Egon Schiele ed Espressionismo

Materie:Tesina
Categoria:Storia Dell'arte

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Testo

L’ESPRESSIONISMO
Corrente artistica fiorita in Germania tra il 1907 e il 1926, con l'intento di contrapporre alla severa visione coloristica degli impressionisti, un'arte che fosse drammatica espressione del mondo soggettivo e proiezione della tensione psicologica dell'artista.In senso generale, il termine espressionismo viene usato per caratterizzare ogni forma d'arte che, disinteressandosi della rappresentazione della realtà oggettiva esterna, rappresenta il mondo soggettivo dell'artista.
In realtà, l'espressionismo trae l'avvio dalle opere dei pittori dell'angoscia: Vincent Van Gogh, James Ensor, Gauguin, Edvard Munch.
Centro dell'interesse di Munch è infatti l'uomo, il dramma del suo esistere, i suoi conflitti psichici, le sue paure.Tra le sue opere la più nota:L’urlo, che non indica qualcosa che sta accadendo (un uomo che urla), né un luogo (il ponte), ma l'espressione interiore attraverso il grido.
L’urlo è la reazione istintiva che esprime un complesso inestricabile di sentimenti, di paure, di insicurezza, di smarrimento, di angoscia.
L'espressionismo, però, trova la sua prima vera esplicazione storica quando a Dresda, nel giugno 1905, quattro giovani studenti di architettura si associarono in un gruppo denominato Die Brücke, .
Due anni dopo essersi trasferito a Berlino, nel 1913, alle soglie dello scoppio della prima guerra mondiale, il gruppo si sciolse per divergenze artistiche.
Ma ognuno dei componenti proseguì la sua strada, sviluppando i principi della Brücke ciascuno secondo la propria personalità.
Fra i fondatori della Brücke sono: Ernest Ludwig Kirchner,del quale abbiamo studiato Scena di strada, Erich Heckel, Karl Schmidt-Rottluff, cui si aggiunsero Max Pechstein, Emil Nolde e Otto Müller. Si collegano con l'espressionismo tedesco alcuni artisti austriaci, fra i quali : Oskar Kokoschka e Egon Schiele.
EGON SCHIELE
la vita e le opere principali
Nasce nel 1890 a Tulln sul Danubio, una piccola città poco distante da Vienna. Il padre è un funzionario delle Ferrovie imperiali e la famiglia abita all’interno della stazione.
Delle tre sorelle gli è più cara la piccola Gertrud: Gertie, con lei stringe una grande complicità, ella sarà la sua prima modella e il tipo fisico che Schiele continuerà a cercare nei corpi delle bambine che in seguito poseranno per lui. Il 1905 è un anno cruciale, segnato dalla morte del padre che già da qualche anno soffriva di stati allucinatori dovuti, forse, alla sifilide. L’anno dopo entra all’Accademia di Belle Arti di Vienna. Nel 1907, incontra Gustav Klimt, che lo introduce nell'ambiente culturale di Vienna e in modo particolare in quello degli artisti della Secessione. A 19 anni, innamorato delle opere di Munch, Matisse, Kokoschka e Van Gogh, abbandona l'Accademia per fondare insieme ad alcuni suoi compagni un nuovo movimento, il Neukunstgruppe (Gruppo della Nuova Arte), che si ripromette di rompere con la tradizione, superare il vecchio e preoccuparsi solo del presente. L'anno dopo, altra rivoluzione: Schiele abbandona anche l'alveo dello Jugendstil e perfino gli insegnamenti di Klimt, e inizia uno stile tutto personale, optando per un tratto più deciso e più aspro.
I temi dei due artisti, radicati nella cultura del simbolismo europeo, sono i medesimi: la donna, l’amore e la morte, ma se in Klimt come in Matisse, si afferma la possibilità terapeutica della forma serena, in Schiele l’angoscia sostituisce la malinconia. Per Schiele il sogno è mutato in incubo e sceglie la via dell’anatomia spietata sulla sua stessa pelle: gli autoritratti, le centinaia di disegni in cui Schiele esibisce il proprio corpo contratto con un panico che sconfina nell’isteria.
Al suo debutto sulla scena artistica viennese nella Kunstschau del 1909, Schiele si presenta come un imitatore di Klimt. Nella Danae il giovane artista sperimenta la decorazione klimtiana in metallo, utilizzando rame e alluminio al posto dei costosi oro e argento, ma in Ritratto di Gertrud Schiele un altro ritratto di sua sorella Gertie, ridipinge di grigio il fondale originariamente decorato con motivi metallici.
Danae

Egon Schiele Gustav Klimt
Egon Schiele

Ritratto di Gertrud Schiele Autoritratto seminudo
E’ già il segno della divisione de klimt, per il quale la superficie era il tutto pieno di mosaico ornamentale, Schiele oppone la vertigine di uno spazio vuoto che isola la figura.
L’Autoritratto seminudo, il primo della sua ossessiva ricerca di specchi, deve a Klimt il formato allungato, la piattezza, la decorazione della camicia che scivola giù dalle spalle, ma lo sguardo ostile, la durezza delle linee, la tensione percepibile nel corpo magrissimo declamano una nuova volontà di provocazione emotiva. Quella sontuosa camicia che cade dal corpo di Schiele come se l’artista stesse emergendo da una crisalide può essere letta come una metafora: sfilandosi di dosso la pelle decorativa, entra una nuova e più matura fase della sua vita creativa.
Un dipinto eseguito tra il 1909 e il 1910, documenta il distacco dal klimtismo e l’affermazione di un proprio stile: il tratto del disegno ha un andamento angoloso, la tensione è affidata al protagonismo degli spigoli, il linearismo e l’antinaturalismo secessionista definiscono una nuova essenzialità drammatica.
Il quadro è girasoli, un soggetto in una versione dai colori bruni, spenti dove i petali perdono consistenza e acquistano la decadente tragica forza del vero, che riprende da Van Gogh e da Klimt, che ne aveva creato, al contrario, una sontuosa versione. è colto nel suo appassire.
Girasoli

