Ziqqurat, piramidi e templi

Materie:Appunti
Categoria:Storia Dell'arte
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Testo

Ziqqurat,tempio,monumenti e città in Mesopotamia
Tutte le città hanno fatto riferimento a questa tipologia monumentale = la Ziqqurat;tipologia planimetrica:pianta quadrangolare a terrazzamenti sovrapposti,con l’ultimo livello piatto.
Nella civiltà sumera aveva più di una funzione e soprattutto era un osservatorio;questo non accade con gli assiri.
Nella città di Sargon II , Khorsabad (sviluppata intorno alla sua cittadella- palazzo,con una cinta di mura difensive)dentro al palazzo reale ha ancora una Ziqqurat con unica funzione di culto.
Abbiamo la planimetria dei templi sumeri, i quali potevano essere sia dentro che fuori alla Ziqqurat.
Il tempio anche in Mesopotamia può avere struttura indipendente dagli altri edifici .La sua planimetria è sempre definita da un perimetro difensivo e mantiene schemi strutturali secondo le funzioni.
Il santuario è diviso in tre navate;ha una pianta limitata nella sua ricerca compositiva ,ma non sarà così in Egitto.
Lungo il corso dei grandi fiumi si sono sviluppate le più grandi civiltà.Se facciamo un confronto, vediamo che la civiltà romana ha il percorso più lungo fino alla conquista romana:l’Egitto viene così a contatto con diverse civiltà in contesti diversi; infine con la cultura ellenica e quella romana, che lo portano ad apprendere grandi acquisizioni a livello estetico e artistico.
L’Egitto percorre due grandi filoni artistici :
• Arte per i vivi(popolo, gente)
• Arte funeraria
Questo non accade in Mesopotamia.
Diversi sono anche i materiali da costruzione:gli egizi usano la pietra da taglio che trovano nella regione limitrofa e l’argilla che ricavano dal Nilo,essi usano prevalentemente il sistema architravato.
Questa unitarietà stilistica non l’abbiamo in Mesopotamia; dove invece c’è un susseguirsi di popoli e civiltà diversi; lo stile non è più unitario.
L’ultima civiltà è quella persiana che vive di riflesso alla cultura greca.
Tutte le altre civiltà hanno qualcosa che le accomuna: 1)la situazione geologica e geografica,quindi anche i materiali(prevalente l’argilla).Qui per la prima volta abbiamo il sistema archivoltato perché lavorano cola mattone d’argilla prima essiccato,poi cotto al forno; usato con disinvoltura prevalentemente dagli Assiri e dai Babilonesi.
2)caratteristica comune:anche se caratterizzata da diversi livelli di perfezione abbiamo la mattonella invetriata(smalti,ceramica) con una funzione decorativa;vediamo i mattoni di argilla smaltati nella foto di pag. 31, che grazie al contrasto tra azzurri brillanti e ocra danno importanza al luogo;sono un prototipo delle nostre mattonelle:in sottili lastre vengono cotte una prima volta,poi colorate e passate a una seconda cottura(elemento decorativo e metodo che ritroveremo popi anche a Roma e nel Rinascimento).
3)altra caratteristica comune:il tempio,il palazzo reale,la Ziqqurat,le abitazioni civili e la decorazione di ciò che producono.
Prevalentemente statue(a tutto tondo o in basso rilievo)
Quello che è differente da una civiltà all’altra sono le caratteristiche estetiche: se guardo le decorazioni su mere c’è un forte rigore compositivo e un forte senso della geometria,le statue hanno particolari chiavi di lettura a seconda della diversa visione prospettica,le forme sono stilizzate quando si vuole rappresentare la realtà.
Il periodo di Assurbanipal è legato al periodo naturalistico degli Assiri(dediti alle arti belliche),tutto è legato a racconti finalizzati alla caccia,alla lotta e alla guerra.
Lo stile(qualità estetiche)della caccia dei leoni:senso fortemente emozionale del racconto,il leone ferito rappresentato nella sua forma più terrifica,con lo stesso gusto per il vero vengono rappresentati gli altri particolari,tanto che l’osservatore percepisce la prospettiva e la profondità.
E’ a grandezza naturale(ci si sente calati nel racconto),grazie appunto al desiderio di raccontare il vero e trasmettere la realtà; la sintesi dei particolari da velocità all’azione = collegamento alla pittura preistorica.
I valori prevalenti sono quelli della linea elegante,non del chiaroscuro.
Pag. 30 vd. : figura del toro alato e androcefalo,assieme ad altre figure immaginifiche sono caratterizzanti dell’arte assira e babilonese…forse con funzione religiosa.
Il significato iconologico è incerto,si pensa fosse un guardiano di ciò che è legato ai miti(spiriti,…),posto quasi sempre a difesa delle porte monumentali dei palazzi reali o delle città.
Erano posti uno a fianco dell’altro sugli stipiti delle porte.
Si pensa fosse dovuto ad un accorgimento per correggere un difetto;una correzione ottica.
Hanno un significato molto discusso.
Il soggetto è astratto le forma invece sono prese con cura(descrizione dei muscoli,del pelo della barba sono tutti accorgimenti naturalistici).
Figura immaginifica;in Grecia il Minotauro,in Etruria la Tinera.
Sono figure estremamente credibili nelle forme anatomiche.
Le città della Mesopotamia come Khorsabat,Mari,Babilonia- molto rifatta- ,hanno caratteristiche comuni:c’è sempre una cinta muraria importante e ciò non è una novità infatti anche nel passato ci fu l’esigenza sia di parti monumentale ma anche di difesa e di torri d’avvistamento.
All’interno delle città è diversa la distribuzione urbanistica: a Khorsabat vi sono tanti quadrati attorno ala palazzo reale.
La pianta di Babilonia è sviluppata su una nuova concezione,divisa per quartieri,con gli edifici più importanti collegati da ponti(riva destra e sinistra dell’Eufrate),si sviluppano sulle rive dei fiumi;inoltra vi sono giardini pensili.
Fu la prima città fluviale e dopo tutte le più grandi città si svilupparono su fiumi.
(Modena secondo Tarquato Tasso era nata su tante isolette).

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