La nascita dell'URSS

Materie:Riassunto
Categoria:Storia

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Testo

Dalla crisi del regine zarista all’ottobre 1917
In Russia verso il 1905 si ha una crisi politica dovuta alle divergenze tra lo zar Nicola II che vuole governare automaticamente, e il parlamento che invece vuole controllare il governo ed estendere le sue facoltà legislative e quindi queste divergenze portano più volte allo scioglimento della Duma; ma alla crisi economica si aggiunge anche la crisi sociale che inizialmente ha colpito le campagne.
Infatti con la riforma agraria del 1911 x incrementare la produzione agricola si decise di privatizzare le terre comuni naturalmente a favore dei contadini più adagiati e questo causò problemi a coloro ke persero le proprie terre e quindi non riuscivano a sostentarsi.
La situazione di crisi e tensione si espande anche nelle città dove arrivano contadini senza terre, e dove ci sono masse di operai sempre in crescita; inoltre vi sono i partiti socialisti e liberali che sperano in una riorganizzazione del governo zarista e il partito socialdemocratico che invece vuole abolire il sistema di governo zarista e naturalmente appoggiato dai contadini in crisi in quanto è promotore di una riforma agraria che distribuisca le terre ai contadini poveri, e poi i bolscevichi cioè il partito operaio socialdemocratico che si è imposto sulla minoranza(menscevica) che cerca di alimentare un insurrezione del proletariato industriale.
Lo zar in questo periodo invece di prendere le redini in mando e cercare soluzione per la crisi del paese decide di sciogliere il parlamento e di destituire i ministri e cosi le masse operaie nel 1917 nel mese di febbraio secondo il calendario ortodosso, scesero in piazza x protestare e i soldati chiamati ad assediare la rivolta si schierano con i rivoltosi e cosi i ceti borghesi capiscono che x evitare una rivolta popolare c’è bisogno di superare il regima zarista.; cosi il 28 febbraio Nicola II è costretto ad abdicare e il fratello rifiuta la sua successione e cosi si istaura un governo provvisorio di tendenza liberale. Il nuovo governo riconosce la libertà di associazione e riunione, l’uguaglianza di diritti politici e civili e promette la convocazione di un’assemblea costituente, ma allo stesso tempo scucita un malcontento nella società russa xkè non attua riforme agrarie e prosegue la guerra. Inoltre questo nuovo governo a giugno decide un offensiva militare che però si tradusse in una sconfitta cosi operai, masse della popolazione non si sentivano piu rappresentati da questo governo e decisero di unirsi ai soviet, che sono diventati ora gli organi sostitutivi a quelli del regime zarista.
In questo periodo rientra in Russia Lenin il quale è pronto a fare leva sulle classi operaie x far si che venga ad istaurarsi un governo il cui potere sia nelle mani del proletariato, ma le sue tesi non sono molte sviluppate ed intanto il potere del governo è nelle mani dei menscevichi che vengono minacciati dai bolscevichi che vengono poi messi fuori legge.
Fra agosto e settembre la Russia riceve altre sconfitte dai tedeschi che pian piano marciano nel paese, ed inoltre i soldati russi marciano verso la capitale x stabilire un governo dittatoriale, cosi il capo del governo Kerenski fa appello ai soviet e legalizza i bolscevichi i quali sconfiggono l’esercito russo e cercano di portare a loro favor ei soviet di Pietrogrado(Pietroburgo).
Cosi il 25 ottobre del calendario ortodosso i bolscevichi guidano le masse operaie alla conquista del Palazzo d’Inverno, vecchia sede dello zar e ora sede del governo di Kerenski, destituiscono quest’ultimo e ricevono insieme a Lenin la fiducia dei soviet e Lenin istaura un governo del popolo non sostenuto però dai socialisti.
La rivoluzione bolscevica
Il nuovo governo è subito appoggiato dal popolo e così inizia subito ad introdurre nuove riforme e cioè confisca le terre dei proprietari terrieri della Chiesa e quelle vecchie dello zar ch poi vengono distribuite ai contadini poveri, le banche sono nazionalizzate, i soviet controllano le imprese, viene sancita la separazione tra stato e Chiesa, viene riconosciuta la tolleranza per le minoranze etniche, religiose all’interno del paese, viene abolita la pena di morte e viene firmato l’armistizio di pace con la Germania cosicché la Russia esce dal conflitto mondiale e si forma la Repubblica Socialista Federale Russa.
