Dal post-impressionismo al Futurismo

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Categoria:Storia Dell'arte

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Testo

POST-IMPRESSIONISMO
1886 – 1904
ultima mostra impressionismo 1° mostra espressionismo tedesco
Non è un movimento, ma è considerato un periodo complesso non riconducibile a schemi in cui si sviluppano molteplici movimenti di cui si possono individuare linee di tendenza: neo impressionismo, pointillisme, simbolismo…
Tutti gli artisti si pongono in rapporto critico con l’impressionismo, dal quale partono, mettendone in discussione alcuni aspetti linguistici e il pensiero di fondo.
I post impressionisti si contrappongono al naturalismo degli impressionisti, legato all’impressione delle cose, non dando importanza alla realtà ottica e alla pura visibilità, ma ricercando una struttura stabile delle immagini e tentando di percepire il significato delle emozioni prodotte dalla visione degli oggetti o sul significato emblematico delle cose stesse. Si approfondisce lo studio del colore usato come materia a piccoli tocchi non mischiati.
Questi artisti danno molta importanza alla realtà interiore e alla soggettività, rivalutando tutto ciò che fa parte dell’interiorità e del mondo onirico, tramonta così la pittura en plein air e con lei l’analisi realistica della forma, mentre si impongono rigorosi i criteri compositivi e si cerca una perfetta bilanciatura delle forme in base a criteri geometrico-proporzionali.
I simboli vengono usati dal post impressionismo per esprimere ciò che sta nell’interiorità.
Seurat → pointillisme (definisce impressionismo scientifico)
Gaugin → simbolista
Signac → da punto a tessera di colore
Divisionismo → natura simbolista, sociale e idealista; ampia gamma di segni
Sintetismo → le immagine racchiudono sotto l’aspetto apparente, un valore fondamentale e sono perciò simbolo di un significato profondo e che va oltre l’apparenza . La linea di contorno è marcata e fluida, il colore puro; opposto all’impressionismo → conseguenze in Europa.
Il superamento dell’impressionismo in Cezanne
Inaugurò uno stile che esaltava l’importanza del volume ottenuto attraverso i passaggi cromatici e riaffermava il segno dei contorni, quindi la realtà che permane pur nel variare della luce e delle impressioni, infatti non cerca piu’ l’istantanea impressione della luce, ma i fondamenti della visione, come atto insieme di cuore e di ragione.
La sua pittura si espresse in forme modellate plasticamente dal colore e in un impianto costruttivo che rispecchiava le immagini della natura e della vita quotidiana.
Per Cezanne trascrivere la realtà in un quadro significa far corrispondere una natura a piu’ piani su una superficie piatta.
Linguaggio pittorico per Cezanne diventa materia, il colore definisce le forme e crea una composizione, dando origine al testo pittorico. Nel rapporto tra Cezanne e l’espressionismo è fondamentale l’autonomia del linguaggio pittorico rispetto alla realtà.
SIMBOLISMO E MODERNISMO
Movimento che tende a superare la rappresentazione oggettiva della realtà naturale e ad esaltare l’interiorità del soggetto. Furono influenzati dalla personalità di Gauguin che impresse forza al movimento attraverso il gusto dell’esotico e i colori puri. Il simbolismo, che preannuncia il futurismo ebbe come esponenti Moreau e Redon.
Moreau → atmosfera mistica e sensuale, riunendo realismo e astrazione
Redon →significato simbolico, rappresentazione allucinatoria
Gauguin → Museo come fonte di ispirazione, concentrandosi su greci ed egizi, poco interessato ai temi di vita moderna, ma maggiormente alla sincerità dell’espressione artistica. L’ambiguità del simbolismo sta nella sua sospensione tra vecchio e nuovo e rappresenta il momento di dubbio dell’ottocento prima di diventare novecento.
I Nabis → simbolisti della 2° generazione, si richiamano all’arte popolare primitiva e nutrivano aspirazioni spiritualistiche e una forte tendenza simbolista.
La pittura manifesta la consapevolezza di un lento dissolvimento delle grandi aspirazioni e si rivolge al simbolo.
Il simbolo può esprimere l’ansia di evasione dalla disumanizzante civiltà industriale e si presenta come rifugio nel mondo dell’arte che conserva ancora la purezza dell’ideale della forma pura che fa sognare. Le figure acquistano forma idealizzata, spesso sinuosa ed avvolgente.
AVANGUARDIE STORICHE
Primi vent’anni del ‘900
Concetto di avanguardia: movimenti che si propongono in modo attivo nella società, cercando di rivoluzionare il rapporto arte-società, dove l’arte funge da anticipazione a questo cambiamento.
Questi gruppi di tendenza hanno in comune pensieri o stile e tendono a creare orientamenti diversi tra loro all’interno di uno stesso orizzonte poetico. Interessanti sono le strategie proposte in quanto sconfinano tra varie forme: gallerie d’arte, mercanti e collezionisti, critici, letterati e teorici con alcuni artisti guida. L’avanguardia è avanscoperta, evasione, laboratorio, previsione o scommessa con il futuro.
Espressionismo 1904/05
Cubismo 1906/07
Futurismo 1909
Astrattismo 1910
Dadaismo 1° guerra
Surrealismo dopo anni 20
Metafisica 1919 circa
PRIMITIVISMO
Tra la fine dell'800 e gli inizi del 900 le avanguardie artistiche si caratterizzarono per lo studio e la rielaborazione dell’arte di popoli che vivevano ancora allo stadio tribale, in Africa, nell’Oceania, nell'America meridionale. Gauguin fu uno dei pittori che maggiormente si avvicinarono a un mondo “primitivo”, riconoscendo nelle culture extraeuropee non solo una ricchezza espressiva che era per lui fonte di ispirazione, ma anche uno stile di vita felice ed equilibrato.
Dopo Gauguin, altri artisti si volsero all'arte primitiva per trarne spunti creativi: le avanguardie storiche, in particolare, riconobbero alla cultura figurativa delle popolazioni africane un’efficacia e un’immediatezza espressiva senza pari, che contrapposero all’artificiosa e ormai stanca tradizione accademica e classica dell'arte occidentale; a questo studio si affiancò un forte interesse verso le origini delle stesse popolazioni. Su queste posizioni si incontrarono Henri Matisse, e alcuni cubisti, in primo luogo Pablo Picasso: la sua passione per le maschere e le statuette africane si rivela ad esempio nel dipinto Les demoiselles d'Avignon di Picasso.
Anche nella formulazione del linguaggio formale dell'espressionismo tedesco il primitivismo rappresentò una componente importante: a queste radici vanno infatti in gran parte ricondotte la stilizzazione delle figure, l’incisività del segno, la stessa scelta dei soggetti.
ESPRESSIONISMO
Movimento tedesco che si sviluppa nello stesso periodo del fauvisme in Francia.
Le volontà degli artisti sono quelle di capovolgere la concezione impressionista, che ritenendo la natura realtà oggettiva, affida all’arte il compito di riprodurla e contrapporre un’arte di ispirazione soggettiva che interviene sul mondo sul quale proietta gli stati d’animo, i sogni ed i travagli dell’artista.
I programmi espressionisti cominciano l’età delle avanguardie: attività di gruppo, obiettivi comuni, con preciso indirizzo poetico, interesse dell’aspetto estetico di umili oggetti.
La grafica è il mezzo di diffusione dell’attività e permette di tenere i soci aggiornati.
IL TEMA DEL NUDO
Per gli artisti Fauves i nudi sono specchio di fuga dal moderno e dalla civiltà umana, ma anche riflessioni nostalgiche e utopiche verso il passato dell’umanità, mentre per gli artisti della Brücke tornano a essere solo ed esclusivamente nudi e i sogni solo sogni, spezzando l’utopia dell’immagine con forme dure e stilizzate.
Il celebre dipinto Les Demoiselles d’Avignon segna un momento cruciale nella produzione pittorica di Picasso, Evidente è la riflessione sulla lezione di Paul Cézanne, che nelle diverse versioni delle aveva esplorato in modo nuovo e rivoluzionario il tema del nudo all’aperto: Picasso abbandonò l’originario progetto per il suo dipinto, che prevedeva la rappresentazione di un interno di bordello, per una composizione interamente incentrata sulle figure umane, priva di ambientazione. Operò inoltre un’estrema riduzione sulle forme e sui volumi, “scomposti” in moduli geometrici elementari, ispirandosi tra l’altro anche all’arte africana, in particolare alla scultura e alla tradizione delle maschere.

