Futurismo

Materie:Appunti
Categoria:Storia Dell'arte

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Futurismo
Con la pubblicazione del "manifesto del Futurismo",come editoriale nel quotidiano Francese "Le Figaro" nel 1909 e,subito dopo nella rivista Italiana "Poesia",Marinetti,il fondatore del Futurismo, suscita un vasto consenso presso una giovane generazione delusa, dal lento e faticoso processo evolutivo dell' Italia post-risorgimentale.
Marinetti nato ad Alessandria D'Egitto,si trasferi' a Milano,dove fondo' il movimento;si rivolge in primo luogo ai suoi coetanei,avvicinati per un comune fastidio per il presente;Marinetti conferisce molta importanza all'elemento generazionale,tanto da poter considerare il futurismo come un movimento giovanile.
Il Futurismo e' il primo movimento che si da' un programma preventivo,era appunto,proiettato verso il futuro,ma per fare questo dovevano annullare il passato e' le sue regole;queste erano le idee affermate del suo fondatore che, tramite il manifesto,usando un linguaggio diretto e penetrante, esalta il progresso scientifico e la velocita' della vita moderna;il modello concettuale che rappresentava tutto cio' era la macchina,realizzata in questo periodo, e che sostituiva la vittoria alata,in particolare la statua illenistica della "Nike di Samotracia,che fino ad allora aveva rappresentato il dinamismo.
L'ideologia Futurista consiste nell'affermare ,la superiorita' di cio' che e' dinamico su tutto cio' che e' statico in quanto il dinamico, tende a modificarsi,e a trasformarsi continuamente,avanzando nel futuro.
I pittori Futuristi infatti, rappresentano l' oggetto in movimento ,o meglio: il movimento dell'oggetto perche' volevano rendere la mobilita' della vita, sia in pittura che in scultura; per farlo si servono di linee di forza, che rendono un significato direzionale e, collocate in varie posizioni,il segmento diventa forza e rendono ancora piu' visibile la rappresentazione; il dipinto,risalta ancora di piu' grazie,ai colori accesi e brillanti usati.
Umberto Boccioni,nato a Reggio Calabria,e' l'artista piu' completo di questo movimento;infatti oltre ad essere pittore e' anche scultore ;dopo i primi studi tecnici a Padova e a Catania,si trasferi' a Roma,dove comincio' a dipingere insieme a Balla e Severini,con la tecnica divisionista.Nel 1908 si trasferi' a Milano,alternando la tecnica divisionista con la pittura a macchia e a chiaroscuro tradizionale.L'opera ,in ambito della scultura, piu' significativa del periodo futurista di Boccioni e' "Forme uniche della continuita' nello spazio",che rivela le straordinarie potenzialita' della scultura nell'interpretazione del pensiero Futurista.La tridimensionalita' esalta gli effetti dinamici:Boccioni ha tolto alla scultura il ruolo prevalentementecelebrativo avuto nell'ottocento,rifiutandone lo statico monumentalismo.
L'incedere dell'uomo determina una sintesi di attimi successivi,colti in una visione simultanea.L'osservatore e' cosi' spinto a percepire e ad interpretare le forme, non come entita' inanime,ma in continuo divenire:e' la forma unica, come suggerisce lo stesso autore,perche' sostituisce,al vecchio concetto di divisione,il nuovo concetto di continuita'.Nel 1910,insieme a Balla,Severini,Russolo,Carra',e Marinetti, firmo' "Il manifesto dei pittori Futuristi" cui segui' lo stesso anno "Il manifesto tecnico della scultura Futurista".Nel 1915 Boccioni partecipo' come volontario alla 1^ guerra mondiale,e mori' un anno dopo a causa delle ferite riportate.Boccioni mostra prevalenti interessi verso per il ritratto,e di temi di tipo sociale lavorativo,raffigura piu' volte cantieri edili alla periferia di Milano,citta' che lo attrae per l'impetuosa fase di modernizazione;e tra il 1910 /1911 esegue "La citta' che sale" quadro che e' certamente tra i suoi piu' importanti, ne conosciamo differenti fasi di esecuzioni;la scena e' quella di una citta' in costruzione,con diversi momenti che caratterizano l'attivita' del cantiere,numerose figure che lo popolano, sullo sfondo vediamo strade, ponteggi ,e in primo piano,come rapiti da un vortice,uomini e animali colti nell'atto di sostenere pesi,incitarsi,sceglie di mostrarli al culmine dello sforzo; comprendiamo che per Boccioni il cantiere,non e' semplicemente un motivo tratto dalla realta',esso propone invece il moderno mondo industriale;a livello compositivo hanno molta importanza le linee oblique.
Nella "citta' che sale" appare verificatosi quanto proclamato da Boccioni e dai suoi compagni nel "manifesto tecnico della pittura futurista" linee e disegno devono mostrarsi quanto piu' possibile fluidi,uniformi e privi d'interruzione,capaci di comunicare un'emozione senza far riferimento al motivo rappresentato.
Nei molti manifesti che il futurismo emette,acquista un rilievo particolare quello dell'architettura,uscito nel 1914,a firma di Antonio Sant'Elia,seppure limitatamente a progetti e disegni;egli si e' dedicato in particolare al tema "citta' nuova":tracciati con rapidita' del gesto,i suoi schizzi preconizzavano un mondo di alti edifici dai volumi netti ma agili.Sant'Elia studio' le esigenze della citta' :in anni in cui le automobili erano ancora rare,egli pensava che la casa futurista dovesse godere di "Ogni risorsa della scienza e della tecnica".Egli aspirava a "nuove forme nuove lineeuna nuova armonia di profili e di volumi".Previde case a gradoni in grattacieli,con ascensori esterni,collegate su diversi piani stradali,in mezzo a stazioni ferroviarie,aereoporti,centrali eletriche.
Nei disegni eutopici di Sant'Elia emergeva un idea moderna di architettura,dalle forme semplici,in cui il progetto della casa non poteva essere separato da quello dei servizi per la collettivita'.
Il futurismo oppone il punto di vista mobile inserito al centro di una realta' in perpetua trasformazione;le macchine oltre a spostarsi veloci di fronte allo spettatore, ci trasportano rapidamente da un luogo ad un 'altro, combiando in continuazione i nostri punti di vista,le prospettive i volumi,presentandoceli da piu' lati,schiacciandoli deformandoli.Questa visione, anche se fluida,e' sempre limitata dal nostro raggio visivo.
Con il progresso dell'aviazione,dopo la prima guerra mondiale,nasce insieme a una nuova macchina,l'aereoplano,un nuovo modo di vedere la realta' dall'alto con una mutabilita' quasi sferica,che e' legata alla tanto maggior velocita' del mezzo.Nel 1929 ,durante il cosi' detto "secondo futurismo" esce il manifesto dell'aereopittura nel quale si afferma :1) le prospettive mutevoli del volo che costituiscono una realta' assolutamente nuova e che nulla ha in comune con la realta' tradizionale costituita dalle prospettive terrestri .2) Gli elementi di questa nuova realta , non hanno nessun punto fermo e hanno la mobilita' permanente;3)il pittore non puo' osservare e dipingere che partecipando alla loro stessa velocita'.
fra i firmanti del manifesto,oltre a Marinetti c'e' anche Gerardo Dottori.
Quando esce il manifesto Dottori aveva gia' "inventato" un nuovo modo di dipingere dall'alto per raggiungere la totalita' della visione;Dottori ha dunque il merito di aver creato l'aereopittura; che in lui vi siano straordinari anticipi e' provato,anche dall'esplosione del rosso sul verde,sia nel titolo ,sia nei risultati ,puo' essere considerato un quadro completamente astratto e e' stato dipinto addirittura nel 1910;l'anno stesso del celebre aquerello di Kandisky;unanimamente ritenuto la prima pittura astratta.

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