Franchi, Longobardi e Carolingi

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Testo

I regni germanici
• I popoli germanici, dopo il crollo dell’impero romano d’Occidente erano diventati i nuovi padroni dell’Europa. Molti provenivano da Asia o nord Europa. All’inizio erano in cerca di luoghi ospitali e, trovando i ricchi e fertili territori dell’impero d’occidente, qui si fermarono.
• L’impero d’Occidente era stato diviso in 4: costa nordafricana ai vandali; penisola iberica ai visigoti; Gallia spartita tra Franchi e Burgundi; Italia agli ostrogoti.
• La Britannia era stata abbandonata dai romani e intorno alla metà del V secolo i popoli germanici di angli, sassoni e iuti vi penetrarono.
• Quando fu chiaro che le invasioni “barbariche” non erano una cosa temporanea inizio a porsi il problema della convivenza di 2 popoli cosi diversi: i romani con la loro cultura, e i germani praticamente privi di cultura. I germani che ormai avevano il comando pur essendo in minoranza, decisero o di distruggere i romani o di collaborare.
• La differenza era anche sul piano del diritto: i romani l’avevano scritto e complesso, i germanici orale e mlt semplice
• Infine sul piano religioso in quanto i germanici erano ariani, mentre i romani cattolici
• Nonostante tutto i re barbarici si sentivano inferiori rispetto all’imperatore bizantino, sentendosi suoi delegati.
La nascita della Francia
• I franchi dopo la caduta dell’impero romano d’occidente, nel 486 si erano insediati su gran parte della Gallia a nord
• Un momento importante della loro storia fu quando il re Clodoveo riunificò le tribù e si convertì al cattolicesimo, trascinando il suo popolo. Non lo fece a caso, ma per attenuare le tensioni con i romani. Il regno franco è uno tra i pochi regimi romano-germanici in cui funzionò l’integrazione tra romani, chiesa e nuovo governo
• Clodoveo inoltre ebbe buoni rapporti col sovrano bizantino e intraprese l’espansione verso la Gallia del sud controllata dai visigoti. Quest’impresa fu vista di buon occhio dalla chiesa.
• Anche i successori di Clodoveo continuarono le sue idee sottomettendo i burgundi e tentarono di scacciare gli ostrogoti dal sud della francia.
L’Italia di Teoderico
• Tra le stirpi germaniche c’erano i goti che erano originari della Scandinavia. Si erano divisi in visigoti e ostrogoti.
• Gli ostrogoti inizialmente si stabilirono nell’attuale Bulgaria e successivamente l’imperatore bizantino Zenone decise di dirottare il re ostrogoto Teoderico in Italia con lo scopo di rovesciare il regime di Odoacre. Zenone fece questo perché voleva recuperare il controllo su Italia e territori occidentali.
• Gli ostrogoti arrivati in Italia sconfissero Odoacre eliminandolo definitivamente nel 493. Cosi Teoderico divenne padrone del suo vasto regno.
• Teoderico era sempre stato affascinato dalla cultura romana e ora si sentiva molto orgoglioso di comandare i territori in cui è nata. Si puo considerare il continuatore degli imperatori romani.
• Teoderico volle ottenere il consenso dei poteri forti presenti in Italia: l’aristocrazia romana e la chiesa.
• Per aiutarlo nell’amministrazione scelse: Boezio responsabile dell’amministrazione ostrogota, Simmaco suo collaboratore e Cassiodoro responsabile della cancelleria. Questi sono uomini importanti per la nostra cultura
• Gli ostrogoti erano ariani ma Teoderico volle tenere buoni rapporti col papato romano con una reciproca tolleranza. Però non sempre si riuscì ad attuare. Se l’unificazione politica tra goti e romani era riuscita, restavano cmq estranei.
• Poi il nuovo imperatore d’oriente Giustino avviò una politica religiosa x fermare tutte le eresie e dottrine estranee dal cristianesimo.
• Dopo l’incarcerazione e condanna di Boezio e Simmaco finì la politica di convivenza pacifica. Morti Teoderico e Giustino divenne imperatore Giustiniano che volle continuare la lotta all’eresia e recuperare il controllo sull’occidente
I romani d’Oriente
• Dopo la caduta dell’impero d’occidente, quello d’oriente resistette ancora, fino al 1453.
