La rivoluzione industriale del sec. XIX

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Categoria:Storia
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LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE NEL XIX SECOLO

Nel giro di alcuni decenni, la rivoluzione industriale conquistт gran parte dell'Europa, favorita anche dalla rapida espansione delle ferrovie e dall'esportazione di capitali e di tecnologie dai paesi economicamente piщ forti verso quelli piщ deboli, per effettuarvi investimenti produttivi. Scoperte e invenzioni si succedevano incessantemente, ripercuotendosi sull'organizzazione del lavoro e della produzione. L'adozione di nuove macchine consentiva di risparmiare forza-lavoro, di aumentare la produzione e di produrre a costi piщ bassi. Il mercato del lavoro venne rivoluzionato, soprattutto in quei settori dove la manodopera specializzata poteva essere facilmente sostituita dalle macchine, per il cui funzionamento era sufficiente l'impiego di manovalanza generica, a basso costo, per gran parte costituita da donne e bambini.
Nel giro di pochi anni il volume del commercio mondiale si raddoppiт, mentre i lavoratori assumevano sempre piщ le funzioni di semplici appendici delle macchine. Oltre che dal basso costo del lavoro, la grande espansione industriale fu agevolata dall'ampia disponibilitа di credito, assicurata dalla stessa accumulazione del capitale. Andarono costituendosi vaste reti bancarie - nazionali e internazionali - che promossero la fondazione di grandi societа finanziarie, in grado di controllare interi rami della produzione e della distribuzione. Quanto piщ vasti erano gli interessi di questi gruppi, tanto piщ essi erano in grado di influire sul mercato e di schiacciare i concorrenti piщ deboli. Andт cosм diffondendosi il fenomeno della concentrazione, e gli organismi produttivi assunsero dimensioni sempre piщ vaste, dando vita ai primi imperi industriali e finanziari, mentre l'economia europea assumeva proporzioni mondiali. Tutto questo era in parte il risultato della libera concorrenza, teorizzata dagli economisti di orientamento liberista, alla cui base stava la fiducia nella legge della domanda e dell'offerta, che riconosceva ai piщ abili il diritto d'imporsi. La formazione di grandi concentrazioni finanziarie e industriali non comportт comunque la scomparsa dei piccoli imprenditori e produttori autonomi, anche se mise in crisi la tradizionale produzione di tipo artigianale. Alle vecchie botteghe artigiane si sostituirono piccole aziende a conduzione familiare che, in alcuni settori specializzati, si svilupparono accanto alle aziende di dimensioni maggiori.

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