Nella settima lettera dell’epistolario, Seneca afferma: “Nulla è altrettanto dannoso alla moralità quanto intrattenersi oziosamente in qualche spettacolo, perché in queste occasioni i vizi s’insinuano più facilmente nell’animo attraverso il piacere”. Narra di aver assistito casualmente ad uno spettacolo di mezzogiorno e afferma stupefatto di aver visto
Latino
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La figura dell’imperator, in senso politico e non più solamente militare, incarnava un potere accentrato, benchè, fatto di grande rilevanza, i primi rappresentanti della famiglia imperiale (appartenenti alla dinastia Iulia) cercarono sempre di legittimarlo agli occhi dei Romani, mantenendo una stretta collaborazione ed un considerevole rispetto nei conf
Satire: sono in tutto 650 versi raccolti in sei satire di diversi argomenti:
1^ satira Ha la funzione di proemio ed è di argomento letterario; in essa Persio si scaglia contro tutti i poeti: i moderni sono superficiali e scrivono solo per ottenere un guadagno, spesso limitandosi a declamare i potenti, che pensano a vestirsi bene, si atteggiano, s
• Antologia della letteratura latina, Armando Fellin
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1. LE FAZIONI POLITICHE
Degno testimone e protagonista del tramonto della repubblica, Cicerone, nonostante la sua (relativa) chiusura alle esigenze degli strati sociali più disagiati, non può essere definito semplicemente un reazionario, ma più esatt
L'incontro con Lesbia-Clodia. Catullo è stato definito, a buon diritto, come il poeta della giovinezza e dell'amore, per il suo modo di scrivere e di pensare: il tema principale della sua poesia è Lesbia, la donna che il poeta amò con ogni parte del suo corpo e della sua anima, conosciuta nel 62, forse a Verona, più probabilmente nella stessa Roma. Il v
Diverse furono le donne che, pur non affacciandosi apertamente alla scena politica, fecero ricordare il loro nome per l’influenza che ebbero nella società romana.
Molti autori latini ci hanno fornito di loro ritratti interessanti e puntuali.
Spesso erano le mogli e le madri di grandi uomini come Antonio, Augusto, Claudio, Nerone...
...Come s
Esopo & Fedro: Egli, per il genere, si ispira ad Esopo, il maggiore favolista greco, nato in Frigia e anch’egli giunto in Grecia come schiavo e poi liberato perché letterato; la favola in realtà nasce intorno al 3000 a.C., ma il merito di Esopo sta proprio nell’aver raccolto e per la prima volta scritto le favole più conosciute a quel tempo. Egli nar
La poesia virgiliana non avrebbe tuttavia incontrato universale consenso nei secoli senza quella perfezione di stile che rende la parola esatta e pur ricca di un'affascinante allusività. Alla materia attinta da diverse fonti ed elaborata con una lucida fantasia che cerca un sostegno nella documentazione scrupolosa, Virgilio dà una forma originale, ma pe
• forse Nerone è invidioso del talento di Lucano, perché anche Nerone scriveva dei poemetti;
• le Laudes Neronis hanno allusioni anti-tiranniche.
Lucano quindi viene “messo da parte” fino al 65 quando viene accusato di aver partecipato alla congiura dei Pisoni; nel tentativo di salvarsi la vita, egli fa il nome di molte persone anche vicine a
Stava intanto salendo all’orizzonte l’astro politico del giovane Gaio Ottavio, figlio di Azia, una nipote di Cesare. L’ex dittatore lo aveva adottato come figlio e Ottaviano, malgrado la giovane età, si comportò in quei difficili frangenti come un politico consumato. Riuscì ad assicurarsi il favore dei militari (veterani di Cesare), entrando così in col