"Storia d'Italia dal '45 a oggi" (cap. IV)

Materie:Riassunto
Categoria:Storia

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Testo

CAPITOLO QUARTO
“La riforma agraria”

1. Agitazioni contadine e risposta governativa

a) Il movimento contadino dai decreti Gullo alla strage di Melissa.
A Gullo succedette il ministro democristiano Antonio Segni, il quale emanò due decreti, dove si dava ai proprietari il diritto di reclamare la terra se i contadini avessero violato le condizioni alle quali era stata concessa. Così, nel ’48 la Dc recuperò terreno elettorale. L’unico passo avanti tuttavia, era stato dato dall’impiego della DDT, della disinfestazione e del bonifico di terre paludose e malariche in Sardegna, Sicilia, Toscana.
Ottobre ’49: contadini calabresi marciano sui latifondi, segnano i confini e si preparano per la semina.
29 ottobre: la polizia tenta di scacciare i contadini con la forza → STRAGE DI MELISSA
Vi furono forti ribellioni nel sud, promosse dalla sezione comunista o dalla Camera del Lavoro. Alcuni presidi divennero quasi permanenti, sostenuti soprattutto dalle donne.
Con queste manifestazioni il sud agricolo tentava di collocare la famiglia entro un contesto collettivo.
b) La Dc e la riforma
1946: De Gasperi sostiene che bisogna arrivare ad un sistema di proprietà fondiaria che si basi sulla giustizia sociale, favorì quindi, il formarsi di uno strato di contadini proprietari, che si opponesse al comunismo.
Maggio 1950: provvedimenti per la Calabria approvati in Parlamento.
Luglio 1950: approvata la legge-stralcio

2. Contenuti e risultati della riforma

La parte più importante della riforma consisteva nell’espropriazione di una parte dei grandi latifondi e la relativa ridistribuzione ai contadini. I criteri per l’esproprio variavano, tuttavia da zona in zona.
Furono espropriate circa 120 mila famiglie contadine. Tutti i contadini dovevano pagare un piccolo affitto per trenta anni, dopo di che la terra sarebbe diventata loro.
Aspetti negativi:
- i proprietari cercarono di evitare l’esproprio
- la terra distribuita ai contadini era di qualità scadente
- la terra confiscata era quasi ovunque insufficiente a soddisfare i bisogni dei contadini
- favorisce un aumento del prezzo della terra
1948: la Dc rese più semplice l’acquisto di terra da parte dei contadini, istituendo un sistema di mutui agrari pagabili in quarant’anni.
In Sicilia la riforma dilagò nella corruzione dell’Eras.
Vi sono dei punti comuni in tutte le riforme: tentativo di spostare i contadini in case coloniche.

3. Conclusioni

Fu questa riforma il primo tentativo di modificare i rapporti di proprietà in favore dei contadini poveri.
La legge del 1950 fu una sconfitta di dimensioni storiche, che determinò i valori della vita meridionale contemporanea.
La Col diretti, diretta da Bonomi, ebbe un ruolo centrale nell’amministrare i contributi statali per le zone agricole. Bonomi creò un associazionismo cattolico che esaltava le famiglie contadine individualmente intese e loro proprietà.
1950: CASSA PER IL MEZZOGIORNO

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