• Questo “successo” dei bizantini ci fu per varie ragioni: posizione piu sicura rispetto all’occidente; non avendo subito attacchi l’economia risulta più forte e stabile, la stabilità del potere imperiale (era considerato rappresentante di Dio)
• L’imperatore appariva come un uomo speciale, sacro e inavvicinabile ai comuni mortali. Era considerato il rappresentante di Dio sulla terra e il capo supremo della chiesa. Ad occidente i vescovi si erano svincolati dal controllo del potere politico; invece a oriente l’imperatore nominava il patriarca. Nasce il cesaropapismo(teocrazia)
L’ossessione dell’unità
• Giustiniano salì al potere dal 527 al 565. Durante il suo regno ricercò fortemente l’unità: unità dell’impero, della religione, del diritto e dell’amministrazione politica.
• Sul piano religioso continuò la linea di Giustino, cioe di combattere ogni forma di eresia: a questo riguardo chiuse l’accademia di Atene perche considerato il covo di eretici.
• Giustiniano in segno della sua fede fece costruire la grandiosa basilica di Santa Sofia, dimostrando l’appariscente politica urbanistica che aveva.
• Nel 528, Giustiniano fece riordinare il diritto romano, dando alla luce il codice di Giustiniano( corpus iuris civilis).
Africa, Italia, Spagna: l’effimera riconquista
• L’idea di unità si manifestò anche con il progetto di recuperare il controllo sui territori dell’impero d’occidente.
• Per realizzare il suo piano Giustiniano doveva avere le mani libere sugli altri fronti, allora fece un accordo di pace con il sovrano persiano Cosroe.
• La prima campagna militare fu portata avanti da Belisario contro i vandali in Africa.
• Nel 535, con il pretesto di atteggiamenti antibizantini da parte della corte ostrogota, ancora una volta Belisario sfodera l’attacco all’Italia. Il re ostrogoto Totila resistette a lungo, fino alla sua uccisione nel 552 e la conseguente fine della resistenza ostrogota
• Nel 554 Giustiniano con la Prammatica sanzione, stabilì il ricongiungimento dell’Italia all’impero. Però l’italia usciva sconvolta dopo la lunga guerra:aristocrazia decimata, popolazione ridotta, strade distrutte, aree rurali impaludate.
• In Italia Giustiniano emarginò l’aristocrazia romana, introducendo personale dall’oriente e fu fatto un grande prelievo fiscale che impoverì ancor + l’Italia. Per qst il controllo bizantino rimase per soli 15 anni, fino a quando nel 569 arrivano i longobardi
• Intanto Giustiniano continua la sua politica di riconquista e nel 554 va contro la Spagna visigota; cosi facendo riuscì ad occupare la parte meridionale della penisola iberica. Però 30 anni dopo i visigoti riescono a riunificare la Spagna
• La politica di Giustiniano alla fine era stata un fallimento: era stata spesa un’ingente quantità di denaro, le conquiste poi furono perse e fu allentata la presa sulla difesa dei confini orientali.
• I successori di Giustiniano non ripresero mai + la sua politica e quindi le terre d’occidente erano perse per sempre, e da quel momento in poi oriente e occidente avranno storie, protagonisti e culture sempre + differenti.
Monachesimo
• Nel 529 il monaco Benedetto da Norcia, fonda l’abbazia di Montecassino, divenendo fondatore di un nuovo monachesimo: quello appunto benedettino
• Nei territori orientali già da prima di benedetto, c’erano i monaci eremiti, cioe che vivevano in solitudine, isolandosi dal mondo
• Una variante del monachesimo eremita era quello degli stiliti, in cui il monaco stava da solo su una colonna
• In europa però prevalse il monachesimo cenobitico cioe praticato da un gruppo di monaci che stavano assieme nella abbazie
• All’inizio ogni monastero decideva le sue norme, e cosi avvenne anche per l’abbazia di Montecassino di Benedetto. La sua Regola era fondata su una divisione della giornata tra preghiera, meditazione e lavoro manuale; un principio era la povertà e l’assoluta autorità dell’abate al quale bisognava obbedire.
• Questa sua Regola divenne cosi importante perche papa Gregorio I, cercò di promuoverla in tutti i nuovi monasteri. Cosi le abbazie benedettine divennero un modello standard di monachesimo in europa occidentale.
• Grazie ai monaci si poterono proseguire le attività agricole, e svolsero un importante lavoro di raccolta dei manoscritti

