Stalin, Mussolini, Hitler: ideologia e propaganda

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Testo

TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Stalin, Mussolini, Hitler: IDEOLOGIA E PROPAGANDA.

Stalin, Mussolini e Hitler, tre uomini politici, tre leader che hanno lasciato un segno indelebile nella storia degli Stati da loro governati.
Stalin in Unione Sovietica ha portato avanti le idee di Lenin, che voleva la società moderna fondata sul socialismo e sull’abolizione della proprietà privata.
Mussolini in Italia viene cacciato dal Partito Socialista e fonda il Movimento fascista; grazie alla marcia su Roma, un vero e proprio colpo di Stato, si impossessa del potere politico. Mussolini, però, non è un capo di Stato “rivoluzionario”, infatti, inizialmente non stravolge il sistema politico italiano.
Hitler in Germania, grazie a una concatenazione di cause a lui favorevoli riesce a farsi eleggere nel parlamento tedesco. Hitler porta avanti il pensiero nazista che diventa la dottrina del popolo tedesco; il nazismo, infatti, non è solo una corrente politica, bensì una vera e propria dottrina di pensiero che investe qualsiasi campo della vita del tedesco nazista. Il nazismo permea la scienza, la cultura, la religione, la filosofia, la politica e il pensiero tedesco.
Tutti e tre questi uomini hanno saputo utilizzare al meglio la propaganda per far conoscere e seguire dalla massa le loro idee.
Proprio in quegli anni le telecomunicazioni conoscono il loro primo e più massiccio sviluppo, e sia Mussolini che Hitler colgono il modo migliore per sfruttare le nuove innovazioni tecnologiche: cinema e televisione.
Sia in Unione Sovietica, che in Germania e in Italia si fa in modo che la popolazione assista a molti cinegiornali, dove, oltre alle notizie del partito, vengono trasmesse le parate riprese dalla televisione. In Italia, ad esempio, prima di ogni proiezione viene trasmesso il discorso del Duce o un riferimento a un’azione del partito.
Questi uomini sono stati grandi capi carismatici, riuscirono a instillare nelle persone il proprio pensiero.
Hitler ci offre un esempio eclatante del proprio carisma con la sua interpretazione della teoria del superuomo di Nietzsche e delle teorie sull’evoluzione di Darwin. Il nazismo promuoveva l’idea del tedesco perfetto: alto, biondo, occhi azzurri, l’uomo che possedeva queste caratteristiche era considerato li modello ideale di una razza perfetta:la razza ariana.
Hitler ripeteva spesso nei suoi discorsi alle masse queste caratteristiche, lui che non possedeva nemmeno uno di questi tratti. Eppure la massa non se ne rendeva conto, prendeva le sue idee per giuste a prescindere dalla persona che le propugnava.
Oltre alla televisione e al cinema si utilizzano tutte le forme di comunicazione, quindi anche i giornali e l’affissione di manifesti.
In Italia campeggiano ancora su molti stabili ciò che rimane delle scritte inneggianti al Duce.
Mussolini porta le sue idee anche nella scuola; fin dalla primissima infanzia i bambini vengono addestrati a divenire buoni fascisti. Il saluto fascista, oltre che nei posti di lavoro, viene insegnato in tutte le scuole; i ragazzi vengono suddivisi non solo in base al sesso, ma anche in base all’età in gruppi cui sono affidati compiti precisi e con importanza crescente.
Si può dire che da allora tutta la politica ha continuato ad utilizzare il modello propagandistico, eccetto le parate militari, anche se forse non c’è più un leader con lo stesso carisma di Mussolini.

ANNO SCOLASTICO 2006/2007
LICEO SCIENZE SOCIALI
SABRINA ASSOSTI.

Esempio



  


  1. chiara

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