==> Da grande importanza all'esame di coscienza quotidiano (V. ascesi) e alle scienze naturali.
==>ASCETISMO ==>usa dure parole contro il corpo e la vita corporea come “peso e condanna dell'animo”
u
si dice si fosse convertito al cristianesimo e che addirittura scrivesse all'apostolo Paolo.
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Pare inverosimile xké la morale cristi
Letteratura Latina
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Negli anni 30 si reca in Egitto per motivi di salute: al suo ritorno a Roma la questura, la pretura e l’abilità oratoria gli procurano l’antipatia di Caligola (rischia la morte ma lo salva un’amante dell’imperatore).
Dal 41 al 48 è costretto all’esilio in Corsica dall’imperatore Claudio con l’accusa di adulterio a Giulia Livella, sorella di Caligola
La formazione e l'ingresso nella politica. C. nacque da una famiglia antica e patrizia, che, tuttavia, nello schieramento politico, era di simpatie popolari. Anch'egli mostrò presto simpatia per il partito democratico, cui fu presto legato anche da vincoli familiari (ancora giovanissimo sposò Cornelia, figlia di Cinna, luogotenente di Mario), e durante
Abbandonò la retorica per dedicarsi alla filosofia ed in particolare all’Epicureismo, che approfondì a Napoli alla scuola di Sirone. Qui divenne amico di Vario Rufo e Prozio Tucca, i futuri curatori della prima edizione dell’Eneide. Il periodo della sua formazione è dominato dalle personalità di Catullo e di Elvio Cinna. Affascinato da questo ambiente,
Le ecloghe dispari sono scritte sotto forma di dialogo mentre quelle pari sono a carattere narrativo. Varie sono le corrispondenze tra le ecloghe:
1^: Dialogo tra 2 pastori, Titiro e Melibeo. Melibeo ha dovuto abbandonare i propri campi per lasciarli ai veterani delle guerre civili, mentre Titiro, grazie all’intervento di un iuvenis n
MELIBEO: Nòn equidem ìnvideò, | miròr magis: | ùndique tòtis
ùsque adeò | turbàtur agrìs. | En ìpse capèllas
pròtinus aèger ago; hànc | etiàm vix, Tìtyre, dùco.
Hìc intèr densàs | corylòs modo nàmque gemèllos,
spèm gregis, à! | silice ìn nudà | conìxa relìquit.
Saèpe malum hòc nobìs, | si mèns non laèva fuìsset,
dè caelò tac
BUCOLICHE
Prima opera di Virgilio, raccolta di dieci componimenti in esametri (ecloghe). Appartiene al genere della poesia bucolico-pastorale e canta l’esistenza di pastori idealizzati in una cornice naturale di intatta bellezza e presentanti nelle loro vicende, canti e amori. La struttura dell’opera è unitari e calibrata e risponde a criteri simme
1 Lisistrata raduna le donne di tutta la Grecia ad Atene per discutere la questione
2 Dopo qualche contrasto con Lisistrata, tutte le donne accettano di non concedersi ai mariti prima della fine della guerra, giurando su una coppa d’oro
3 Le donne occupano l’Acropoli
4 Sbarrano i passaggi dell’Acropoli e detengono il tesoro della lega di Del
QUELLO HA PERMESSO CHE I BUOI PASCOLINO E CHE IO STESSO
COMPONGA CIO’ CHE VOGLIO CON UNO ZUFOLO AGRESTE.
Melibeo: NON TI INVIDIO DI SICURO MA PIUTTOSTO TI AMMIRO: DA OGNIPARTE
FINO A TAL PUNTO C’E’ TURBAMENTO PER TUTTA LA CAMPAGNA. ECCO IO STESSO
SPINGO AVANTI LE CAPRETTE BENCHE’ AFFLITTO; ANCHE A QUESTA FATICA, TITIRO, SPINGO AVANTI.
In questo periodo cominciò a comporre commedie, fra cui il "Saturio" ("Il pancia piena") e l’ "Addictus" (schiavo per debiti), che già dai titoli richiamano gl'infelici rovesci personali; e una terza, dal titolo sconosciuto, che, rappresentate con successo, furono l’inizio di una fortunata attività teatrale durata oltre un quarantennio: alieno della pol