I funzionari di Nerone, però, gelosi di questa forte influenza di Petronio su Nerone, tramarono una congiura come lo stesso Petronio, facendo credere a Nerone che egli volesse fare un colpo di stato.
Nerone crede a ciò e, mentre si trova in Campania, Petronio viene richiamato a Roma per essere condannato a morte.
Petronio, però, decide di toglie
Latino
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per eleggerlo alle supreme cariche di stato,
e chi se nel proprio granaio può nascondere
tutto il raccolto che si miete in Libia.
Anche con la promessa d'incredibili ricchezze
per paura del mare non sapresti indurre
a solcare su un legno di Cipro l'Egeo
chi è felice di lavorare i propri c
CATULLO
Dedica a cornelio nipote
Carme 1
A chi do il nuovo grazioso libretto,
or ora levigato con l’arida pomice?
A te Cornelio:tu infatti eri solito
Ritenere che le misere inezie valessero qualcosa
Fin da quando osasti,unico fra gli italici
Trattare la storia universale in tre libri
Pieni di dottrina,per g...
I commentatori citano come probabile modello un epigramma di Meleagro in morte della donna amata, di nome Eliodora. In realtà il testo greco ha in comune con quello latino soltanto il tema del pianto («Lacrime ti dono, anche laggiù sotto terra, o Eliodora, reliquie d’amore, nell’Ade: lacrime, amare lacrime libo sulla tomba molto compianta…»). Oltre al t
2
Tra gli Elvezi il più nobile e il più ricco in assoluto fu Orgetorige. Costui, al tempo del consolato di M. Messala e M. Pisone, mosso dal desiderio di regnare, spinse i nobili a fare lega e convinse il popolo a emigrare in massa: sosteneva che avrebbero potuto impadronirsi dell'intera Gallia con estrema facilità, poiché erano più forti di tutti.
Versione numero 40 pagina 92 da “Il nuovo laboratorio di traduzione”
“Dura accusa contro i politici corrotti”
Rincresce proprio dover ricordare come in questi ultimi quindici anni siate stati oggetto di scherno da parte di pochi prepotenti, come i vostri difensori siano caduti miseramente e senza vendetta e come vi siate lasciati corrompere dall
9. e placato splende di un diffuso lume il cielo.
10. Ché appena è dischiuso l'aspetto primaverile del giorno
11. e, disserrato, si ravviva il soffio del fecondo zefiro,
12. prima gli aerei uccelli te, o dea, e il tuo giungere annunziano,
13. colpiti nei cuori dalla tua potenza.
14. Poi fiere e animali domestici bàlzano per i pascoli