Van Gogh

Materie:Riassunto
Categoria:Arte
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Testo

Van Gogh, Vincent (Groot Zundert 1853 - Auvers-sur-Oise 1890), pittore olandese, tra le figure più significative nel panorama artistico europeo della seconda metà dell’Ottocento. La sua vicenda umana e artistica è apparsa al pubblico novecentesco – presso il quale le sue opere hanno avuto un tardivo quanto straordinario successo – come esemplare del genio tormentato e incompreso.
Figlio di un pastore protestante, dopo diverse esperienze di lavoro fallite, studiò teologia all'Università di Amsterdam, diventando predicatore nel Borinage, poverissima regione mineraria del Belgio. Intorno al 1881 Van Gogh, ancora impegnato nel Borinage, cominciò a maturare l'interesse per l'arte, soprattutto dopo aver conosciuto il pittore Jules Breton, che divenne, accanto a Jean-François Millet, il suo modello. Autodidatta, imparò a dipingere copiando le stampe di Millet.
Trasferitosi all'Aia, principale centro dell’arte olandese, prese lezioni di pittura da Anton Mauve, suo parente, e si dedicò al disegno, ritraendo soprattutto Sien Hoornik, la donna con cui viveva, lavandaia e prostituta, e i figli di lei. Celebre è lo Studio per "Il dolore" (1882, Rijksmuseum Van Gogh, Amsterdam), che la raffigura nuda, seduta.
Agli anni successivi alla rottura della relazione con Sien risalgono importanti opere quali I mangiatori di patate (1885, Rijksmuseum Van Gogh, Amsterdam), un interno con contadini intenti al loro frugale pasto, in cui Van Gogh rivela tutta la sua partecipazione umana alla misera condizione dei lavoratori dei campi, e Bibbia aperta, candela spenta e romanzo (Rijksmuseum Van Gogh, Amsterdam).
Nel 1886 l'artista raggiunse il fratello Theo, impiegato presso una galleria d'arte a Parigi: qui ebbe modo di conoscere le opere di pittori impressionisti quali Claude Monet e Camille Pissarro e, affascinato dal loro cromatismo, modificò il suo stile pittorico, in direzione di una maggiore luminosità. Fu particolarmente influenzato dal pittore Georges Seurat, che stava sperimentando allora la nuova tecnica del puntinismo: essa sostituiva alla tradizionale pennellata fluida una costruzione delle zone cromatiche attraverso accostamento di punti e trattini di colori puri, i quali, da una certa distanza, si fondono nella percezione visiva. La brillantezza e il rilievo dei volumi che risultano dall’applicazione del procedimento pittorico di Seurat si ritrovano nei dipinti di Van Gogh della fine degli anni Ottanta, come nel ritratto del mercante d'arte Tanguy (1887-88, Musée Rodin, Parigi) e negli autoritratti di quel periodo, in cui le forme sono modellate attraverso brevi pennellate di colore. Anche le stampe giapponesi (Vedi Arte e architettura giapponese), con le loro linee pulite e i colori intensi e piatti, affascinarono notevolmente Van Gogh, che condivise questo interesse con altri artisti d'avanguardia, quali Emile Bernard e Paul Gauguin, al quale fu profondamente legato.
Nel 1888 Van Gogh si trasferì ad Arles, in Provenza, dove dipinse con colori intensamente luminosi e uno stile espressionistico quasi duecento quadri, molti dei quali sono oggi famosi in tutto il mondo. Ricordiamo ad esempio il Ritratto del postino Roulin (1888, Museum of Fine Arts, Boston) e i dipinti con i girasoli, destinati in origine a decorare la casa che il pittore aveva affittato, la Casa Gialla. Con l’intenzione di creare una comunità di artisti, nel 1888 Van Gogh convinse Gauguin a lasciare la Bretagna per raggiungerlo ad Arles. Ma il temperamento dei due artisti si mostrò incompatibile e il loro sodalizio finì con una violenta discussione, durante la quale Van Gogh si tagliò col rasoio un orecchio, prima manifestazione di squilibrio mentale. Gauguin lasciò Arles, restando tuttavia in contatto con il pittore olandese.
Nel 1889 l'artista stesso chiese di essere internato nel manicomio di Saint-Rémy. Negli intervalli tra i suoi periodi di crisi realizzò un numero sorprendente di quadri e disegni, nei quali espresse il suo tormento attraverso una linea convulsa, espressionistica. A questo periodo risalgono i famosi Iris, venduti nel 1987 a un'asta da Sotheby's per la somma record di oltre cinquanta miliardi di lire, e la Notte stellata (1889, Museum of Modern Art, New York): dipinti destinati a influenzare profondamente gli espressionisti tedeschi e il norvegese Edvard Munch.
Van Gogh trascorse gli ultimi mesi della sua vita a Auvers-sur-Oise, vicino a Parigi, presso il dottor Gachet, un omeopata e amatore d'arte, di cui realizzò due famosi ritratti. Dipinse inoltre vedute con la chiesa del villaggio e i campi di grano della regione. L'atmosfera angosciosa del Campo di grano con corvi (1890, Rijksmuseum Van Gogh, Amsterdam) viene spesso indicata come l’immagine più significativa della solitudine esistenziale e dello squilibrio mentale dell’artista. Non molto tempo dopo, Van Gogh si suicidò con un colpo di pistola. Straordinaria testimonianza della sua vita sono le lettere, perlopiù scritte a Theo, il quale morirà pochi mesi dopo il fratello.

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