Seconda Guerra Mondiale

Materie:Riassunto
Categoria:Storia
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Testo

Dalla seconda guerra mondiale alla guerra fredda
La guerra: cause e andamenti del conflitto
Le radici del II conflitto mondiale sono da ricercare nella situazione creatasi all’indomani del I conflitto mondiale:
1. l’assetto geopolitico mondiale costituito a Versailles (1919) si rivelò assai fragile;
2. il contrasto franco-tedesco causato dalla perdita della Germania di Alsazia e Lorena nella I guerra mondiale e gli attriti per il bacino carbonifero della Saar e della Ruhr;
3. contrasto anglo-tedesco per il primato politico ed economico in Europa;
4. contrasto Cina-Giappone per l’espansione del Giappone in Cina;
5. contrasto Anglo-italiano per l’espansione coloniale Italiana in africa;
6. avvicinamento italo-tedesco con l’Asse Roma-Berlino del 1936 e Patto d’Acciaio nel 1939;
7. la brutale aggressione del programma pangermanistico, poiché la Germania vuole espandersi in virtù dello Spazio Vitale;
8. Ritiro della Germania dalla Società delle Nazioni e fallimento proprio di questa società;
9. con la crisi del 1929 le tensioni tra potenze si aggravarono e si avviarono politiche di chiusura economica;
10. ideologia e pratica politica del fascismo e del razzismo, basate sul culto della violenza;
11. causa occasionale della II guerra mondiale fu la questione di Danzica e l’aggressione alla Polonia.
L’instabilità di Versailles 1919
L’assetto geopolitico mondiale deciso a Versailles si rivelò inadeguato: l’instabilità si aggravò con la crisi economica del 1929, che spinse molti paesi all’autoritarismo (Italia-Germania-Spagna) e all’espansionismo. Solo Francia e Inghilterra mantennero le loro democrazie derivanti da lunghe tradizioni.
Il Giappone
Uscì dalla I Guerra rafforzato industrialmente e territorialmente. Entrò in crisi dopo il 1929: i gruppi industriali, alleati con le gerarchie militari (Germania-Italia), impressero al Giappone un orientamento di tipo espansionistico, infatti invase la Cina Settentrionale nel 1937.
La Cina
Nel 1926 scoppia una guerra civile fra il partito nazionale del popolo e i comunisti di Zedong. Questa guerra fu interrotta dalla comune necessità di fronteggiare il Giappone.
Riarmo ed espansionismo della Germania - L’Asse Roma-Berlino 1936
Al potere dal 1933, Hitler voleva attuare una politica di potenza alla conquista dello spazio vitale;
~ nel 1933 la Germania usci dalla Società delle Nazioni;
~ dal 1935 Hitler diede inizio al riarmo, e in violazione dei Patti di Versailles inviò le truppe in Romania, poiché i tradizionali obiettivi erano l’Europa Orientale-Balcani-Austria;
~ l’Italia interessata ai Balcani, si oppose alla tentata annessione dell’Austria nel 1934 e alla politica di riarmo istituita da Hitler e nel 1935 Italia-Gran Bretagna-Francia si riunirono a Stresa condannando passivamente le azioni tedesche, senza esporsi, poiché impreparati militarmente e per timore del Comunismo; con la guerra di Etiopia Mussolini si avvicinò a Hitler fino a firmare nel 1936 l’accordo chiamato Asse Roma-Berlino, ovvero l’allineamento della politica estera di Italia e Germania. Il primo risultato fu l’intervento nella guerra civile Spagnola.
La guerra civile spagnola nel contesto internazionale 1936-1939
Nel 1931 la Spagna divenne una repubblica che non ebbe vita facile. La vittoria delle sinistre riunite nel “fronte popolare” alle elezioni del 1936 indusse la destra a reagire: il generale Franco diede inizio ad un cruento conflitto che si risolse con la sconfitta dei repubblicani e l’istaurazione della dittatura franchista. Hitler e Mussolini intervennero a favore di Franco (destra), Stalin appoggiò i repubblicani (sinistra).
Le leggi razziali in Italia vennero approvate nel 1938
Annessione dell’Austria e Conferenza di Monaco 1938
Nel 1937 nacque l’Asse Roma-Berlino-Tokio, nell’ottica di una supremazia tedesca in Europa e giapponese in Asia.
Nel 1938 l’annessione dell’Austria fu accettata passivamente dalle potenze, quindi Hitler pretese i Sudeti e la Cecoslovacchia che gli avrebbe aperto la strada verso L’Europa Orientale. Alla Conferenza di Monaco l’annessione dei Sudeti alla Germania fu accettata passivamente, dietro promessa di Hitler di indipendenza del resto del paese. Churchill, leader dei conservatori inglesi, era discorde, infatti la Conferenza di Monaco segnava il punto di non ritorno verso la guerra.
