Gli ittiti

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Testo

ITTITI
VICENDE STORICHE
Agli inizi del II millennio A.C., gli ittiti, popolazione indoeuropea originaria della pianura tra il Mar Nero e il Mar Caspio che vivevano allevando il bestiame e coltivando con un’agricoltura primitiva che esauriva rapidamente la fertilità del suolo, si stanziarono nella penisola anatolica.
Fondatore del regno con capitale Hattusa fu considerato Labarna, al quale succedette Labarna II che cambiò il proprio nome in Hattusili; suo figlio Mursili, espanse il proprio regno spingendosi a Babilonia dopo aver vinto gli Urriti. Seguì un periodo di decadenza dell’impero che venne attaccato da popolazioni di varia provenienza. L’ordine fu ristabilito da Suppiluliuma che sconfisse i Barbari e fece un accordo con l’Egitto per la spartizione della Siria. L’impero ittita, sotto Mutawalli, affrontò una battaglia contro gli egiziani a Kadesh, che finì senza vincitori:un trattato di pace fu concluso tra il successore di Mutawalli, Hattusili III, e Ramesse II, che prevedeva anche un reciproco aiuto in caso di attacchi esterni.
Dopo il trattato di pace, l’impero ebbe un periodo di disordini interni. Così divisi non riuscirono a respingere i popoli del mare che alla fine prevalsero distruggendo Hattusa intorno al 1200 e causando la fine dell’impero ittita.
Il vuoto politico che si determinò in Asia Minore fu colmato da regni e principati di scarsa importanza, e regni con dinastie ittite continuarono ad esistere in Siria, in Cappadocia e in Cilicia sino all’VIII secolo A.C.

SOCIETA’
Più che un regno centralizzato, l’impero ittita fu una sorta di Stato Federale formato da signorie locali legate al governo centrale. Il re era capo dell’esercito, sacerdote, giudice supremo. Tuttavia non esercitava un potere assoluto: prima di prendere decisioni doveva consultare l’assemblea dell’aristocrazia guerriera cioè il pankus. La classe dirigente era composta infatti dall’aristocrazia militare. Le tecniche di lotta dei guerrieri hanno acquistato una grande fama grazie ad un eccezionale sviluppo dell’uso dei carri di combattimento.
Dapprima il re veniva scelto dal pankus, poi il trono fu stabilito ereditario dal re Telepinu con un decreto considerato dagli studiosi come la prima legge costituzionale.
Dai trovamenti delle leggi ittite trovate ad Hattusa ove erano scritti su tavolette d’argilla circa 200 articoli; si può intuire il carattere sostanzialmente moderato della loro cultura. Nella giustizia, i colpevoli non venivano proprio puniti ma dovevano riparare i danni da loro causati, e reati che in Mesopotamia venivano puniti con la pena di morte venivano sanzionati con denaro. Anche i vinti e i vassalli infedeli non erano soggetti a pene particolarmente dure, questi ultimi venivano esiliati o condannati agli arresti domiciliari.
La terra, assegnata dal sovrano alla nobiltà, veniva lavorata dai contadini che dovevano versare tributi periodici. C’erano gli schiavi, per lo più prigionieri di guerra che lavoravano nei lavori più pesanti. Oltre ad un gran numero di scrivani e funzionari, operavano per lo Stato anche i mercanti che dovevano portare dall’estero i beni carenti e esportare i beni eccedenti. Le attività artigianali dipendevano completamente dallo Stato che provvedeva alla distribuzione delle materie prime e dei manufatti. E’ importante il loro contributo allo sviluppo della lavorazione dei metalli, in particolare del ferro; il loro metodo di lavorazione venne in poco tempo utilizzato anche dagli altri popoli e iniziò così intorno al 1000 A.C. l’Era dei Metalli.

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