Constable, Cavallo che salta

Materie:Appunti
Categoria:Storia Dell'arte
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Testo

JOHN CONSTABLE “CAVALLO CHE SALTA (STUDIO)”
Londra, Victoria and Albert Museum - olio su tela- cm 129,4x188 – 1824

Sembra che Constable lavorasse sui bozzetti a grandezza naturale, come si vede nello studio preliminare per il Cavallo che salta, soltanto fino a che aveva preso la maggior parte delle decisioni circa il quadro finale. Confrontando l’abbozzo e il dipinto finito, si notano significativi cambiamenti. Partendo da sinistra, gli alberi sono più alti e distinguibili. Constable dovette anche aggiungere una striscia di tela in alto per impedire che la cima dei rami toccasse la cornice. Le figure sul barcone sono state rimaneggiate e all’imbarcazione sono stati aggiunti un albero e una vela quest’ultima per creare una macchia di luce sulla sinistra. I grevi legni nell’angolo sono stati ridipinti, è stata aggiunta la gallinella d’acqua che fugge nei giunchi vicino al ponte, e inserita all’estrema destra la torre di Dedham. Ma il cambiamento più importante nel disegno è al centro del primo piano. Per equilibrare la composizione, il salice dalla destra è stato spostato alla sinistra del ponte. Quando inviò il dipinto definitivo all’esposizione, Constable era ancora insoddisfatto. E scriveva a Fisher: “Devo dirti che non mi sono mai separato da nessun quadro con più preoccupazione. È un bel soggetto, del genere canale, movimentato e insieme placido, tranquillo e ameno, brillante e arioso, ma avrebbe dovuto rimanere sul mio cavalletto qualche settimana in più”.
Non appena il quadro tornò dall’esposizione, Constable incominciò subito a migliorarlo.
È strabiliante nell’opera di Constable quanto spesso l’artista ritocchi i quadri senza che essi diano minimamente tale impressione. Sebbene sovrapponga il colore con la spatola con un risultato di straordinaria qualità tattile, il suo spessore è sbriciolato, il pigmento non mostra alcuna di quelle fenditure che ci si potrebbe aspettare. Constable era un eccellente artigiano. Lasciava che ogni strato di pittura fosse perfettamente asciugato prima di sovrapporne un altro e i suoi quadri sono in uno stato di conservazione magnifico. Il cavallo dell’abbozzo, dove è sorprendente l’abilità con cui Constable usa la spatola, pare vibrare di energia. Nel quadro che poi espose l’effetto è invece più calmo. La spatola è usata per impostare le masse maggiori ma, successivamente, sono stati aggiunti anche colpi di pennello. Questo era il modellato “selvaggio” per usare le parole Lawrence, che i critici e il pubblico criticavano. Disperato, Constable aveva detto una volta di avere adottato con la spatola un mezzo che lo portava alla rovina. E in un certo senso questo è vero, perché la ruvida tessitura materica delle superfici ottenuta dipingendo in questo modo è del tutto in contrasto con la liscia finitura delle opere dei suoi contemporanei. I visitatori delle mostre dell’Accademia, si rifiutavano di accettare un uso di pigmenti colorati così ruvido ed eterodosso. Tuttavia alcuni giovani pittori francesi furono vivamente attratti da questo stile così fuori dalla norma, poiché anch’essi erano in rivolta contro la pittura accademica. I paesaggi di Constable davano un contributo alla loro rivoluzione.

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