Le fasi della seconda guerra mondiale

Materie:Riassunto
Categoria:Storia
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Testo

SECONDA GUERRA MONDIALE
-PACE DI VERSAILLES 1919:
porta squilibri relativi all’assetto territoriale della Germania (corridoio di Danzica).
-politica delle alleanze della Germania:
Patto d’acciaio con l’Italia e Molotov-Ribentrop con la Russia.
1° settembre 1939 Hitler e la Russia attaccano la Polonia. Si forma un’alleanza tra Inghilterra, Francia e Polonia contro la Germania ( l’Italia non partecipa militarmente alla guerra).
1° fase di guerra

La Germania utilizza la strategia della guerra lampo: in soli 2 mesi stronca la repubblica polacca grazie all’aiuto di potenti corazzate. La Francia e l’Inghilterra nonostante i patti non sostengono militarmente la Polonia. Contemporaneamente la Russia occupava le regioni orientali del paese.
La Russia sposta il teatro di guerra nell’Europa del nord occupa la Danimarca la Finlandia e la Norvegia. Nella primavera del 1940 Hitler si prepara ad attaccare l’occidente alleato: come avvenne per la 1° guerra mondiale Hitler entra in Francia occupando il Belgio e il Lussemburgo ed entra in Francia attraverso la città di Sedan. Nel giugno dello stesso anno i tedeschi occupano Parigi. Si forma in Francia un dualismo di governo: la parte nord del paese e la costa atlantica erano sottomesse alla Germania mentre a sud si forma la repubblica di Vichy, sotto il governo fantoccio di Petain a cui si contrapponeva la “Francia libera” di De Gaulle che chiedeva aiuti agli alleati inglesi per liberare la Francia.
Convinto della fine immediata della guerra, dopo la caduta della Francia, Mussolini decide di entrare in guerra il 10 giugno 1940.I fatti di guerra si rilevano però opposti alle sue aspettative: perse una battaglia in Egitto.
Nonostante l’Inghilterra rimane sola a combattere, non accetta le proposte di Hitler e si prepara a difendersi (il presidente inglese in quel periodo è Churchill).nel giugno del 40 Hitler da inizio all’operazione di invasione dell’Inghilterra (operazione leone marino). Tale operazione prevedeva un primo attacco aereo e nonostante l’aviazione tedesca (Lufftwaffe) fosse potente fu contrapposta dalla Raf inglese (Royal Airforce), che riuscì a difendere il paese anche dopo 3 mesi di bombardamenti grazie ai RADAR. La conclusione dell’operazione LEONE MARINO non fu possibile perché l’attacco navale non fu sferrato. La Germania iniziava quindi a perdere colpi, a ciò si aggiunsero anche le sconfitte in Grecia di Musssolini, e la perdita di territori italiani in africa (Etiopia, Somalia e Eritrea) che cadevano nelle mani degli inglesi.
2° fase di guerra
Nonostante il patto Molotov-Ribentrop nel 1941 Hitler attacca la Russia con l’operazione Barbarossa a cui si aggiunse anche un corpo spedizioni italiane:
l’operazione si rilevò però fallimentare, in quanto dopo l’occupazione delle zone petrolifere del Caucaso la Russia decide di utilizzare la strategia dell’arretramento (gia usata nella guerra precedente). Nel 1941 negli Stati uniti il presidente Rooswelt decide di sostenere economicamente l’Inghilterra (che nel frattempo si era alleata con la Russia) attraverso la “legge degli affitti e dei prestiti”. Nell’agosto del 41 si scaturisce dall’incontro tra Rooswelt e Churchill la Carta Atlantica che stabilisce la condanna ai regimi fascisti e la libertà dei commerci e dei mari.
Anche il Giappone decide di entrare in guerra a fianco della Germania: nel 1940 viene stipulato il patto tripartito tra Italia, Giappone e Germania. Nel 1941 i giapponesi attaccano (senza dichiarazioni) gli americani a PEARLHARBUR una potente base militare, infliggendo una grave sconfitta agli USA. Per contrapporsi al patto tripartito nello stesso anno USA, URSS e GRAN-BRETAGNA stipulano il patto delle nazioni unite. I giapponesi miravano alla conquista del sud-est asiatico, i tedeschi all’egemonia in Europa e l’Italia all’egemonia del mediterraneo. In tutti e tre i paesi si afferma l’ideologia del nuovo ordine e della nazione eletta:
inizia lo sterminio contro gli ebrei che vengono confinati nei campi di concentramento.
