Telecomunicazioni

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Download: 843Cat: Telecomunicazioni    Materie: Altro    Dim: 1 mb    Pag: 10    Data: 26.05.2005

R5, R11 = 2.200Ω 1/4W IC4 = TDA.2003
R6 = 6.800Ω 1/4W AP = altoparlante 8Ω 5W
R7 = 470Ω 1/4W
R8 = 10.000Ω POT. LIN. 10 GIRI
R9 = 3.900Ω 1/4W
R10 = 10.000Ω 1/4W
R12 = 47

Download: 833Cat: Telecomunicazioni    Materie: Appunti    Dim: 22 kb    Pag: 3    Data: 25.06.2007

Il calcolo delle impedenze non è un problema facile, in quanto questa cambia al variare del carico: siccome in genere si possono avere infiniti carichi, si possono ricavare infiniti valori di impedenza.

R1 = 100 Ω
R2 = 1 kΩ
R3 = 300 Ω
Conviene calcolare l’impedenza con carico 0 e co

Download: 801Cat: Telecomunicazioni    Materie: Altro    Dim: 718 kb    Pag: 8    Data: 25.05.2005

Si tratta quindi di amplificatori caratterizzati da una banda molto stretta centrata sulla frequenza centrale del circuito stesso.
Si può allora definire selettività dell’amplificatore, la sua capacità di amplificare i segnali con frequenze vicine alla frequenza centrale e di attenuare gli altri.
Gli amplificatori selettivi vengono realizzati co

Download: 793Cat: Telecomunicazioni    Materie: Altro    Dim: 1 mb    Pag: 7    Data: 25.05.2005

Esaminiamo i motivi che inducono ad effettuare sempre l'operazione della modulazione prima della trasmissione di un segnale.
Immaginiamo una trasmissione radio, per ipotesi assurda, senza alcuna modulazione, in cui, cioè, la voce umana, trasformata da un microfono in corrente elettrica, venga irradiata via etere da un'antenna e catturata tramite un'

Download: 543Cat: Telecomunicazioni    Materie: Tesina    Dim: 58 kb    Pag: 6    Data: 22.06.2007

L'informazione trasmessa da queste apparecchiature può consistere in voce, simboli, immagini, dati o una loro combinazione. L'apparecchiatura fisica per i sistemi di telecomunicazione è costituita da trasmettitore, ricevitori e un canale, o mezzo di comunicazione, come onde elettromagnetiche, raggi a infrarossi, filo, fibre ottiche, ecc.
La maggior

Download: 540Cat: Telecomunicazioni    Materie: Riassunto    Dim: 13 kb    Pag: 6    Data: 06.12.2005

Le potenze in gioco vanno da 1WATT a qualche decina di WATT con distanze che vanno da qualche chilometro a qualche decina di chilometri e le antenne usate sono di solito le Paraboliche, le HORN REFLECTOR e le CASSEGRAIN.
La modulazione più usata è quella di FREQUENZA (FM), che consente una considerevole insensibilità ai disturbi di origine elettroma

Download: 522Cat: Telecomunicazioni    Materie: Tesina    Dim: 57 kb    Pag: 6    Data: 27.02.2006

La più semplice e pratica di tutte è un pezzo di filo teso orizzontalmente: il dipolo elettrico. Questa antenna è semplice anche in senso matematico e può essere studiata dal punto di vista teorico senza ricorrere alla forma completa delle equazioni di Maxwell sull'elettromagnetismo; inoltre, proprio perché tanto semplice e facile da costruire, misurare

Download: 471Cat: Telecomunicazioni    Materie: Appunti    Dim: 13 kb    Pag: 3    Data: 10.04.2007

Essendo z a massa e , ne risulta in uscita un segnale con lo stesso andamento sinusoidale di quella d’ingresso, ma con ampiezza divisa di 10.
Si nota che il distinto AD633JN per valori superiori ad 11Vpp il segnale in uscita inizia a distorcersi. La larghezza di banda del dispositivo AD633jn, poiché dispositivo reale non potrà accettare infinite fre

Download: 382Cat: Telecomunicazioni    Materie: Appunti    Dim: 16 kb    Pag: 4    Data: 27.01.2006

Lavorare a divisione di frequenza vuol dire trasmettere “n” informazioni contemporaneamente traslandole ognuna a frequenza diverse.
Il grafico di seguito rappresenta la differenza fra la BANDA LORDA e la BANDA NETTA utilizzata per segnali vocali. Come si può ricavare dalla curva, per ovvi motivi la maggior parte delle informazioni la si avrà in c

Download: 378Cat: Telecomunicazioni    Materie: Appunti    Dim: 14 kb    Pag: 4    Data: 27.01.2006

B

Da una formula matematica risulta che il segnale modulato che vien fuori dalla modulazioni di questi due segnali generici è:
Vam(t) = VA+Ka*cosAmtt*cos*pt
dove Ka rappresenta la “costante di modulazione” il cui valore è sempre a1 e pertanto supposto per semplicità uguale a 1. In effetti il modulatore non fa altro che moltiplicare i du