Pianeti del sistema solare

Materie:Appunti
Categoria:Astronomia

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Testo

I Pianeti.
Mercurio.
È il pianeta più interno poco più grande della Luna. Data la vicinanza al sole la sua visibilità è limitata, per questo motivo i greci attribuivano la sua comparsa a due pianeti diversi, prima del sorgere del sole a Ermes e al calare del sole ad Apollo.
Caratteristica fondamentale è la presenza di Crateri da Impatto, creati da meteoriti che all’impatto con la superficie del pianeta creano delle depressioni circondate da orli, formati dal materiale ricaduto dopo l’impatto. Mercurio ruota attorno al sole in 88 giorni e sul proprio asse in 59.
La notte e il dì si susseguono ogni 88 giorni. La vicinanza al sole e la lunga durata del periodo di illuminazione fanno si che le temperature oscillino intorno i 425° di giorno e –175° di notte.
Mercurio è privo di atmosfera.
Venere.
La sua densa atmosfera è pari a 90 volte quella della terra, la parte più alta di questa comprende una coltre di nuvole di 25km e dista dalla superficie di 30km. Provocando un effetto serra l’atmosfera rende le temperature del pianeta molto elevate, circa 490° sia di giorno che di notte.
L’attività vulcanica di venere è somigliante a quella della terra, su venere sono stati individuati due enormi vulcani con una base di 5000m denominati “vulcani a scudo” .
L’anidride carbonica liberata da queste attività non viene come sulla terra sciolta dall’acqua e immagazzinata da vari organismi nei loro gusci o durante la fotosintesi, ma rimane nell’atmofera.
Marte.
Nuovi studi su marte bocciano la teoria di Schiaparelli che ritiene di aver individuato nel 1877 dei canali del tutto simili a reticoli fluviali. È stato appurato dunque che Marte almeno nella sua superficie è un pianeta morto con una debole atmosfera. Si ritiene che marte è stato, in passato, oggetto di un abbondante attività vulcanica, testimoniata dagli enormi vulcani che ancora oggi sono visibili, il più alto Mons Olympus è di circa 500km il larghezza e 27km in altezza.
Si pensa che comunque grandi quantità di acqua siamo presenti nel sottosuolo del pianeta e immobilizzate da una sorta di permafrost del tutto simile a quello che nella terra è presente ai poli.
Ai poli di marte il giaccio è invece immobilizzato dal ghiaccio secco (anidride carbonica solida).
Attorno a Marte ruotano due piccoli satelliti Phobos e Deimos si pensa che essi siamo due corpi strappati, da Marte, dalla fascia di asteroidi.
Giove.
Questo pianeta è più grande della terra di circa 1316 volte ed è sensibilmente depresso ai poli per la sua alta velocità di rotazione, che inoltre crea le bande rosse o scure su fondo chiaro parallele all’Equatore. Le bande chiare (zone) sono create dai gas che risalgono verso l’alto e corrispondono alle aree anticicloniche terrestri, quelle scure (fasce) sono create dai gas che riscendono e corrispondono alle aree cicloniche terrestri. Queste bande sono interrotte da macchie rosse o biancastre che si evolvono in tempi molto lunghi, la più nota e la più studiata di queste è la Grande macchia rossa. L’atmosfera di Giove è formata dall’85% di idrogeno e 15&di elio ed è spessa 1000km. La pressione fa sì che l’idrogeno sulla superficie sia allo stato liquido e a 24000km di profondità è stato ipotizzato un'altra trasformazione per la quale l’idrogeno liquido passa a idrogeno metallico. Se la massa di Giove fosse 10 volte maggiore si innescherebbe una nel nucleo una reazione termonucleare che trasformerebbe il pianeta in una piccola stella.
Attorno a Giove ruotano almeno 16 satelliti i quattro più grandi scoperti da Galileo sono i così detti satelliti Galileiani, Io, Europa, Ganimede, Callisto.

