per la loro forte produzione d'ossigeno, visibile sopratutto durante le ore serali dove sono ben evidenti le bollicine di gas accumulate sotto la pellicola algale, costituite dall'ossigeno prodotto per fotosintesi e che non possono sciogliersi in quanto già sature da questo gas. Tali condizioni di squilibrio risultano dannose per gran parte dei coralli, bisogna quindi tentare di frenarne la crescita.
Le alghe azzurre hanno la capacità di fissare ( cioè di trattenere ) il carbonato di calcio disciolto nell’ acqua. Quando un’ alga muore, la parte organica va in putrefazione scomparendo e rimane quindi solo il carbonato di calcio che è stato fissato. Questo residuo non organico, rappresenta la stramatolite.
Alcune immagini rappresentanti alghe azzurre e verdi.
La maggior parte delle alghe verdi che ho visto era raccolta in ammassi di cellule come quelli della figura 2. Altri individui erano isolati o presenti in gruppi di due o di quattro cellule. L'identificazione di queste alghe non è facile perchè ci sono diverse specie che hanno un aspetto simile. Fanno eccezione gli Scenedesmus per la loro caratteristica di presentarsi in gruppi di quattro cellule affiancate.
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