I più barbari tra i barbari: i longobardi
• I longobardi hanno origine in Pannonia (l’attuale Ungheria). Nel 568 fecero il loro ingresso in Italia. Non erano in molti, 100.000, forse 150.000 e il loro scopo era fare bottino ed erano pronti a ritirarsi se avessero incontrato resistenze
• Entrarono dal Friuli e da lì si dilagarono in pianura padana, toscana e appennini arrivando a Benevento. Da una semplice scorreria si trasformò in insediamento data la facilità dell’irruzione, forse xk i bizantini nn riuscirono o non poterono fermarli
• I bizantini non avevano + le risorse necessarie per mantenere il controllo sull’italia, e allora decisero di lasciarla al suo destino tranne alcune aree importanti come Sicilia, Sardegna, Puglia, Calabria, Napoli, Roma, Ravenna e Venezia. Questo equilibrio si stabilizzò. Cosi i bizantini si tennero stretti queste aree e i longobardi le loro.
• Dopo secoli era la prima volta che l’Italia si trovava di nuovo divisa in 2 aree con culture, lingue e religioni diverse: l’area dei longobardi fu chiamata Longobardia, mentre l’area bizantina intorno a Ravenna venne chiamata Romania.
• In + con i longobardi viene rotto ogni legame con il passato romano, infatti distruggono ogni residuo di aristocrazia romana e i rapporti tra invasori e romani furono spesso ostili e violenti.
• Poi pesava la differenza religiosa in quanto i longobardi non erano ariani, ma addirittura pagani. Pian piano però si avvicinarono al cattolicesimo

La società longobarda
• I longobardi erano divisi in gruppi e bande ognuno dei quali era comandato da un duca. Questi agivano autonomamente, ma nei momenti d’emergenza veniva eletto un re a capo di tutti. Per la migrazione in Italia come re c’era Alboino
• Quando la presenza in Italia fu stabile, i duchi decisero che era meglio dare tutto il comando a un sovrano, e la sede della monarchia fu Pavia. Questa scelta fu fatta per affrontare la resistenza bizantina e finire l’occupazione della penisola. Pero i ducati + lontani restarono lo stesso indipendenti come il Ducato di Spoleto e il Ducato di Benevento.
• Durante il regno di Rotari(636-652) venne messo per iscritto il diritto trasmesso fino ad allora oralmente: l’editto di Rotari. In questo editto emerge una società rurale e per risolvere le discussioni si ricorreva al duello giudiziale, poi abolì la faida(vendetta privata dei partenti della vittima)
• Nel VII secolo ci fu il passaggio dei longobardi al cattolicesimo, che migliorò i loro rapporti con la chiesa. Da allora divennero grandi costruttori di monasteri, a differenza di quando erano arrivati che li distruggevano tutti.
• Un gioiello dell’architettura longobarda è la cappella di Cividale, prima città da loro conquistata.

