➢ Dopo aver omaggiato Svevo nella rivista L’esame, pubblica nel 1925 Ossi di seppia. Intanto firma il Manifesto degli intellettuali antifascisti redatto da Croce e nel 1927 si trasferisce a Firenze; lavora come redattore presso la casa editrice Benporad e per un periodo è direttore del gabinetto della rivista Diesseuse. Montale, non avendo la tessera de
Letteratura Italiana
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Dinanzi a lui vi sono sempre molte anime: vanno a turno al giudizio, si confessano e ascoltano il verdetto, e poi sono scaraventate in basso
“o tu che vieni in questo luogo di dolore”, mi disse Minosse quando mi vide, sospendendo le attività del suo così importane incarico,
attenzione a come entri e guarda di chi ti fidi; non t’in
LE OPERE
Scrisse le Storie fiorentine durante il tumulto dei Ciompi e la battagli di Ghiara d’Adda, indaga le cause degli eventi mettendo in risalto il Magnifico(con un giudizio negativo) e Savonarola. I Discorsi politici sono collegati all’attività diplomatica, valuta con realismo le diverse forme istituzionali di governo; nel Discorso di Logrogno
➢ La famiglia si trasferisce prima a Spalato, poi, quando muore il padre, la madre va a Venezia perché ha difficoltà economiche; verrà in seguito raggiunta dal figlio quindicenne
➢ Il Foscolo vive la sua condizione di povertà in modo eroico, disdegnando lusso e ricchezza, caratteristiche tipiche della borghesia
➢ A Venezia, dopo aver letto “I ca
LA STORIA INTERIORE
Foscolo fu un poeta della rivoluzione e degli anni napoleonici. La storia interiore del Foscolo, psicologica e letteraria, è contrastante e tortuosa.
Foscolo venne spesso in contatto con intellettuali napoletani e il risultato di questi rapporti fu la sua cultura ricca di contrasti e contraddizioni fuse nella sua personalità
I due personaggi si differenziano fin dal loro ingresso: Caronte infatti entra sulla scena in maniera irruenta e inattesa, colto mentre traghetta i morti manovrando la barca ferrigna con un’asta mentre Catone viene colto in una posa statuaria e sacrale, avvolto in una barba bianca che lo rende venerando.
Questo elemento è forse l’unico che che accom
Aveva perciò la cosiddetta maschera dell’esteta, cioè l’abitudine, la maniera di vivere nel modo più raffinato possibile: il fine era certamente il piacere, non nel senso volgare e comune della parola, ma nel senso più alto, nel suo significato più intenso, ossia un godimento da esteta.
Il suo estetismo, tuttavia, rappresenta una risposta ideo
Dopo questa infanzia particolarmente difficile la scrittrice si trasferisce prima a Bagheria, in Sicilia, e poi a Roma proseguendo gli studi ed arrangiandosi con vari lavori: fonda insieme ad altri giovani una rivista letteraria, "Tempo di letteratura",e comincia a collaborare con riviste quali "Nuovi Argomenti" e il "Mondo". Nel corso degli anni Sessan
Una trasformazione durata secoli
Questo passaggio descritto precedentemente fu un processo lento, tuttavia si giunse a un punto in cui fu necessario distinguere la lingua di partenza da quella di arrivo. Già precedentemente vi era un tipo di distinzione simile, infatti, nell’impero romano vi era una distinzione fra il latino scritto e quello pa
Aveva dieci anni quando, nel 1554, raggiunse a Roma il padre Bernardo, segretario del principe di Salerno; la madre, rimasta a Napoli, morì due anni dopo, forse assassinata da suoi stessi fratelli. Frattanto Bernardo Tasso si era trasferito presso Guidobaldo II duca di Urbino, che seguì a Pesaro come uomo di corte. Torquato divenne così compagno di stud