-l’epica bretone, si parla delle gesta di re Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda;
-l’epica classica che rielabora fatti leggendari di personaggi storici.
L’epica carolingia si è sviluppata nell’11 secolo,i versi sono decasillabi assonanzati cioè non legati da una rima ma da un’assonanza;
L’epica bretone si è sviluppata nella seconda me
Epica
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Per quanto riguarda invece la geografia, essa è curata nei minimi particolari: dapprima Enea e la Sibilla si addentrano nel vestibolo dove si trovano i mostri più spaventosi, i simulacri di tutte le paure e di tutte le malattie e un albero su cui nascono i sogni fallaci. Proseguendo il percorso i due giungono sulla riva dell’Acheronte, “il fiume del dol
Astolfo con sua grande sorpresa, vide l’ampolla che conteneva quella piccolissima parte de suo senno che aveva perduto e con l’assenso di San Giovanni Evangelista, ne annusò il contenuto e tutto a un tratto pareva che ogni cosa fosse tornata al proprio posto.
Turpino racconta che da ora in poi Astolfo visse per lungo tempo con molta saggezza, ma rac
Le rispose saggiamente Telemaco: “ Madre mia, perché non vuoi che il fedele cantore ci allieti come la mente lo ispira? I cantori non sono colpevoli, responsabile è Zeus, che assegna a ciascun uomo il destino che vuole. Femio non va biasimato se canta la sfortunata sorte dei greci: gli uomini ammirano il canti più nuovo. Il tuo cuore e il tuo animo sopp
Da questo mito si capisce la vulnerabilità delle creature divine, che tanto quanto un umano non riescono a resistere all’amore che colpisce chiunque e anche quanto siano irascibili e vendicativi. Infatti, gli dei si stuzzicano continuamente a vicenda e lo svolgimento del racconto nasce dal rapporto conflittuale tra Apollo e Cupido; il primo ha la colpa
Guardandolo bieco Zeus gli rispose: “ Non stare qui seduto a piangere, banderuola! Per sei il più odioso tra tutti i numi: sempre ti è gradita contesa, guerra e battaglia. Hai lo stesso furore indomito di tua madre Era; anch’ella a fatica posso domare con le parole. Sono sicuro che soffri perché hai ascoltato i suoi consigli. Non posso volere che tu pat
Che umano stolto. Credeva che con quelle parole lusinghiere, onorando mi padre si sarebbe salvato. Invece no, anzi. Allungai le mani verso la compagnia e afferrai due omini. Si divincolavano come dei serpenti bloccati da un bastone sul dorso. Picchiavano sulle mie dita, le mordevano, ma i loro dentini non potevano farmi nulla. Li portai alla bocca tutti
L’eroe con la spada inseguiva Afrodite, sapendo che non è una dea guerriere e quindi non è Atena o Eniò. Raggiunse la dea a scagliò la lancia che la ferì il polso; l’asta penetrò nella pelle attraverso al peplo divino, a cui lavorarono le Grazie, all’altezza del polso, il sangue immortale della dea sgorgò, l’icore, quello che scorre negli dei. Essi non
Disse così e con le nere sopracciglia Zeus accennò, le chiome divine del re si scompigliarono: scosse tutto l’Olimpo. I due si lasciarono: ed ella si tuffò nel mare dall’olimpo, Zeus andò alla sua casa: tutti gli dei si alzarono; nessuno osò attendere che giungesse, ma tutti lo ricevettero in piedi.
Il dio si sedette sul trono; ma era vide e compres
L’epica egizia.
La letteratura egizia si sviluppò per oltre 2500 anni. Nella letteratura degli Egizi si inizia per la prima volta a dividere i testi per genere; possiamo quindi dividere i testi in:
- Testi religiosi: erano tutti quei testi che riguardavano soprattutto la morte, questi tipi di testo vengono definiti sapiens ali ovvero testi educa