CUBISMO
TERMINE CUBISMO
Il termine cubismo, non fu un termine programmatico, ma piuttosto ironico che i pittori accettarono quasi per sfida.
Questa parola fu usata per la prima volta come definizione critica della pittura di Braque in un articolo di Vauxcelles.
NASCITA
Il movimento, che ebbe inizio intorno al 1907/08 dalla collaborazione tra Braque e Picasso, voleva offrire una nuova interpretazione personale della realtà riducendo le forme naturali a figure geometriche.
Il cubismo viene considerato una scuola o meglio un clima diffuso, non un vero e proprio gruppo, in quanto non vi era a priori un intento programmatico, e ogni tentativo di sistematizzarlo fu fatto a posteriori e in modo forzato.
La data di inizio di questa tendenza pittorica si può associare alla realizzazione di “Les demoiselles d’avignon” di Picasso nel 1906/07 che attirò molti pittori fauves come Braque e Derain alla ricerca di un nuovo linguaggio pittorico.
CARATTERISTICHE
Il “tandem” Picasso – Braque non accettava le tendenze degli impressionisti e così alla rappresentazione meccanica delle cose come appaiono alla percezione visiva che offre immagini immediate e transitorie, contrapposero la riproduzione del mondo esterno secondo il significato particolare che il soggetto attribuisce agli oggetti, cercando di entrare nella struttura dell’oggetto e interpretando, così, l’essenza della realtà che viene rielaborata dalla coscienza.
Coscienza intesa come durata reale, ripresa da Bergson secondo il quale la vita della coscienza è un flusso di sensazioni, emozioni, sentimenti che si unificano nell’io compenetrandosi reciprocamente. La vita della coscienza è durata reale, cioè un processo continuo che si accresce istante dopo istante.
Per rappresentare le cose nella loro tridimensionalità sopra una tela bidimensionale i cubisti rinunciano ad ogni accorgimento prospettico, al chiaroscuro e scompongono l’oggetto nelle sue numerose facce che ricomponeva sulla tela in modo simultaneo, cercando di riprodurre la visione integrale e multipla dei vari punti di vista. Questa operazione presuppone un movimento attorno all’oggetto e un tempo di osservazione. La visione è sostanzialmente statica in quanto il “viaggio” attorno all’oggetto è per lo piu’ concettuale.
→ spazio – temporale: 4° DIMENSIONE.
Il cubismo giunge a delineare uno sfaldamento totale dell’immagine che ricompone poi mentalmente basandosi su ciò che vede, ma anche su ciò che “sa” e “ricorda” dell’oggetto.
INFLUENZE
Il cubismo trae spunto dal tentativo di Cezanne di oltrepassare la fuggevole immagine delle cose ricorrendo a forme sempre piu’ geometriche in modo da trovare ciò che permane pur nel variare degli aspetti e che trova riferimento nella coscienza.
Altro elemento che contribuì fu la conoscenza della scultura africana che per la sua essenzialità diviene simbolo di un’arte primitiva, non condizionata e molto espressiva.
TENTATIVO DI SISTEMATIZZAZIONE
Apollinaire, nel suo scritto del 1913 “I pittori cubisti”, dopo un fallito tentativo di sistematizzare la pittura cubista, riconoscendo il ruolo trainante dei due pittori si soffermò sulle differenze di ispirazione della nuova scuola:
CUBISMO SCIENTIFICO (Braque e Picasso) che si ispira alla “conoscenza” della realtà
CUBISMO ERETICO (Duchamp, Delanuay) che studia il movimento e il colore
CUBISMO FISICO che studia la realtà fisica che li circonda e questi artisti saranno i grandi “sistematori” del cubismo.
3 FASI CUBISTE
1. PROTOCUBISTA 1907-09 studio dei volumi rappresentati da larghi piani e da un’accentuato cromatismo
2. ANALITICA 1909-11 frammentazione dei piani e delle forme geometriche tradizionali che moltiplicano i punti di vista
3. SINTETICA 1912-14 ricostruzione delle figure in modo libero, basandosi solo sulla coscienza: viene meno la verosomiglianza e cessa ogni connessione spaziale e temporale.
Iniziano a usare il collage ( papieres colles) per dimostrare che non vi è distinzione tra realtà e quadro.
Il movimento cubista si concluse con l’inizio del 1° conflitto mondiale.

