Alessandro Magno

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Testo

01/07/2010
ALESSANDRO MAGNO

Filippo viene assassinato nel 336 e gli succede il figlio Alessandro. Filippo gli lascia un eredità che consiste in tutta la Macedonia, zona polis del mar Egeo e il progetto, non ancora messo in atto della conquista della Persia.
Il primo problema con cui si scontra Alessandro sono le rivolte delle polis in particolare Tebe e Atene. Tebe viene incendiata nel 335 dopo che gli abitanti sono ridotti in schiavitù; questo fu un duro monito per le polis. Successivamente punta i Persiani creando un’alleanza militare Panellenica.
Alessandro si pone capo di questa spedizione contro al Persia che prevedeva la conquista in 5 anni. Due furono gli aspetti favorevoli: il primo la netta superiorità militare macedone e il genio strategico di Alessandro, dall’altra la profonda crisi dell’impero Persiano che stava passando da decenni.
Nel 334 la spedizione Greco-Macedone si presenta in Asia Minore ottenendo prima il controllo dell’Anatolia e in seguito, nel 333, si scontra a Isso, in Cilicia, con Dario III vicendo. Anzi che seguire Dario III in Assiria preferisce proseguire la conquista verso l’Egitto. Dopo aver raso al suolo nel 332 Tiro conquista l’Egitto. (332 santuario di Giove Ammone dove Alessandro ottiene la proclamazione a figlio di Zeus dove si trasforma da Monarca Macedone a Monarca Teocratico). Si scontra nuovamente con Dario nel 331 a Gaugamela e in poco tempo sottomette tutte le satrapie orientali.
Dopo la vittoria di Granico, Alessandro giunge a Gordio dove era conservato ili carro del padre di Re Mida sul cui timone era legato un nodo inestricabile e un oracolo predisse che colui che fosse riuscito a snodarlo sarebbe diventato Imperatore dell’Asia. Alessandro dopo vari tentativi con un colpo di spada riesce proclamandosi solennemente il Re. Importante ricordare perché in questo punto si giocava la sua dignità e la sua carriera perché se avesse fallito non avrebbe avuto + tanta importanza invece diede prova di superiorità agli altri che non ci erano mai riusciti.
Dopo aver conquistato la Persia mira a occuparsi del suo Impero con cui si dedica energicamente dal 334 in poi. Diventa un sovrano con connotazioni sempre + simili a quelle di un sovrano orientali, ergo assolute e teocratiche, e la costituzione si orientava verso un’autorevole potere centrale.
Le sue simpatie verso l’oriente vengono testimoniate anche dal fatto che vuole fissare la capitale in oriente e favorisce i matrimoni coi persiani e lui stesso sposa una periana.
Nel 323 muore prematuramente e lascia aperto il problema della successione al trono.
Dalla sua morte al 31 a.c. (battaglia di Azio) viene definita l’età ellenistica: in questo periodo si confrontarono duramente due concezioni politiche per la presa al potere, la prima di orientamento unitarista guidata da Antigono Monoftalmo, il + grande generale di Alessandro che aspirava al trono; l’altra è una linea separatista che prevedeva la successione dell’impero in diversi regni divisi tra i vari diadochi (successori di Alex Magno, generali che avrebbero dovuto prendere il suo posto). Da questo momento scoppiano numerose guerre e la battaglia finale è quella di Ipso nel 301 nella quale prende il sopravvento la linea separatista. Si creano diverse monarchie con ordinamenti autonomi diversi.
La zona della Macedonia (e Egeo) affidata agli Antigonidi [regno + occidentale con al suo interno coesistenza di due leghe, Etolica e Achea che rappresentavano il fallimento delle polis che erano ancora vive nella Grecia]
La Siria ai Seleucidi [regno + vasto ma con + incertezze e unità politiche]
Il regno di Pergamo era il più florido.
L’Egitto entra a far parte del regno dei Tolomei (regno + longevo, forte e compatto) ottenendo il regno + forte e potente degli ellenistici, compatto a livello territoriale. I Tolomei si scontrarono in 8 guerre coi Seleucidi alla conquista della Siria, e nel 31 con Roma.
Tra III e II secolo il centro + prestiigioso della cultura ellenistica fu Alessandria d’Egitto, ricordata per la sua scoperta in campo della medicina e dell’anatomia, matematica e geometria e astronomia. Ospitò dunque le + grandi menti.
Matematica e geometria: Soikeia (di Euclide) “Gli Elementi”
Invenzioni: Archimede con la vite per sollevare l’acqua e la catapulta.
Astronomia: l’Almagesto, opera proposta da Tolomeo in cui afferma la teoria tolemaica, ovvero geocentrica, ovvero che tutto gira attorno alla terra e si ricorda Eratostene per il raggio della terra.

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