Un altro elemento di estrema differenza tra i due brani è l’idea di antagonismo. Infatti, mentre nella Teogonia incontriamo molto spesso scontri, vendette ed entità in conflitto tra loro, (come ad esempio Crono “dai torti pensieri” ostile al padre, Gaia che escogita un tranello malvagio a danno di Urano…) nella Genesi manca totalmente l’idea di antagoni
Epica
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Achille gli rispose dicendo: “ Questo sarà fatto come tu ordini, Scamandrio divino! Ma sicuramente non smetterò di uccidere i troiani, prima di averli chiusi n città e combattuto Ettore cosi che si possa proclamare il vincitore”.
Dicendo così balzò tra i troiani come un dio, allora il fiume parlò ad Apollo: “ Ohimè, Apollo, figlio di Zeus, non segu
in ogni professione, compie i suoi lavori con armonia;
così gli versò sulle spalle e sul capo la massima grazia.
Quando uscì dal bagno parve un immortale;
e risedette sul trono che gli spettava,
di fronte a sua moglie, e le disse:
“Donna malvagia, a te più che a tutte le altre donne,
gli Dei che abitano sull’Olimpo,
hanno da
Nel proemio dell’Odissea, invece, il narratore ha sviluppato idealisticamente un ruolo più importante: egli esordisce con la richiesta di “raccontare a lui”; questo concetto è ribadito al verso 10, che dice: “Anche a noi di’ qualcosa di queste avventure, o dea, figlia di Zeus”. La partecipazione del narratore all’interno del poema è un chiaro segno d
Nasce così la poesia epica legata a temi fondamentali come il culto dell’eroe, la celebrazione di fatti storici in cui l’eroe sia coinvolto, l’esaltazione di miti storici e religiosi e poi la sintesi e la sistemazione dell’universo divino.
L’Illiade ci presenta Achille nel libro IX, mentre giungono alla sua tenda i messi di Agamennone. Non comp
Qui si innamora di una regina, Didone, a cui racconta l’inganno del cavallo di Troia e le sue peripezie. Durante questo soggiorno a Cartagine Enea sembra aver dimenticato la sua missione. Viene, così, sollecitato da Giove, che gli invia, come messaggero, Mercurio, e così decide di riprendere il mare. Didone, accortasi della partenza di Enea, maledice tu
LA MORTE DI PATROCLO
Patroclo scende sul campo di battaglia alla teste dei mirmidoni, ben duemilacinquecento uomini divisi in cinque schiere. I Troiani,a quella vista, credendo che Achille sia tornato alla guerra, sono presi dal terrore e si scompigliano in una fuga disordinata. Ma Patroclo li insegue
-Menelao muore ucciso da Ettore
-Ettore, dopo aver ucciso Patroclo, si rende conto che in realtà lui non è Achille come voleva far credere, e si pente di ciò che ha fatto.
-Dopo la morte di Patroclo, Achille arriva da solo fin sotto le mura di Troia, a reclamare un duello con ettore.
-briseide, dopo che lo zio priamo era andato a reclamare
Per terzo appare Eros che esprime un’energia nell’universo ed è’ l’amore primordiale.
Dalla Terra verrà fuori ciò che essa contiene nelle sue profondità: Terra lo partorisce senza aver bisogno di unirsi a nessuno. Partorisce dapprima Urano (Ouranòs),il Cielo, poi mette al mondo Pòntos,, l’acqua o più precisamente il Flutto marino. Urano si stende
e con la spada taglia gli ormeggi.
Una stessa forza possiede tutti.
Afferrano, corrono, lasciano la riva; l’acqua scompare al disotto
delle navi, con forza rovesciano le schiume e spazzano le scure onde.
E già l’aurora, lasciando il letto color oro di Titone,
cospargeva la terra di nuova luce.
La regina, non appena vide bianchegg