Cronologia della rivoluzione americana

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LA RIVOLUZIONE AMERICANA

1. Cronologia: 1775-1783; conquista dell’indipendenza dalla Gran Bretagna delle 13 colonie inglesi dell’America del nord;
2. Rilievo: uno degli eventi più significativi del ‘700 da diversi punti di vista:
2.1. geopolitico: si conclude con la formazione degli Usa che diverranno protagonisti della storia contemporanea tra fine ‘800 e ‘inizi ‘900;
2.2. rivoluzioni liberali e democratiche: si inserisce in quella linea di sviluppo politica e culturale che, dalle due rivoluzioni inglesi conduce all’affermazione dei valori illuministi e alla rivoluzione francese;
2.3. età delle rivoluzioni: caratterizza, secondo una interpretazione tradizionale, il settecento come età delle rivoluzioni borghesi in campo politico, economico e culturale contribuendo a segnare una svolta epocale nella storia mondiale;
2.4. colonialismo: costituisce il primo caso in cui una colonia extraeuropea, si ribella vittoriosamente alla madrepatria.
2.5. premessa: per comprendere tale evento occorre ricostruire la situazione geopolitica, sociale e culturale delle colonie americane che era molto diversa da quella tipica dell’Europa.
3. La situazione a metà settecento: intorno a metà del settecento nella fascia costiera atlantica vivevano in tredici colonie un milione e mezzo di abitanti, compresi 300000 schiavi. La linea di sviluppo tendenziale era quella di un rapido incremento demografico (rapida crescita: 25000000 nel 1775) e di una espansione territoriale verso ovest favorita da fiumi navigabili, ricchezza del suolo, risorse naturali. Fondamentale per comprendere la rivoluzione e il futuro assetto degli Usa e la situazione sociale, economica, politica e culturale delle colonie che dipendeva dalle modalità di colonizzazione.
4. La colonizzazione: avvenuta tra inizi ‘600 e metà settecento, la colonizzazione inglese non fu il risultato di una sistematica politica di conquista, ma presentò tempi e circostanze molto diverse ed eterogenee:
4.1. Virginia: prima colonia fondata nel 1607 dalla compagnia commerciale Virginia Company e così chiamata in onore della regina Elisabetta;
4.2. New England: insieme di quattro colonie fondate da perseguitati religiosi. La prima fu il Massachussets fondato dai padri pellegrini, calvinisti inglesi perseguitati dalla chiesa anglicana, che a bordo della Mayflower erano sbarcati nel 1620; in seguito colonizzarono Rhode Island, Connecticut e New Hampshire;
4.3. concessioni regie fatte a privati tra il 1630 e il 1660, portarono alla formazione di: Carlo I, Maryland; Carlo II, Carolina (nord e del sud); Duca di York, New York
4.4. Pennsylvania: fondata dai quaccheri nel 1681, guidati da Arthur Penn. Comunità protestante fondata sull’amore fraterno, la tolleranza, la libertà di coscienza e politica, il pacifismo. Perseguitati in Inghilterra, fuggirono e costituirono uno stato democratico, fondato sui loro principi. Lo stesso Penn Acquistò in seguito il futuro Delaware.
4.5. Georgia: in onore di Giorgio II, nucleo dei coloni condannati per reati comuni cui veniva offerta la scelta di emigrare in America.
5. Le migrazioni: ondate migratorie successive si svilupparono dall’Europa, le cause principali furono i conflitti sociali e le persecuzioni di carattere politico e religioso: cattolici irlandesi, ugonotti francesi, quaccheri inglesi, contadini espulsi dalle campagne per la rivoluzione agricola; ecc.
6. La società americana prima della rivoluzione: popolazione eterogenea per cultura, tradizioni, religione, provenienza, determina le caratteristiche peculiari della società americana:
6.1. tolleranza e vivacità culturale: la mescolanza produce contrasti ma anche vivacità culturale e tolleranza che spinsero a costituire una società diversa da quella europea, fondata sulla libertà di coscienza, anche perché molti dei coloni erano fuggiti a causa di persecuzioni religiose e/o politiche;
6.2. ambiente: difficili condizioni ambientali (naturali e indiani) valorizzarono si ail solidarismo che la valorizzazione delle capacità individuali;
6.3. struttura di classe: l’assenza di una struttura di classe gerarchica e rigidamente determinata, sotto il controllo dell’aristocrazia e dell’alto clero determinarono una alta mobilità sociale, la impossibilità per i gruppi sociali privilegiati di controllare pienamente la situazione politica l’evoluzione democratica delle istituzioni;
6.4. istituzioni politiche: simili nelle diverse colonie: colonie regie o di proprietà, governatore nominato dall’alto, consiglio nominato dall’alto. Emergere istituti rappresentativi: assemblee legislative elette a suffragio molto esteso, molte comunità erano poi dotate di organi di autogoverno, specie quelle periferiche e di origine religiosa.
6.5. economia: si possono distinguere tre principali aree:
6.5.1. colonie del nord: New England, villaggi rurali, cerealicoltura; lungo la costa: centri urbani commerciali e portuali, industria cantieristica, alimentare, pesca;
6.5.2. colonie del centro: New York, Delaware, New Jersey, Pennsylvania. Simile alle precedenti.
6.5.3. colonie del sud: Virginia, Maryland, Carolina N e S. Grandi piantagioni, schiavi, commercio cotone con madrepatria, supremazia grandi proprietari terrieri.
7. Le cause della rivoluzione: individuazione delle principali cause della rivoluzione, esame dei principali eventi:
7.1. la relativa autonomia in campo politico e, di fatto, anche in campo economico, determinava una situazione di tranquillità nei rapporti tra le colonie e la madrepatria. Le colonie erano integrate nel sistema economico e commerciale inglese, sul piano politico veniva tollerata una certa autonomia. Le principali caratteristiche del rapporto tra colonie e madrepatria erano le seguenti:
7.1.1. obbligo di non praticare attività manifatturiera;
7.1.2. obbligo di commerciare solo con la madrepatria, monopolio inglese nell’impor e nell’export compensato da un intenso contrabbando;
7.1.3. protezione militare nei confronti della presenza francese nel nord (Canada);
7.2. punto di svolta: guerra dei sette anni (1756-63): comincia a cambiare la situazione:
7.2.1. guerra produce coesione tra colonie e germe identità;
7.2.2. mancanza necessità protezione militare madrepatria;
7.2.3. strategia geopolitica inglese: imposizione sistema di dazi e tasse al fine di finanziare le spese di amministrazione e difesa dell’impero:
7.2.3.1. Sugar Act: 1764, ristrutturazione sistema dazi e imposte doganali su molti beni;
7.2.3.2. Stamp Act: 1765, tassa bollo su atti legali, giornali, fatture commerciali;
7.2.3.3. protesta: in base al principio “No Taxation Without Representation”, tumulti, boicottaggio, atti intimidatori, organizzazioni segrete;
7.2.3.4. monopolio commercio del tè alla compagnia delle Indie, 1773, gravi danni per i coloni, e rivolta di Boston (Boston Tea Party);
7.2.3.5. leggi intollerabili: 1774, punizione di Boston (chiusura porto) e Massachussets (privazione autonomie e sostituzione funzionari americani con britannici);
8. La guerra: la tensione gradualmente crescente aveva portato sull’orlo della crisi:
8.1. 1774: primo congresso di Filadelfia:

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