Ma il governo subito cade in crisi, e ciò è dovuto allo scioglimento dell’assemblea costituente perché non avevano ricevuto da essa i voti la maggioranza e ciò indebolisce la fiducia del popolo nel governo bolscevico ed inoltre i tedeschi hanno ripreso le ostilità verso i russi.
Il nuovo governo russo è costretto a firmare la pace di Brest-Litovsk con la Germania e cede ad essa i territori della Polonia, della Finlandia, alcuni paesi Balcani, l’Ucraina e Lenin fa ciò per concentrasi a risolvere i problemi interni al paese; ma cioè definita pace vergognosa scucita soltanto poteste e sfiducia nel governo cosicché molti socialisti di sinistra passano all’opposizione e vengono escogitate molte azioni terroristiche nei confronti di bolscevichi e di Lenin.
In Russia si scatena una vera e propria guerra civile tra il nuovo governo con le Armate Rosse e gli oppositori(menscevichi, cadetti, aristocratici ecc..) con le Armate Bianche, ed inoltre arrivano in territorio russo armate dell’Intesa cioè armate inglesi, francesi, giapponesi, americane, x abbattere in governo che costituisce una minaccia per il sistema capitalistico. Ma le armate dell’Intesa dopo poco abbandonano il territorio perché stanche dopo il conflitto mondiale e cosi le Armate Rosse sarà difficile combattere contro le Armate Bianche sostenute finanziariamente e militarmente dall’Intesa. La guerra civile si sposta verso ovest e Lenin decide di fondare la Terza Internazionale detta anche Comintern(internazionale comunista) con cui viene sancita la rottura con ,a socialdemocrazia europea .
La guerra civile diventa sempre più dura, Lenin decide di reintegrare la pena di morte x i reati politici, fa fucilare tutti i membri della famiglia dello zar, i partiti dell’opposizione sono messi fuori legge e cosi si istaura un governo dittatoriale di supremazia di un solo partito, la concentrazione del potere statale, vengono istituiti organi come il Tribunale Rivoluzionari e la Polizia Politica incaricati di perseguitare gli oppositori utilizzando metodi non propriamente a disposizione della polizia e magistratura ordinarie.
Il comunismo di guerra
Con il nuovo governo dittatoriale viene ad affermarsi il cosi detto Comunismo di Guerra , e cioè il governo decide di nazionalizzare tutte le imprese che prima erano sotto il controllo dei soviet, nelle campagne prima i contadini erano liberi di produrre e vendere i loro prodotti invece ora devono versare tutto ai centri di ammasso pubblici per sfamare in primis militari e operai e poi la popolazione delle città, e per far ciò eseguono anche perquisizioni di cereali.
Le contraddizioni del comunismo di guerra non ritardarono a manifestarsi, infatti questo poco è servito a risanare la situazione dopo la guerra civile, ha portato a l’instaurazione di un governo che lascia poco spazio ad altri enti che prima gli avevano dato fiducia, vengono applicate misure repressive , lo scopo di aiutare i contadini piu poveri non risolve la situazione nelle campagne anzi aggrava la situazione facendo nascere rivolte rurali , allo stesso modo riesce a sfamare con il raccolto i militari e gli operai ma il tenore di vita della popolazione si aggrava di molto, i contadini non sono invogliati a migliorare la produzione xkè i macchinari industriali da comprare sono pochi e poi continuano a subire requisizione da parte degli eserciti, si ha una disorganizzazione del sistema delle comunicazioni, i salari degli operai prima in denaro si mutano in natura a causa di problemi alimentari nelle città.
Si spiana in questo modo e cioè cercando di nazionalizzare il tutto e rendere comune il tutto, il socialismo(secondo Marx il socialismo puo trionfare li dove il capitalismo ha dato i suoi frutti cosa che in Russia non è stato prp cosi) che Lenin spera si possa diffondere per tutta l’Europa e cioè arrivare a tutte le classi operai del continente x assediare le sofferenze belliche.

