4 Traguardo ottico “F” (Opical winning “F”)
5 Carrello (Truck)
6 Bandierina (Banneret)
7 Elettromagnete (Electromagnet)
8 Fermo di fine corsa (Still of racing end)
9 Guidovia (Rail)
10 F
Fisica
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Caduta libera con partenza da fermo
s = ½ g t^2, e v = g t
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Forza – peso = massa x accelerazione di gravità
Fp = m g
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Accelerazione su un piano inclinato
Accelerazione = acc. Gravità x altezza
Lunghezza
a = g x h/l
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Onda: Fenomeno interpretabile come un meccanismo di propagazione di energia ma non di materia. E’ sostanzialmente una perturbazione che, prodotta in un punto del mezzo, si propaga per tutti i punti circostanti del mezzo con un certo ritardo. Le onde possono sono elastiche o meccaniche se hanno bisogno di un mezzo di propagazione (Il suono, che necessita
TRUSCHINO
A truschino chiuso lo zero del nonio deve coincidere con il piano di riscontro.
RIGA METRICA
Controllare che la faccia dell’asta sia piana e perpendicolare all’asta stessa.
COMPASSO A SPESSORE
Controllare che il compasso si stringa e si allarghi con leggero attrito.
4 Considerazioni teoriche:
METROLOGIA
La met
VA-VB= L/q l’unità di misura presa in considerazione è il VOLT ( joule fratto coulomb)
2. DEFINISCI LA GRANDEZZA FISICA INTENSITà DI CORRENTE ELETTRICA SPECIFICANDO LA SUA UNITà DI MISURANEL SISTEMA INTERNAZIONALE
Per intensità si intende quella quantità di carica ΔQ che passa attraverso una sezione di un conduttore nell’intervallo d
Con la pila elettrochimica, inventata nel 1800 da Alessandro Volta, fu possibile mantenere il moto di cariche elettriche in un conduttore e ciт permise di realizzare i primi circuiti elettrici e di iniziare le ricerche sul comportamento dei diversi materiali percorsi da corrente elettrica.
Nel 1829 Hans Christian Oersted scoprм che un ago magnetico
• una beuta tappata ;
• un termometro inserito nella beuta comunicante con l’esterno con risoluzione di 1°C e fondoscala di 150u1 °C;
• un termometro per misurare la temperatura ambiente con risoluzione di 1°C e fondoscala di 110i1 °C;
• un tubo di gomma comunicante con l’interno della beuta ;
• un bulsen;
• un treppiedi per reggere
Dove p è la distanza dell’oggetto dal vertice , q è la distanza dell’immagine dell’oggetto riflessa e il vertice, f e la distanza focale cioè la distanza del fuoco dal centro .( q è positivo se l’immagine riflessa è reale , è negativo se l’immagine riflessa è virtuale)
A SECONDA DELLA POSIZIONE DELL’IMMAGINE RISPETTO AL CENTRO E AL FUOCO SI HA :~~~~
λ corrisponde alla costante di proporzionalità detta coefficiente di dilatazione lineare.
DILATAZIONE LINEARE:
V0 Indica il volume della barretta a 0°C
Vt Indica il volume della barretta a t°C
K è un coefficiente di dilatazione volumica misurato in 1/°C
RELAZIONE FRA CALORE FORNITO A UN CORPO E LA VARIAZIONE DI T:
C è il cal