Elettronica

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Download: 209Cat: Elettronica    Materie: Appunti    Dim: 12 kb    Pag: 3    Data: 19.02.2001

Cosi facendo si impone che il BJT lavori in un punto preciso di funzionamento, chiamato PUNTO DI FUNZIONAMENTO A RIPOSO per sottolineare che dipende solo da tensioni continue. Questo punto viene indicato con “Q” ed è definito dalle sue coordinate: IBQ, VBEQ, ICQ, VCEQ. Si può determinare il punto Q in due diversi modi: pervia grafica e per via analitica

Download: 688Cat: Elettronica    Materie: Appunti    Dim: 14 kb    Pag: 3    Data: 23.01.2001

Premesse teoriche
I circuiti fissatori (vedi fig.1) hanno la caratteristica di tenere fisso il valore massimo o minimo del segnale d’uscita ad un livello determinato VA . Sono indicati pure come dc restorer, in quanto il segnale d’uscita non ha più valore medio nullo, ma in esso è ristabilito un valore continuo, cui è sovrapposto il segnale al

Download: 333Cat: Elettronica    Materie: Appunti    Dim: 19 kb    Pag: 1    Data: 14.12.2005

...

Download: 238Cat: Elettronica    Materie: Appunti    Dim: 818 kb    Pag: 1    Data: 02.12.2005

La corrente che fluisce attraversa la resistenza di lavoro Rl e porta in conduzione in diodo D3 che chiude il circuito sull'altro polo del generatore.
Durante il semiperiodo negativo della tensione E ai capi del generatore si ha la situazione inversa, pertanto il punto B assume un potenziale positivo rispetto al punto A; in questo modo il diodo D2

Download: 158Cat: Elettronica    Materie: Appunti    Dim: 13 kb    Pag: 2    Data: 03.12.2001

Si applica una sinusoide in ingresso con frequenza di 1khz e con una tensione tale da non alterare bruscamente il segnale di uscita. La tensione in modo differenziale è di 40mV. Il guadagno in modo differenziale è dato dal rapporto tensione di uscita fratto la tensione di modo differenziale, avendo una condizione di Vc =0 avremo sugli ingressi segnali d

Download: 126Cat: Elettronica    Materie: Appunti    Dim: 48 kb    Pag: 3    Data: 10.10.2001

Le cariche maggioritarie sono positive e il blocco di silicio si dice di tipo P.
Se si uniscono i due blocchi si ha un diodo .Nel diodo si formano delle correnti poiché gli elettroni
nel blocco di tipo N vanno nelle buche nel blocco di tipo P e poi si formano due barriere polarizzate.

Se si connette un diodo con un generatore di t

Download: 707Cat: Elettronica    Materie: Appunti    Dim: 196 kb    Pag: 2    Data: 27.02.2009

Ai diodo-led abbiamo attribuito i seguenti colori:
• giallo per la lattina
• rosso per il resto.
Prima di assemblare il circuito dobbiamo fare lo schema di cablaggio cioè come impostare i componenti sulla bread-bord. (Allegato 1)
A questo punto, seguendo lo schema di cablaggio ci verrà facile costruire il nostro distributore.
Abbiam

Download: 273Cat: Elettronica    Materie: Appunti    Dim: 65 kb    Pag: 6    Data: 24.11.2005

Download: 376Cat: Elettronica    Materie: Appunti    Dim: 45 kb    Pag: 3    Data: 10.08.2007

V0(t)=-1/RC/Vi(t) dt
La relazione che esprime il guadagno di tale amplificatore è :
G=V0/Vi=-Z2/Z1
Dal momento che l’impedenza del condensatore è data da
Z2=1/sC
La funzione di trasferimento dell’integratore non limitato, risulta:
G(s)=V0/Vi=-1/s*1/RC
E quindi l’espressione della trasformata di Laplace della tensione d’uscit

Download: 120Cat: Elettronica    Materie: Appunti    Dim: 4 kb    Pag: 2    Data: 01.10.2001

DESCRIZIONE DELLA PROVA:
Prima di tutto abbiamo provveduto al montaggio del circuito illustrato sopra. Come si può vedere dalla figura il circuito presenta due soli componenti, che sono rappresentati da una resistenza R da 100 ohm e un diodo di tipo 2N.
Nel circuito appare l'inserzione di due multimetri da laboratorio, l'inserzione nasce da