Le terre del papa
• La chiesa di Roma sul piano formale era ancora sotto il controllo bizantino, ma Roma non era una sede vescovile qualsiasi: il suo vescovo aveva sempre avuto un ruolo politico-diplomatico, la chiesa aumentava sempre + il proprio patrimonio di beni e terre, a Roma era morto Pietro quindi il vescovo di Roma è considerato il suo successore. Per questi motivi l’autorità e il prestigio della chiesa di Roma erano in continua crescita.
• Visto che l’asse Roma-Bisanzio diventava sempre + debole, la chiesa doveva trovare nuovi e potenti alleati. Gia nel VI secolo il papa chiese aiuto ai franchi contro i longobardi
• Il papa piu importante fu Gregorio I detto Magno (590-604) che volle sganciare l’autorità pontificia dal controllo dell’imperatore.
• Gregorio creò anke una fitta rete di contatti con i sovrani germanici, fu durante il suo pontificato che i longobardi si convertirono. Diede un forte impulso x la diffusione del cristianesimo, anche in Inghilterra con angli e sassoni
• I rapporti tra papato e impero peggiorarono quando nell’VIII secolo in oriente si diffuse il culto degli iconoclasti(il culto delle immagini sacre era considerato pagano). Il papa coraggiosamente la considerò eretica. Con questa scelta il papa ha voluto sottolineare la sua ormai indipendenza dall’oriente.
• Nel frattempo nel 712 salì al trono longobardo Liutprando che attaccò i territori della chiesa nel lazio e quelli dell’impero a Ravenna. Non lo fece perche era contro la chiesa, ma xke voleva riunificare la penisola. Però successivamente la sua politica fallì, e Liutprando donò alla chiesa il castello di Sutri, territori che dovevano appartenere ai bizantini, ma con questo gesto il re longobardo mostrò che ormai il papato aveva un potere autonomo da Costantinopoli.
I franchi in Italia: il rafforzamento del papato
• Con la ritirata di Liutprando il pericolo di invasione del lazio era superato, ma non poteva all’infinito. Infatti nel 751 il sovrano longobardo Astolfo espugnò Ravenna: era un traguardo importante, in quanto Ravenna era un simbolo x i bizantini
• E presto toccava anche a Roma, e accortosi di ciò, papa Stefano II decise di rafforzare i contatti con i franchi. Nel 753 andò a Parigi e l’anno seguente consacrò Pipino il Breve re dei franchi. Questo in riconoscimento scese in Italia nel 754 e 756 liberando Ravenna per poi consegnarla, come il castello di Sutri, in mano al papa.
• Grazie a tutte queste donazioni la chiesa controllava molte terre, il “patrimonio di san Pietro”, il futuro Stato della chiesa. Con i franchi ci fu cosi il privilegiato rapporto Roma-Parigi
• Ma chi dava al papa tutti questi poteri? Nella cancelleria papale fu scritta la Donazione di Costantino che diceva che Costantino affidava al vescovo di Roma e ai suoi successori l’occidente in quanto lui si trasferiva a Costantinopoli. Poi, solo nel 1440, Valla scopre che era un falso, creato solo per dare un fondamento alle azioni del papato.

I carolingi
• Intanto il regno franco da un lato aveva continuato ad espandersi, dall’altro l’usanza di suddividere il regno tra tutti i figli del re, aveva portato a un frazionamento del regno in vari statarelli, piuttosto indipendenti l’uno dall’altro.
• A metà del VII secolo la Francia era divisa in 4 regioni principali nei quali il potere era in mano ai cosiddetti maggiordomi. Invece il potere dei Merovingi era divenuto pressoche solamente formale.
• La situazione cambiò quando il maggiordomo Pipino di Heristan riuscì a unire le 4 regioni. Il prestigio della sua famiglio aumentò col figlio Carlo Martello.
• Nel 732 Carlo Martello guidò l’esercito a Poitiers, nella Francia meridionale, e sconfisse gli arabi. Con questa battaglia nasce l’idea di Europa, in quanto i franchi ne erano i rappresentanti. Nasce anche la contrapposizione tra Occidente e mondo arabo
• Il figlio di Carlo Martello, Pipino il Breve, portò a compimento il passaggio di potere tra Merovingi e maggiordomi. Nel 751 fece la drastica scelta di dimettere l’ultimo rappresentante merovingio, diventando ufficialmente re dei franchi.
• Però quel gesto non era ben visto dal popolo allora nel 754 chiese al papa di consacrare il suo titolo, dichiarando legittimo il potere di Pipino. Iniziava cosi all’insegna di un patto di ferro tra monarchia franca e papato, una nuova dinastia: quella carolingia(dal nome di Carlo Magno, figlio di Pipino il Breve).
• Nel 768 Pipino morì e il regno passò nelle mani dei figli Carlo e Carlomanno, ma alla morte di quest’ultimo fu totalmente di Carlo, chiamato poi Magno.
• Intanto in Italia c’era una nuova crisi, e il sovrano longobardo Desiderio voleva seguire una politica pacifica coi franchi, confermata dal matrimonio delle sue 2 figlie con i due figli di Pipino. Ma quando il potere passò interamente nelle mani di Carlo, i rapporti crollarono, mentre saliva al pontificato Adriano I, ostile ai longobardi.
• La cavalleria carolingia dilagò nella pianura padana annientano la resistenza longobarda. Solo Pavia tenne testa x molto tempo. Fino al 774 quando fu assediata, segnando la fine del regno longobardo.
• Carlo assunse cosi il titolo di re dei franchi e dei longobardi

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