Seraut e il puntinismo

Materie:Appunti
Categoria:Storia Dell'arte

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Testo

SEURAT E IL PUNTINISMO

Georges Seurat nato nel 1859 a Parigi e morto nel 1891 sempre nella stessa città. Iniziatore del Neo–Impressionismo ne è anche il rappresentante più importante, la cui personalità fu assai forte per avere fondato una concezione poetica della pittura su dati essenzialmente scientifici. La sua opera, è limitata a meno di cinquanta quadri e duecento studi a causa della brevità della sua vita. Ha portato i principi della mescolanza ottica o divisionismo ed è proprio questo che l’ha imposto come capo di una scuola, la più singolare della storia della pittura: l’“École pointilliste”.
Infatti, intorno agli anni 1885-1890, avviata al tramonto l’esperienza impressionista, alcuni giovani pittori approfondiscono il tema della scomposizione della luce e della percezione dei colori.
Nasce così il Pointillisme o Puntinismo; la cui tecnica si basa su un procedimento innovativo: l’immagine è ottenuta mediante la disposizione sulla tela di piccoli punti di colore puro. I colori non vengono mai mescolati sulla tavolozza: l’effetto voluto si ottiene accostando colori diversi, o sovrapponendoli parzialmente sulla tela. Con questo procedimento il pittore può giungere a straordinari effetti di luminosità e d’intensità cromatica, o determinare zone a minore intensità luminosità.
L’esistenza di Seurat, al di fuori della sua attività artistica si riduce a poche cose. La sua più grande avventura fu la pittura, la ricerca studiosa e appassionata di un metodo che soddisfacesse a d’un tempo e il suo spirito ordinato e riflessivo e il suo gusto per le armonie silenziose.
Aveva il padre della regione Champagne e madre parigina, abita con loro. Dopo soggiorni in varie città, per esempio a Brest durante il servizio militare, Seraut si installa a Parigi nel 1880. Nel 1890 nasce suo figlio Pierre-George, la madre Madeleine Knobloch, sarà celebre per il quadro dipinto da Seurat lo stesso anno: ”La jeunne femme se poudrant”.
L’anno seguente il 29 marzo, Georges Seurat muore di difterite a soli trentadue anni. Poco dopo anche suo figlio muore del medesimo male.
Nell’arco di soli dieci anni, Seurat pur avendo avuto un’esistenza particolarmente singolare, elabora alcuni capolavori veramente straordinari per la pittura francese.
Da giovane dopo aver frequentato una scuola di disegno e lavorato nella scuola di Belle Arti, lavora al Louvre e studia i grandi pittori. Nel 1879 durante la quarta esposizione degli Impressionisti, Seurat s’ispira a Renoir, Sisley, Degas, Pissarro, Gauguin, Lebourg, ma è soprattutto Monet che lo sbalordisce particolarmente.
Per tanto quello che determina la grande avventura pittorica nella quale si lancia Seurat, che non ha tanto la conoscenza di una certa pittura è il poter ispirarsi agli Impressionisti e prendere spunto da ognuno di loro. Leggendo “ La grammerie des artes du Dessin”pubblicato nel 1867 Seurat commenta affermando che il colore è sottomesso a delle regole precise, così come le ha la musica.
Georges Seurat si interessa da questo momento in poi agli studi per il colore; le Ombre, penombre e luce caratterizzano molto il lavoro dell’artista e con questa applicazione, ricerca sempre di più una tecnica personale nel dipingere. Quest’ultima la trova nel 1881.
Nei giochi raffinati dei “demi-jour” e dei “contre-jour”, appaiono dei quadri con
delle figure di contadini al lavoro, dei paesaggi della periferia e alcuni studi, per la messa a punto dei valori e la messa a posto di tutti i personaggi che sono chiamati a posare per tutte le opere del pittore.
La prima tela importante, che Seurat compose con una preoccupazione estrema del ritmo, ma la fattura piuttosto impressionista rileva ancora le rigidezze del principio
divisioniste, “Une bagnaide, Asnières” è presentato al Salone del 1884.

Nell’ottava e ultima esposizione degli Impressionisti, è presente un’opera di Seraut: “ Un dimanche après-midi a l’Ile de la Grande Jatte”.
Questa volta, per la meraviglia di molti, l’opera mette in pratica il sistema di
“ melange optique”, che consiste nel giustapporre tocchi o punti i cui colori invece di essere mescolati sulla paletta restano separati sulla tela e l’occhio si incarica di mescolarli assicurandone il melange con la semplice percezione. È il principio pittorico del divisionismo che guadagna a Seurat degli adepti come Pissarro e Signac. Dopo la “La Grande Jatte” segue “Le coin d’un bassin à Honfleur” e “Les Poseuses” del 1888. è anche l’anno dei paesaggi con l’“Avant-port, marée basse “ che esprime il silenzio del mezzogiorno nella purezza estiva. È l’anno della celebre “Parade” dove i personaggi appaiono in un rapporto di forme lungamente elaborato e in un’ armonia di ocra e di violetto. Nuova serie di paesaggi nel 1889 con “Le Crotoy aval” e nel 1890 con “Le Chenal de Gravelines, petit Fort-Philippe” che sono tra le tele più raffinate del Puntinismo, infine nel 1890 due tele dove tra gli arabeschi si propaga un’eco di Art Nouveau: ”Le Chahut” e “Le Cirque” ultimo capolavoro di Seurat che la morte non gli lascia il tempo di completare.

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