Arrendevolezza di Francia e Gran Bretagna
~ timore di fornire a Hitler pretesti per scatenare un conflitto;
~ speranza di mantenere la pace evitando un nuovo massacro come la I Guerra;
~ la sottovalutazione della forza e delle reali intenzioni di Hitler;
~ la diffidenza verso l’Unione Sovietica e il comunismo che la Germania riusciva a contenere.
L’inizio della guerra e il Patto d’Acciaio fra Italia e Germania 1939
I tedeschi conquistarono la Cecoslovacchia mentre Mussolini decise l’occupazione dell’Albania deciso a espandersi nei Balcani. Il Patto d’Acciaio impegnava Italia e Germania ad appoggiarsi militarmente in caso di guerra. Le potenze occidentali intervennero a protezione della Polonia, dove Hitler rivendicava il passaggio nel corridoio di Danzica che divideva la Germania in 2 parti.
La Francia tentò di accordarsi con l’URSS, ma questa ultima firmò con la Germania il patto di non aggressione Molotov-Ribbentrop che le apriva una possibilità di espansione verso il Baltico-Polonia-Europa Centrale.
Il 1 settembre 1939 Hitler invase la Polonia, il 3 Francia e Gran Bretagna dichiararono guerra alla Germania.
La guerra dall’Europa al mondo
La strategia tedesca della guerra lampo
La 1° fase del conflitto 1939-1421 volse in senso favorevole alla Germania, che adottò come strategia militare la guerra lampo, l’unica possibile visto il ridotto potenziale economico e l’impossibilità di condurre una guerra di logoramento.
I tedeschi attaccavano da occidente e i russi da oriente garantendosi la protezione controllando i paesi confinanti con la Germania.
La grande offensiva e il crollo francese 1940
Nel 1940 Hitler occupò Danimarca e Norvegia per il controllo del mare del Nord, invase i neutrali Belgio e Olanda raggiungendo Parigi che accettò l’armistizio decretando l’occupazione militare tedesca al nord e il governo collaborazionista di Vichy al sud, presieduto da Pétain.
L’Italia in guerra 1940
Allo scoppio della guerra l’Italia non era in condizioni di partecipare e dichiarò la non belligeranza (ma non la neutralità), Mussolini temeva la rottura del Patto d’Acciaio e voleva partecipare ai profitti della vittoria. Nel 1940 l’Italia attacca la debole Francia.
La debolezza dell’Italia
Con l’obiettivo di espandersi nei Balcani, nel 1940 l’Italia attaccò la Grecia senza un’adeguata preparazione. La resistenza dei greci arrestò gli italiani fino all’intervento di Hitler, che nel 1941 invase la Iugoslavia e stroncò la resistenza greca. L’Italia diresse l’offensiva in Somalia e in Egitto, ma venne fermata dagli inglesi, che posero fine all’impero italiano in Africa Orientale. I tedeschi puntavano sull’Egitto (Canale di Suez e risorse petrolifere) e con gli italiani condussero un’offensiva che permise la penetrazione in territorio egiziano, costringendo gli inglesi a retrocedere fino ad El-Alamein.
La battaglia d’Inghilterra : primo insuccesso per Hitler 1940
Occupata la Francia, solo l’Inghilterra poteva opporsi a Hitler, che tentò di trovare accordi pacifici, incontrando la ferma opposizione di Churchill. Hitler progettò l’operazione Leone Marino, ovvero l’invasione della Gran Bretagna. Nella lunga battaglia aerea d’Inghilterra i tedeschi prevalsero inizialmente, ma poi dovettero subire l’iniziativa avversaria.
L’invasione dell’URSS 1941
L’operazione Barbarossa, ovvero l’invasione dell'URSS si risolse in 3 mesi di guerra-lampo, che debilitarono i russi di Stalin, questi adottarono la tecnica della “terra bruciata”che impediva al nemico il rifornimento di prodotti Russi, e lanciarono un’offensiva che costrinse gli invasori tedeschi a retrocedere. Poi venne l’inverno.
I motivi dell’attacco giapponese agli Stati Uniti 1941
L’aviazione giapponese attaccò la flotta statunitense attraccata a Pearl Harbor, nelle Hawaii:
1. politica di supremazia condotta in Asia da Hitler;
2. patto di non aggressione tra Giappone-URSS;
3. gli Stati Uniti erano l’ostacolo dell’egemonia nipponica in Asia.
Perché gli Stati Uniti entrarono in guerra
Il partito isolazionista americano si opponeva al coinvolgimento americano nel conflitto, i liberali erano favorevoli ad un impegno statunitense contro il fascismo e nazismo. Una volta rieletto, Roosevelt promosse una politica di aiuti alle democrazie.