Egon Schiele Van Gogh

In questo periodo esprime anche il disagio, il lato oscuro dell’individuo, un nuovo protagonismo dell’anima, che si manifesta come inguaribile malattia. E’ proprio in quest’epoca, infatti, che Freud esplora i meccanismi dell’inconscio con la psicanalisi.
Schiele raffigura sempre di più il segno, passando dal carboncino iniziale alla matita e a una linea più veloce e aguzza , usa dapprima solo verdi acidi, rossi forti, arancioni brillanti. Negli autoritratti le amputazioni, l’enfasi del nudo, della magrezza e della smorfia, indicano la fragilità umana, una disperata ricerca di identità che si consuma tra i due estremi del male psichico e del male sociale.
In Autoritratto con la mano sulla guancia , il gesto che indica e dilata l’occhio allude all’indispensabile capacità oculare e introspettiva che definisce l’artista come l’eletto, colui che assume su di se il dolore che la vista troppo acuta gli reca e che vede là dove gli altri restano ciechi il nuovo Cristo che espia il mondo.
Il tema della personalità divisa e del doppio, presente nella cultura del romanticismo tedesco, lo affascina tanto che gli dedica una serie di dipinti «i doppi autoritratti» tra il 1910 e il 1911. Questo tema ritorna poi in un dipinto del 1915, Levitazione dove due figure, come due foglie secche, fluttuano dolorosamente nel loro saio, sopra un incastro di pietre. La prima, i cui piedi toccano ancora il suolo, indica col gesto consueto l’occhio veggente e con l’altra mano il proprio sosia, un corpo astrale sospeso tra il cielo e la terra, ma pesante come una roccia e lo sguardo rovesciato all’indietro. elaborando il tema del doppio come oscillazione tra la coscienza della realtà – la figura che tocca il suolo e ci guarda con il suo occhio tondo – e l’incoscienza – la figura che si dondola in alto abbassando le palpebre – non illustra un ostinato e inutile pendolo tra la vita e la morte.
Wally, la sua compagna e l’ex modella di Klimt, è la protagonista di suoi innumerevoli dipinti erotici. Sempre più spesso le modelle preferite sono le ragazzine spudorate, tutte ossa, l’ossessione di Schiele è quella dell’adolescente turbato dal proprio sviluppo, dalla vergogna.
Nei suoi disegni erotici e di corpi devastati dall’ansia mette in scena la paura d’essere dominati dal desiderio e insieme il segreto desiderio di esserlo.
Viene denunciato per corruzione di una minorenne che gli costa tre settimane di carcere, la confisca di un centinaio di disegni e un processo. Scagionato dall’accusa viene però giudicato colpevole per aver esposto materiale pornografico in un luogo accessibile ai bambini.
Durante la prigioni realizza tredici acquerelli, tra cui uno dei suoi autoritratti più tragici, dove il suo corpo raggomitolato come un feto è risucchiato nel vuoto nel vuoto del foglio, come da un gorgo, sembra precipitare dentro un’invisibile pozzo senza fondo.
Per Schiele Naulengbach è la prova da lui lungo attesa, la conferma di sé, passa dall’autocommiserazione, all’auto esaltazione. Adesso che è giunto ad identificarsi col padre elettivo, si può anche sostituire a lui e giocare a dissacrarlo. Nel dipinto Cardinale e Suora, si ritrae con Wally in una blasfema parodia de Il bacio di Klimt, in questo dipinto è forte l’accentazione del tema della trasgressione; alla preziosità degli ori , sostituisce una sinfonia di rossi e di neri, i colori dell’amore, dell’estasi e della morte.
Egon Schiele Gustav Klimt
Cardinale e Suora Il Bacio

Questa contrapposizione e ambivalenza tra amore e morte si ritrova in molti suoi quadri a partire già dal 1911, come ad esempio ne Il veggente del proprio destino, un doppio autoritratto con la figura dell'artista avvolta dal suo alter ego, ovvero dalla personificazione della morte.
Vediamo l'artista ventisettenne abbandonare la spigolosità delle linee, e assumere un modo più morbido di tratteggiare la figura umana, con forme più plastiche, ad illustrare temi che si fanno più generali, ispirati a un classico realismo.
Nel 1915 Schiele abbandona Wally, perché rappresenta il legame irregolare, trasgressivo, e sposa una ragazza del ceto medio, colpito dalla sua sicurezza.
L'amore resta ancora uno dei temi centrali, con l'esaltazione della sensualità come in Abbraccio, ma è anche universale come in Famiglia; il nudo diventa più staccato dal dato erotico e diventa più metafora, simbolo e allegoria come in Ragazza (La giovane donna).
Schiele, diventato ormai artista maturo, naturale successore del grande Klimt, a pochi giorni dalla sua morte, avvenuta il 6 febbraio del 1918, ha l'onore di esporre in una sala tutta per sé alla mostra della Secessione viennese, ottenendo un grande successo. Un successo che non riuscirà a gustare appieno per la prematura morte, avvenuta il 31 ottobre di quello stesso anno, a tre giorni dalla morte della moglie, al sesto mese di gravidanza.
Egon Schiele
Abbraccio Famiglia

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