9. donde tu possa volgere lo sguardo laggiù, verso gli altri,
10. e vederli errare qua e là e cercare, andando alla ventura,
11. la via della vita, gareggiare d'ingegno, rivaleggiare di nobiltà,
12. adoprarsi notte e giorno con soverchiante fatica
13. per assurgere a somma ricchezza e impadronirsi del potere.
• misere menti degli uom
Latino
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Allora i buoni costumi erano osservati in pace e in guerra; l’armonia era massima, l’avidità minima; la giustizia e il bene aveva vigore non tanto più per le leggi che per la natura presso di loro. Manifestavano discordie, diverbi, ostilità con i nemici, i cittadini litigavano con i cittadini per la virtù. Erano credenti nelle solenni cerimonie, so
Il metro utilizzato è il trimetro giambico scazonte (cioè zoppicante). La poesia ebbe molto successo e fu anche ripresa da Carducci.
Analisi grammaticale:
1° verso: Per la circolarità del carme, si deve unire al penultimo verso, perché anche in esso c’è un riferimento all’acqua e per l’allitterazione della s che indica dolcezza e il movime
Le parole più frequentemente utilizzate da Melibeo sono, ovviamente, quelle che vanno a sottolineare il suo stato d’animo angosciato e malinconico; solitamente però egli pone questa sua situazione interiore mettendola in contrapposizione con quella più tranquilla e serena di Titiro (fortunate senex, ergo tua rura manebunt et tibi magna satis) che dal ca
“Odi et amo”
Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.
Traduzione:
Odio e amo. Perché faccia questo, forse mi chiederai.
Non lo so, ma sento che accade e ne sono tormentato.
Particolarità
• Odi e’ uno di quei verbi che si presenta con la forma del perfetto ...
9. che ora è chiamata sapienza, e con la scienza
10. portò la vita da flutti così grandi e da così grandi tenebre
11. in tanta tranquillità e in tanto chiara luce.
12. Confronta, infatti, le divine scoperte che altri fecero in antico.
13. E in effetti si narra che Cerere le messi e Libero la bevanda
14. prodotta col succo della vite
AGRICOLA
L’Agricola pare sia stato composto intorno al 97 ed è incentrato sulla figura di Giulio Agricola. L’opera si apre con un proemio ove si annuncia un chiaro ed articolato programma storiografico: narrare i rovinosi eventi del principato di Domiziano e quelli più felici dell’età di Nerva e Traiano. L’autore rievoca poi le origini, la form
Altra differenza da sottolineare è l’assenza di un eroe unico e positivo: i principali protagonisti sono 3.
* Cesare, visto come l’eroe nero, personaggio assolutamente negativo guidato da furor, ira et impatientia, del quale viene sottolineatala ferocia e la crudeltà, a costo di spogliarlo del suo attributo principale, la clemenza, e stravolgere cos