Gli anni della nuova politica economica
Nella primavera del 1920 termina la guerra civile con la vittoria delle Armate Rosse grazie alla divisione interna del fronte controrivoluzionario, al consenso dei contadini e operai, e anche grazie alla forza del Partito Comunista.
Contestualmente la Russia deve far fronte all’attacco della Polonia che vuole approfittare della situazione del paese russo x allargare il proprio territorio; il conflitto si apre con l’avanzata polacca in Russia, ma in seguito l’Armata russa parte x la controffensiva arrivando sino a Varsavia ma le truppe polacche rispediscono in dietro quelle russe il conflitto si chiude con la pace russa – polacca con cui la Polonia vede realizzate alcune delle sue aspirazioni espansionistiche, e sancisce la fine di ogni speranza di diffusione ad ovest della rivoluzione comunista.
Preso atto della situazione di crisi il nuovo governo russo decide di varare leggi economiche x stimolare la produzione agricola del paese, e questa nuova politica definita NEP(Nuova politica economica) viene pensata e messa in atto da Lenin e viene vista come un momentaneo arresto dello sviluppo del socialismo.
Per far si che si venga a creare una coalizione tra operai e contadini vengono rinviate a una fase successiva la nazionalizzazione delle grandi industrie, le attività bancarie, il commercio con l’estero e si lascia spazio ad una piccola politica di iniziativa privata nei settori produttivi.
E con questa sorta di capitalismo di stato Lenin spera di sanane la crisi economica causata dal comunismo di guerra.
L’attuazione della NEP sia nel 1922 e viene abolita la requisizione forzata, i contadini possono vendere sul mercato le eccedenze prodotte dopo naturalmente aver versato quanto dovuto allo stato, e in certo senso viene riconosciuta l’attività privata delle campagne, in questo modo migliora la produzione ed anche le condizioni di vita nelle campagne, nascono imprese medio - grandi agricole la cui direzione è affidata ai contadini piu adagiati che possono assumere manodopera salariata e cioè contadini che non hanno sufficienti modi di sostenersi, braccianti senza terra ecc…,cosi il monopolio del mercato agricolo è nelle mani dei Kulaki(contadini adagiati).
Cominci a rinascere anche il commercio privato, vengono ridate ai vecchi proprietari le imprese industriali con non piu di 20 operai, ma il controllo è sempre dello stato, inoltre le industrie di proprietà statale divengono consorzi gestiti da imprese capitalistiche ma i profitti vengono versati sempre allo stato. Tutto ciò però non si traduce in una sorte di democrazia anzi si traduce in rafforzamento del Partito Comunista dell’Unione Sovietica , esso prende potere sui soviet, sulle organizzazioni sindacali, e vengono sempre di più contrastati gli oppositori e il partito cerca sempre di piu di approvvigionarsi della vetta dello Stato.
Dopo la morte di Lenin si discute sulla sua successione e quindi sulle sorti futuro dello stato socialista e si hanno 2 correnti quella della Rivoluzione Permanente e cioè con il capitalismo di stato e quindi con la NEP so corre il rischio di portare la rivoluzione bolscevica al capolinea e invece c’è bisogno che questa si espanda e che al Russia trovi amici con cu istaurare anche rapporti economici; mentre da un lato si ha la concezione del Socialismo In Un Solo Paese e cioè c’è bisogno di un consolidamento interno al paese xkè la Russia è molto arretrata e poi c’è Stalin colui che appoggia quest’ultima tesi e considera il capitalismo di stato come una fase transitoria x poi sviluppo dell’industria.
Con la NEP e il compromesso tra privato e pubblico si aggrava la situazione in Russia, tra i Kulaki e gli operai i quali chiedono il pan a buon prezzo di mercato, e lo stato decide di dare ragioni a questi fissando un prezzo massimo del grano, rifornendo gli ammassi pubblici ma questa non è la soluzione adatta xkè no si riesce ne a sfamare gli operai e ne a favorire lo sviluppo dell’industria e dare una svolta a tutto ciò sarò Stalin che ha consolidato la sua posizione e ha mandato in esilio i suoi avversari x succedere Lenin.

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