Tra il 42 ed il 43 gli americani sconfiggono i giapponesi nelle battaglie del Mar dei Coralli e delle isole Midway e nello stesso periodo le truppe dell’asse furono sconfitte nella battaglia di El Alamein e firmarono nel 43 la conferenza di Casablanca con cui ritiravano le truppe dal territorio africano.
Nel luglio del 43 gli anglo-americani sbarcavano in Sicilia e mettono in crisi il regime fascista italiano sostenuti dalla stessa popolazione. Il re Vittorio Emanuele 3° in seguito alle decisioni prese nel gran consiglio del fascismo fa arrestare il 25 luglio del 1943 Mussolini e affida il governo al maresciallo Badoglio. La popolazione italiana accolse con entusiasmo l’arresto del DUCE e l’8 settembre 1943 fu firmato l’armistizio con gli anglo-americani. Il re e Badoglio furono costretti a fuggire a Brindisi mentre i tedeschi occupavano l’Italia settentrionale visto che le truppe italiane erano rimaste senza comando. Intanto gli americani risalivano dal sud Italia e si scontrarono con i tedeschi lungo la linea Gustav nei pressi di Cassino. La penisola quindi rimaneva divisa in 2: a sud la monarchia e a nord il regime fascista, infatti Mussolini venne liberato grazie ai tedeschi e istituì la repubblica sociale italiana detta anche repubblica di salò.
Nell’italia del nord si sviluppavano i movimenti di resistenza contro i fascisti che in alcuni casi furono repressi dai tedeschi(l’episodio delle fosse ardeatine del 44). La resistenza però non cadde anzi si rafforzò, si formarono le “brigate Garibaldi”, “giustizia e libertà” e “le brigate Matteotti” e veri e propri partiti antifascisti. “Il partito d’azione”, “la democrazia cristiana”, “il partito liberale” e “il partito repubblicano”, che portarono alla formazione del comitato di liberazione nazionale (CLN). Grande importanza fu data all’intervento di Palmiro Togliatti che realizzò la svolta di Salerno. Le forze antifasciste e il CLN alleate con il re e Badoglio decisero di rimandare le questioni di guerra e di preoccuparsi del problema nazionale : nacque quindi il governo di unità nazionale presieduto da Badoglio, il re si impegnò, una volta liberata Roma ad abdicare a favore del figlio Umberto 1°. Nel giugno del 44 Roma fu liberata e re Umberto affidò il governo a Bonomi. Le azioni militari dei partigiani divennero più ampie e frequenti, molte città tra cui Firenze furono liberate dai partigiani prima dell’arrivo degli alleati e si formarono nelle città del nord numerose repubbliche partigiane. Nell’inverno del 44 le forze alleate si bloccarono lungo la linea gotica tra Rimini e La Spezia: l’Italia del nord fu liberata dalla resistenza.
Contemporaneamente i russi avanzavano con l’armata Rossa lungo il confine orientale della Germania e nel 1945 entrarono a Berlino aiutati degli anglo-americani che nel 44 sbarcavano in Normandia e davano inizio all’operazione “OVER LORD”. La Germania era circondata su tutti i fronti e nonostante la forte resistenza fu costretta a dichiarare la caduta del 3° REICH nel maggio del 45 (la liberazione dell’Italia era avvenuta il 25 aprile). La guerra in Europa era conclusa e la Germania sarebbe stata divisa in 4 zone di influenza in base alla conferenza di YALTA.
Nel pacifico gli americani si concentravano quindi nell’offensiva giapponese (che ricorreva all’utilizzo dei KamiKaze): il nuovo presidente americano decise di sperimentare nell’agosto dello stesso anno una nuova arma da guerra: LA BOMBA ATOMICA , sulle città di Hiroschima e Nagasaki, il Giappone quindi si arrese il 15 agosto, il 2 settembre 1945 si concludeva il 2° conflitto mondiale.
CONSEGUENZE
Negli Stati uniti e nell’Urss, le 2 superpotenze dal punto di vista economico andavano ad influenzare i governi di tutti i paesi, furono istituiti i processi di Norimberga e Tokyo per punire i criminali tedeschi e giapponesi. Nel 45 fu fondata l’organizzazione delle nazioni unite (ONU).
La ricostruzione economica dell’Europa si basò sul sistema capitalista americano e sul regime di libera concorrenza.
Nel 1946 fu istituita la conferenza di Parigi dove si giunse a un accordo con vincitori della guerra: l’URSS annetteva al suo territorio i territori tedeschi. Le divisioni territoriali furono le cause della cosiddetta guerra fredda.

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