Umanesimo e rinascimento - appunti vari

Materie:Appunti
Categoria:Storia

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Testo

“Umanesimo” e “Rinascimento”
Gli uomini del Medioevo spiegavano i fatti principalmente con la religione (la religione è l’oppio dei poveri).
Le difficoltà della vita umana, la miseria, le guerre, le malattie, le pestilenze avevano consolidato la convinzione che all’uomo non rimanesse altro che piegarsi ad una volontà superiore ed accettare passivamente la propria condizione. Per chi era credente, la volontà superiore era Dio, per gli altri era il destino.
Il nuovo corso della storia prende il nome di Umanesimo perché si riconosce la massima importanza alla volontà e all’intelligenza dell’uomo per vincere le difficoltà, superando il fatalismo o una concezione troppo ristretta della religione.
La parola Rinascimento ha un significato più ampio: essa deriva da rinascita e con questo termine si suole intendere una rinascita della civiltà, dopo l’epoca medievale.
Attraverso lo studio delle antiche civiltà greca e romana, si cercava di riscoprire il valore e l’importanza dell’uomo come attore e protagonista di ogni avvenimento nella vita economica, sociale, politica, oltre che culturale.
Caratteristiche del Rinascimento
L’uomo perfetto deve esprimere, secondo il Rinascimento, il massimo dell’equilibrio tra le doti fisiche e spirituali; egli si deve distinguere e riuscire per il meglio in tutti i campi della vita.
* Scuola: deve essere organizzata in modo da far crescere l’uomo secondo gli ideali umanistici, deve essere una “scuola gioiosa” e nello stesso tempo efficace, ossia formativa; Vittorio de Feltre realizzò a Mantova un esperimento di scuola ispirata a questi nuovi princìpi.
* Politica: massima importanza ha il ruolo del principe, che deve guidare il suo popolo con saggezza e competenza. Machiavelli scrisse un trattato (il Principe), dove afferma nuove regole per la politica (ossia l’arte di governare): il fine giustifica i mezzi.
* Arte (pittura, scultura, architettura): i prìncipi facevano a gara a chiamare presso di sé i più grandi artisti, perché abbellissero i loro palazzi e le città: Raffaello, Michelangelo, Tiziano, Leon Battista Alberti, Brunelleschi, Bramante, Palladio, Sansovino. Ma il più grande fu Leonardo: fu pittore e scultore però anche architetto, musicista, scrittore e scienziato; ed in questa completezza rappresenta sicuramente l’uomo ideale per il Rinascimento.
Per completare il quadro di rinnovamento si ricordano (anche se alcuni vissero nell’epoca comunale):
* Letteratura: Dante, poeta e filosofo. Ludovico Ariosto, che scrisse il fantasioso poema cavalleresco “Orlando furioso”, lavorandovi per 30 anni. Tasso, autore della “Gerusalemme liberata”, che rievoca poeticamente le imprese dei Crociati.
* Vita religiosa: S. Caterina che convinse il Papa a ritornare da Avignone. S. Francesco, esempio di totale povertà e umiltà, di amore per la natura, per le cose semplici, per ogni creatura, per tutti gli uomini.
* Polvere da sparo
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