Saturno.
La caratteristica fondamentale di questo pianeta sono i quattro anelli visibili dalla terra, che separati da spazi vuoti (le divisioni scure) lo circondano.
Osservandoli dettagliatamente, si osserva però che sono formati da un migliaio di anelli sottili che insieme formano 7 insiemi di anelli dei quali 4 sono visibili dalla terra.
Gli anelli non sono né un sistema rigido né compatto ma insiemi di corpi su orbite concentriche e sono formati da frammenti di ghiaccio e polveri. I vortici che si osservano sono dovuti all’interazione dei corpi con il campo magnetico del pianeta.
I satelliti che ruotano intorno a Saturno sono 18 molto craterizzati e sono formati da ghiaccio d’acqua. Il più lontano di questi, Titano, è l’unico a possedere un atmosfera di colore arancione ed è il doppio della Luna.
Urano.
Il suo asse di rotazione giace sullo stesso piano dell’orbita. La durata del periodo di rivoluzione è di 84 anni le zone polari passano da 40 anni di giorno a 40 di notte. L’atmosfera di Urano è composta da idrogeno elio e metano che ne caratterizza il colore.
La temperatura è di circa –208° al polo rivolto verso il sole e –215° all’equatore.
Nettuno.
Nel 1846 venne scoperto in base a calcoli sulla carta.
Nettuno ruota su se stesso in 16 ore ma la sua lontananza dal sole lo porta ad effettuare un periodo di rivoluzione intorno ad esso di circa 164,8. Intorno a Nettuno ruotano 3 anelli e 8 satelliti il maggiore dei quali è Tritone.
Plutone.
Fu scoperto su lastre fotografiche nel 1930.
La caratteristica principale di plutone è l’eccentricità della sua orbita tanto che il perielio si trova all’interno dell’orbita di Nettuno. Per completare il periodo di rivoluzione attorno al sole ci vogliono circa 248 anni.

Leggi di Keplero.
I. I pianeti descrivono orbite ellittiche, quasi complanari, aventi tutte un fuoco comune nel quale si trova il sole. Il senso della rivoluzione intorno al sole è, in genere, antiorario.
II. Il raggio che unisce il centro del Sole al centro di un pianeta descrive superfici con aree
uguali in intervalli di tempi uguali. Un pianeta si muove più velocemente quando è più
vicino al Sole (perielio) e più lentamente quando è più lontano (afelio).

III. I quadrati dei tempi che i pianeti impiegano a percorrere le loro orbite sono
proporzionali ai cubi delle loro distanze medie dal sole. La velocità media di un pianeta
è tanto minore quanto più esso è ontano dal sole.
Newton: Legge di Gravitazione Universale.
Due corpi si attirano in modo direttamente proporzionale alla loro massa e inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza.

Definizioni:
Ellissoide o Sferoide: data l’elevata rotazione sull’asse la terra è leggermente schiacciata ai poli e ha
dunque una forma del solido che si ottiene facendo ruotare un ellisse attorno
l’asse minore. Precisamente la terra è un ellissoide a tre assi ma i due assi
differiscono tra loro di poco.
Geoide: la forma che convenzionalmente è stata data alla terra, quella di un solido la cui superficie
è perpendicolare in ogni punto alla direzione del filo a piombo. La superficie del geoide è
equipotenziale cioè in tutti i suoi punti varia di accelerazione di gravità ma è uguale il
lavoro per spostare un oggetto a distanza infinita.
Metro: la quarantamilionesima parte del meridiano terrestre.
Nuovo Metro: la distanza percorsa nel vuoto dalla luce nell’intervallo di tempo di 1/299 792 458 di
secondo.
Paralleli: tracciando un piano perpendicolare all’asse e passante per il centro della terra
(equatore, circolo massimo) si ottengono due emisferi (sett. o boreale, mer. o australe)
altri piani non passanti per il centro formano i Paralleli. Convenzionalmente sono 180.
Meridiani: circoli massimi tutti uguali ottenuti immaginando di tagliare la terra in piani contenenti
l’asse. Convenzionalmente sono 360.
Latitudine: distanza angolare di un punto dall’Equatore e corrisponde all’ampiezza dell’angolo
al centro della terra che sottende l’arco di meridiano congiungente il punto all’Equatore.
Longitudine: la distanza angolare di un punto da un determinato meridiano misurata sull’arco
di parallelo passante in quel punto. Il meridiano di riferimento è lo 0° di Greenwich.
A volte si usano invece i meridiani nazionali in Italia Monte Mario.

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