FUTURISMO
Il futurismo nacque con un programma ben definito in un Manifesto pubblicato sulla rivista francese Le Figaro nel 1909 da Marinetti.
I principi del futurismo furono l’esaltazione della vitalità, anche sotto forma di energia fisiologica, violenza, sopraffazione, gusto dell’avventura e del pericolo;
la celebrazione della macchina, come simbolo del progresso tecnologico, per sua bellezza estetica e per la sua funzione di produttrice di una civiltà nuova, rappresentata nelle velocità;
la polemica contro la storia, la tradizione, l’accademia, la biblioteca, il museo, il classicismo e l’archeologia; la rivendicazione della libertà assoluta dell’uomo costruttore della propria vita, e in specie, dell’artista, il quale deve distaccarsi totalmente dall’arte del passato, svolgere i motivi peculiari dell’ideologia futurista e giovarsi di nuovi modi espressivi.
Nel Futurismo i soggetti dipinti sono aerei, automobili, paesaggi industriali, scene di violenza quali risse o battaglie che non vivono isolatamente ma si modificano con l’influsso degli altri oggetti e si complementano a vicenda. Le immagini sono dinamiche: scomposte in piani geometrici, deformate o moltiplicate per dare maggiormente l’idea del movimento.
Il periodo del futurismo si divide in diversi periodi e temi, nei quali si affrontano i problemi di quel periodo iniziando dalla "Metropoli" fino alla "Scena", cercando di trovare in tutti una situazione di e di e ottenendo, così, un’ampia varietà di soluzioni stilistiche.
MATERIA DI BOCCIONI
In questo quadro il soggetto, ovvero la figura seduta, è la madre che espande la sua energia nell'ambiente occupando quasi interamente la tela.
Il titolo è composto da una sola parola forte e concreta," Materia" che enfatizza il valore simbolico della composizione e probabilmente cela dei risvolti psico-analitici.
La composizione non rispetta più il principio d’ordine della profondità spaziale e delle proporzioni, ma risponde all’esigenza di rappresentare sul medesimo piano elementi della realtà oggettuale percepiti con la stessa intensità: il corpo possente della madre dell’autore appare così schiacciato e confuso tra i volumi delle case e degli oggetti che lo circondano creando un senso di incubo, di forze primordiali, in una oscura atmosfera da sogno.

Esempio