Constable e Turner

Materie:Appunti
Categoria:Storia Dell'arte

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Testo

CONSTABLE

Come Turner è pittoresco. Entrambi rivalutano la pittura paesaggistica ed esercitano una grande influenza sulla pittura francese da Delacroix ai pittori di Bardisson fino agli impressionisti.
Entrambi si fanno conoscere nel 1824 in una mostra a Parigi dove Constable espone “Campi di fieno”.
Tutta l’arte di Constable è orientata sullo studio costante della natura: egli crede che la pittura del paesaggio (più di quella della storia) consenta all’artista di esprimere il suo mondo di sogni e di sentimenti.
FORMAZIONE: studia alla Royal Academy e guarda con estremo interesse i paesaggisti come Cosenz, Lorrain e i paesaggisti italiani come Canaletto.
Constable aderisce alla poetica del pittoresco con però qualche orma sublime (“Stonhenge”); propone una natura serena, calma, nella quale l’uomo si integra perfettamente e vive in armonia: questa natura non genera angosce esistenziali nell’uomo.
Constable dipingeva all’aria aperta e faceva molti bozzetti: questi per lui rappresentavano l’espressione più autentica perché esprimevano lo stato d’animo dell’artista. Lavorava poi questi bozzetti in studio creando opere finite che venivano presentate al pubblico (i bozzi no perché non sarebbero stati capiti ma considerati opere non complete).
La pittura di Constable è una pittura a macchia, caratterizzata da pennellate libere e colori corposi, con un attento studio della luce e dell’atmosfera.
Nei suoi dipinti è molto importante la luce che egli studia nei suoi mutevoli riflessi (es. tra gli alberi, sull’acqua…) e a questo proposito sono importanti gli studi che compie sulle nuvole, che recano sul retro annotazioni su giorno, ora, condizioni atmosferiche e stagione.
I suoi cieli sono sempre carichi di nuvole che sembrano sospinte dal vento, che ci danno il senso della natura che scorre, fluisce e che è in sintonia armonica con il fluire della vita.
Questi studi interesseranno molto gli impressionisti.

TURNER

E’ coetaneo di Constable.
Turner fu un talento molto precoce e fu incoraggiato dal padre, un barbiere, che gli permise di frequentare la Royal Academy.
Egli, grazie al suo talento ne diventa membro non ancora trentenne e riveste per un periodo la carica di professore di prospettiva, carica che però non può mantenere a causa del suo stile.
Questa sua visione libera del paesaggio gli viene da Cosenz
FORMAZIONE: la sua formazione fu simile a quella di Constable, ma, in più, egli fu seguace delle teorie di Goethe, secondo il quale gli accostamenti di tonalità calde sono percepite come positive (che generano gioia, calore, allegria…) mentre tonalità fredde sono percepite come negative (generano quindi ansia, angoscia inquietudine…).
Turner sente i colori come elementi spirituali e li usa così.
Li usa con estrema libertà, libertà che li svincola quindi dalla forma (vedi “Mare in tempesta” pag. 33).
Turner crea delle suggestioni atmosferiche dense di vapori, di nebbia e dipinti come questo lo avvicinano ad una visione astratta.
Lo SPAZIO in Turner è pieno di luce. In questo modo i protagonisti del dipinto diventano la luce ed i colori: per fare ciò usa una pittura a macchia piena di effetti diversa però da quella di Constable.
Utilizza una TECNICA MISTA: mescola tempere con olio ed acquerello e tra uno strato di colore e l’altro stende un velo di vernice trasparente sulla quale ridipinge sopra. Ottiene così delle macchie: questa tecnica è usta soprattutto per quadri come “Mare in tempesta”.
La luce che filtra attraverso la pioggia è la protagonista di “Pioggia, vapore, velocità”, uno dei dipinti più moderni e conosciuti di Turner.
Durante i suoi viaggi, egli faceva schizzi, prendeva appunti che elaborava poi in studio e venne diverse volte anche in Italia perché attratto dalla luminosità del nostro paese: per esempio Venezia lo colpì molto per i giochi della luce sui canali.
Turner era attratto anche dagli aspetti drammatici della natura come tempeste, temporali, incendi, visioni di ghiacciai, aspetti che generano in noi spavento, angoscia, ma che al tempo stesso ci attraggono.
Es. pag. 32 “Il naufragio”: qui noto questi aspetti del sublime. Se lo osserviamo ci sentiamo piccoli, impotenti, sopraffatti da ciò che sfugge al nostro controllo.
In questo dipinto il dramma è dato dal fatto che gli uomini stiano cercando così disperatamente la salvezza: per darne l’idea, Turner utilizza forme circolari, roteanti, che sottolineano il dinamismo, la forza del mare.
Il critico RASKIN afferma che in Turner ci sono sempre paesaggi o sereni o turbolenti, ma non si trova mai la via d mezzo.
Turner è di una modernità unica, lontano dalle regole e per questo nella mostra a Parigi del 1824 piace moltissimo ai giovani artisti mentre è criticato dalla critica inglese che riteneva le sue tele “confuse e non finite”.
Turner venne guardato con molto interesse dagli impressionisti che però gli preferivano Constable perché veniva accusato di essersi allontanato troppo dal reale: es. mare in tempesta si avvicinava all’astrazione.
Constable e Turner hanno due tipi di visione:
Constable ha un tipo di visione EMOZIONATA nella quale è il senso umano che interagisce con la natura e le da un senso.
Turner ha una visione EMOZIONANTE nella quale è la natura che interagisce sull’emozione umana e suscita reazioni passionali.
Tutti e due hanno un elemento in comune: un rapporto attivo con la natura, ambiente di vita che può essere sereno od ostile.

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