Evoluzione e involuzione del regime sovietico

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Categoria:Storia

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Testo

Evoluzione e involuzione del regime sovietico:

Lenin aveva dovuto liberalizzare l’economia secondo le linee della nuova economia politica (Nep), cercando d’incrementare la produzione e mercati erano riaperti al libero commercio e non vi era eccessivo controllo da parte dello stato. Tutto questo però era in contraddizione con il fine che si era posto la rivoluzione cioè abolizione della proprietà privata, superare il lavoro salariato e lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo così all’interno dello stesso PCUS, si affermò la figura di Stalin che morto Lenin nel 1924 concentrò nelle sue mani il potere politico e pose uomini di sua fiducia ad ogni livello della gerarchia dello stato emargina ogni opposizione sia interne che esterna al partito a cominciare da Trockjj che nel 1929 fu esiliato dall’URSS.
Stalin, fautore della realizzazione del socialismo in Russia attua un radicale intervento dello stato sull’economia dette il via dal 1928 ai piani quinquennali per fare dell’URSS una grande potenza industriale con un rigoroso controllo sulla produzione in modo da raggiungere gli obiettivi stabiliti di volta in volta dai piani. Però lo stato o meglio al PCUS si presentarono due grossi problemi:
1. I contadini ricchi che erano ostili ad ogni interferenza dello stato sulla produzione e sul commercio dei beni agricoli e alimentari
2. Rapida industrializzazione, unitamente allo sfruttamento delle risorse minerarie del paese.

Si riorganizza l’agricoltura con la “ collettivizzazione delle terre” eliminando i ricchi contadini ma anche i piccoli e i medi.
Di fronte alla loro resistenza alcuni milioni di kulaki così si chiamavano i contadini furono brutalmente deportati e impiegati come manodopera nelle industrie siberiane.
Stalin aumentò il controllo provocando ulteriore malcontento e introdusse al posto della proprietà privata due nuovi tipi di conduzione agricola:
• Kolchoz che erano aziende collettive condotte in forma cooperativistica da famiglie contadini il ricavato ad eccezione dei salari per i lavoratori era incamerato, dal governo ed era destinato al miglioramento dei servizi.
• Sovchoz che erano aziende gestite direttamente dallo stato, avevano il compito di servire come fattorie pilota, con l’impiego di personale specializzato e di tecniche sperimentali.

Provvide inoltre ad elaborare un piano economico che prevedeva grandi opere pubbliche come la nazionalizzazione di tutte le imprese private 1933 o il prolungamento della ferrovia che attraversa la Siberia, si costruirono nuovi porti basi aeree, per queste opere furono anche utilizzati detenuti sia comuni sia politici attraverso il sistema dei campi di lavoro e del lavoro correttivo, che erano dei veri e propri campi di concentramento, si ebbe l’intensificazione dello sfruttamento operaio ( stachanovismo), che non era dissimile dal lavoro nelle fabbriche occidentali, tuttavia il tenore di vita si eleva complessivamente rispetto al periodo zarista.
Il PCUS assumeva un ruolo preponderante, con gli altri partiti comunisti destinato ad accentuarsi in occasione dei congressi della terza internazionale, l’associazione di tutti i partiti comunisti, che si riuniva periodicamente nell’Unione Sovietica. Nel 1928 durante il congresso dell’internazionale, si stabilì che tutti i partiti comunisti dovevano avere come modello di riferimento il partito bolscevico russo e dovevano eliminare ogni opposizione, interna come i socialisti e socialdemocratici principale nemico da combattere, perché accusata di essere lo strumento al servizio della borghesia e il principale ostacolo alla lotta la Teoria del Socialfascismo.
Tuttavia nel Stalin 1935 preoccupato dall’espandersi del fascismo cambia politica e si allea ai socialdemocratici per difendere la democrazia nacquero così, le coalizioni come in Francia e in Spagna che presero il nome di Fronti popolari.
Nello stesso tempo s’indurisce la repressione interna avviando processi politici anche contro chi aveva partecipato alla rivoluzione d’ottobre che culminarono nel 1936-1938 nelle grandi purghe e varò una nuova costituzione che concentrava i poteri nel Partito comunista e annullava le libertà individuali dei cittadini, nulla poteva essere permesso al di fuori del Partito bolscevico e dello stato.

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