Nel 1941 Roosevelt e Churchill sottoscrissero la Carta Atlantica, documento che stabiliva i principi politici da seguire dopo la distruzione del Nazismo.
La disfatta dell’Asse e la fine della guerra
Il dominio nazifascista
Nel 1942 le forze dell’Asse erano alla massima espansione: nell’Africa settentrionale c’erano gli italo-tedeschi; nel Pacifico i Giapponesi. C’erano fattori di debolezza:
la strategia guerra-lampo, fallendo, portò la Germania ad affrontare una guerra di logoramento su più fronti; l’Italia aveva dimostrato la sua impreparazione militare ed economica; il Giappone doveva militarmente agire in un territorio molto esteso.
La resistenza europea
Nell’Europa sottomessa al dominio nazifascista sorsero movimenti di resistenza eterogenei al loro interni ma omogenei nell’ideale di libertà, trasformazione politica, propaganda, e sostegno agli alleati. La Francia, con De Gaulle, fu il primo paese ad organizzare la resistenza, vennero poi Belgio, Olanda, Danimarca, Norvegia, Cecoslovacchia, Polonia.
La svolta: la battaglia di Stalingrado 1942-1943
Dal 1942 le sorti della guerra volsero a favore degli anglo-americani.
Fronte orientale: nel 1942 i tedeschi lanciano un’offensiva per conquistare le regioni petrolifere del Caucaso, diretti a Mosca. Gli italiani parteciparono con l’Armir.
Dopo il successo iniziale, i tedeschi si arrestarono a Stalingrado, dove si svolse una battaglia fino al 1943, che segnò la resa tedesca.
La potenza economica americana muta le sorti del conflitto
L’industria americana sostenne un grande impegno economico, insostenibile sia per la Germania che per il Giappone.
L’offensiva italo-tedesca a El-Alamein nel 1942, venne arrestata dalle truppe inglesi di Montgomery, che li costrinse a isolarsi verso occidente perdendo la Libia. Lo sbarco anglo-americano in Marocco e Algeria li strinse sempre di più.
L’ultima resistenza italo-tedesca in Tunisia venne piegata nel 1943. La guerra in nord Africa era conclusa.
La caduta del fascismo 1943
Nel 1943 gli alleati sbarcarono in Sicilia. Mussolini fu costretto a dimettersi e venne arrestato. Il nuovo governo Badoglio firmò l’armistizio con gli anglo-americani. I tedeschi occuparono l’Italia centro-settentrionale, arrestando l’avanzata anglo-americana a Cassino, che nel frattempo erano sbarcati in Calabria e Salerno. Nel 1943 Hitler libera Mussolini che fonda la Repubblica sociale italiana con capitale Salò e sottomessa al governo tedesco. Ebbe inizio la lotta di liberazione.
Lo sbarco in Normandia e le sconfitte dei tedeschi 1944
Nella conferenza di Teheran del 1943, Churchill, Roosevelt, Stalin decisero l’apertura di un nuovo fronte europeo, che avvenne nel 1944 con lo sbarco in Normandia, operazione aeronavale condotta dal generale Eisenhower, e che portò alla liberazione di Belgio e Francia. De Gaulle sbarcò in Provenza ed entrò a Parigi.
Lo sbarco in Normandia indebolì lo strategico fronte italiano: dopo la liberazione di Roma 1944, l’avanzata tedesca si arrestò lungo la linea gotica (Rimini-La Spezia).
Fronte orientale: la Russia era avanzata alle porte della Germania, e i paesi satelliti del Reich firmarono l’armistizio con i sovietici.
La resa senza condizioni della Germania 1945
Dopo essere sfuggito ad un attentato, Hitler comandò un inutile sforzo di resistenza. Gli americani bombardarono Dresda. Nel 1945 anglo-americani e russi invasero la Germania rispettivamente da ovest e da est incontrandosi sul fiume Elba. In Italia venne sfondata la linea gotica e gli alleati liberarono il nord. Nel 1945 Hitler si suicidò e la Germania firmò la resa senza condizioni.
Hiroshima, il tragico epilogo della guerra
La guerra proseguiva in estremo oriente con grandi scontri aeronavali come Midway e Guadalcanal. Gli americani puntarono sulle isole strategiche in modo da interrompere i collegamenti giapponesi. Nel 1945 ci fu il bombardamento di Tokio e le vittorie di Iwo-Jima e Okinawa permisero agli Stati Uniti di bloccare i rifornimenti al Giappone. La resa era prossima ma il presidente Truman, erede di Roosevelt dal 1945, per risparmiare tempo e soldati autorizzò il lancio della bomba atomica sulle città di Hiroshima e Nagasaki. Nel 1945 fu firmata la resa del Giappone.

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