I Fenici

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Testo

I Fenici sono un popolo semita di cui si ha notizia fin dal 2000 a.C.. Culla della civiltà fenicia è la fascia di terra, transito naturale tra Asia e Africa, stretta tra il Mar Mediterraneo e la catena del Monte Libano corrispondente grosso modo con il Libano attuale.
I primi aggregati urbani nacquero presso le zone dette nucleari ossia lungo la Catena del Tauro e alle coste del Mar Mediterraneo, i villaggi durante il Neolitico si svilupparono aumentando di numero e conquistando intorno al 5000 a.C. tutto il bacino mesopotamico, questo periodo prende il nome di "epoca di Obeid".
L’agricoltura continua a svilupparsi portando le prime tecniche d’irrigazione. Nel IV millennio in pieno Calcolitico all’epoca di Obeid si sostituisce quella di Uruk. Uruk si ipotizza che sia la prima città di quella che sarebbe diventata la regione di Sumer, in questo periodo vi è il primo impiego del sigillo cilindrico e l’uso dei calculi entrambi strumenti usati per la contabilità.
Grandi navigatori e commercianti, devono il loro nome ai greci che così li battezzarono a causa dei tessuti rosso porpora tipici della loro produzione tessile. Altri nomi che comunque individuano i Fenici sono Sidoni, dal nome di Sidone una delle loro principali città, e Cananei, derivato dalla regione di Canaan.
Vassalli, di volta in volta, degli Egiziani, con i quali più volte nel corso dei secoli strinsero alleanze contro i cosiddetti Popoli del Mare, e degli Assiri ed in seguito di Persiani e Greci, vivono un primo grande momento di rigoglio e indipendenza intorno all'anno 1100 a.C..
Nel X secolo a.C. la Bibbia riporta di stretti rapporti tra i Fenici e gli Israeliti, entrambi semiti, in particolare dell'amicizia dei loro grandi re, reciprocamente Hiram e Salomone.
Proprio sotto il regno di Hiram 10 navi fenicie partendo dal Mar Rosso circumnavigano l'Africa e dopo tre anni di viaggio all'approdo nel Mediterraneo i marinai raccontano di aver navigato per lungo tempo con il sole a nord.
Un aneddoto: una stele, tacciata di falso, narra che proprio una nave fenicia, strappata dalla flotta da una tempesta mentre era in navigazione lungo la costa africana, sia approdata sulle coste del Brasile, scoprendo per prima l'America.
Nell'814 a.C. i Fenici fondano quella che sarà la loro più grande colonia nel Mediterraneo, nonché la potente antagonista dei romani: Cartagine.
Intorno al 500 a.C. i fenici dei siti d'origine (Tiro, Sidone, Byblos) vengono raggruppati da Dario I in una satrapia comune nella quale godranno del loro secondo importante momento di indipendenza e splendore.
Nel 333 a.C. Alessandro Magno vince la battaglia di Isso e conquista Tiro. La cultura fenicia verrà definitivamente assimilata nella koiné ellenistica.

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