Espressionismo tedesco

Materie:Appunti
Categoria:Storia Dell'arte
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Testo

L’Espressionismo tedesco entra nella storia dell’arte moderna attraverso l’opera dei quattro artisti fondatori del “Ponte”, e d’alcuni altri pittori unitisi a loro.
A differenza dei fauves francesi, hanno un programma preciso. La coerenza e la solidarietà di intenti nel lavoro artistico e organizzativo durato sei anni (dal 1906 al 1913) finirà con l’imporre il loro messaggio artistico.
Prima come uomini che come artisti, i membri della Brucke (ponte in tedesco è di genere femminile), sono contro la falsità della vita e della cultura borghese; la loro tensione verso la “immediatezza e sincerità” li spinge alla scelta di un linguaggio pittorico “primitivo”.
Secondo loro, saper dipingere in senso accademico non è utile, essi credono che il pittore non deve ricavare l’apparenza dell’oggetto (impressione) ma deve imprimere sulla tela, con forza, l’emozione assolutamente spontanea da loro suscitata (espressione).
La pittura “sensitiva” degli impressionisti, con gli espressionisti diventa “volitiva” (volontà di cambiare il mondo).
È per questo che nei quadri espressionisti vediamo delle deformazioni.
Ernst Ludwing Kirchner (1880-1938), morto suicida, è il principale esponente della Brucke.
Animatore del gruppo e instancabile lavoratore, oltre alla pittura ad olio, si è dedicato all’acquerello, al disegno e all’incisione xilografica. Ha trattato tutti i temi: paesaggio naturale e urbano, ritratto e composizione di figure, natura morta, affrontandoli sempre con notevole partecipazione emotiva.
Edvars Munch, Vincent Van Gogh e James Ensor, sono stati forse i veri “padri” dell’Espressionismo.
Se la pittura di Van Gogh (assetato di giustizia e amore) è disperata e la pittura di Ensor (con le sue maschere e i suoi scheletri) è ferocemente ironica, la pittura di Munch (assediato da una malinconia mortale) è tragica. L’artista rappresenta la vita come un’inevitabile condanna. I suoi dipinti, violenti ma non selvaggi, recuperando lo stile di Gaughin, si caricano di significati paurosi.

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