Lipidi e proteine

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LIPIDI
Lipidi o Grassi Composti organici, insolubili in acqua e solubili in solventi quali l'etere, il benzene e l'alcol. Essi sono importanti da un punto di vista biologico perché costituiscono per gli organismi la principale fonte di energia.
I lipidi possono essere distinti in lipidi semplici, lipidi composti e derivati lipidici.
Fra i lipidi semplici più importanti vi sono i trigliceridi, che servono da riserva energetica per gli organismi animali e vegetali. Ciascun trigliceride è composto da tre molecole di acidi grassi legati a un alcol, il glicerolo. Rispetto a carboidrati e proteine, a parità di peso, i lipidi contengono una quantità di energia quasi doppia.
Altri lipidi semplici importanti sono le cere, che si trovano ad esempio nei rivestimenti protettivi sulla epidermide delle foglie delle piante, a cui conferiscono impermeabilità.
Fra i lipidi composti vi sono i fosfolipidi, formati da lipidi semplici uniti a gruppi fosfato, fondamentali costituenti della membrana plasmatica di tutte le cellule.
Fra i derivati lipidici vi sono gli steroidi che sono costituiti da una struttura chimica policiclica tipica chiamata ciclopentanoperidrofenantrene e comprendono la vitamina D, i precursori del colesterolo e numerosi ormoni di fondamentale importanza, tra cui i corticosteroidi.
Proteine o Protidi (dal greco proteios, "primario"), ampio gruppo di composti organici, formati da una sequenza di molecole, chiamate amminoacidi, legate l'una all'altra da legami peptidici. Presenti in tutti gli organismi viventi, le proteine sono gli elementi costitutivi predominanti delle cellule e sono indispensabili per il loro funzionamento.
PROTEINE
Le molecole proteiche possono avere forma fibrosa o globulare. Generalmente le prime hanno una funzione strutturale, come nel caso delle lunghe fibre insolubili del tessuto connettivo e dei peli, mentre le seconde svolgono in genere ruoli importanti nelle reazioni metaboliche cellulari. In entrambi i casi hanno dimensioni notevoli, con pesi molecolari dell'ordine delle migliaia o di qualche milione di dalton, e ciascuna specie presenta una serie di proteine caratteristiche. Secondo alcune stime, nell'uomo ci sono circa 100.000 proteine diverse, delle quali solo il 2% è stato finora descritto adeguatamente. Le proteine di origine alimentare vengono utilizzate essenzialmente per la costruzione e la manutenzione delle strutture cellulari, anche se in condizioni particolari possono essere impiegate per liberare energia metabolica (da 1 g di proteine si ottengono circa 4 calorie).
Molecole proteiche costituiscono anche le fibre responsabili della contrazione muscolare e tutti gli enzimi presenti nell'organismo, ad esempio quelli digestivi. Altre proteine importanti sono alcuni ormoni come l'insulina, gli anticorpi prodotti dalle cellule del sistema immunitario e l'emoglobina, che trasporta ossigeno e anidride carbonica in tutti i distretti dell'organismo. I cromosomi, che sono responsabili della conservazione dei caratteri ereditari all'interno dei geni e della loro trasmissione alle generazioni successive, sono formati da acidi nucleici e proteine.
STRUTTURA
In una molecola proteica gli amminoacidi sono uniti tra loro in lunghi filamenti, detti catene polipeptidiche, grazie a speciali legami, chiamati legami peptidici (CO-NH), che si formano tra il gruppo amminico (NH2) e il gruppo carbossilico (COOH) di due amminoacidi adiacenti. Le combinazioni pressoché infinite in cui si possono allineare gli amminoacidi e la forma tridimensionale che può assumere il filamento proteico contribuiscono a spiegare la grande diversità di compiti svolti dalle proteine negli organismi viventi. La sequenza lineare degli amminoacidi determina la cosiddetta struttura primaria delle proteine e contribuisce alla loro forma tridimensionale. Tra i diversi amminoacidi presenti in vari punti della catena si possono, infatti, instaurare svariati tipi di legami chimici, i quali provocano l'avvolgimento o il ripiegamento della struttura della proteina nelle due possibili varianti della struttura secondaria: l'alfa elica e il foglietto beta. Quando queste strutture di tipo secondario si ripiegano ulteriormente, si forma una proteina a struttura terziaria. Le proteine formate da più catene polipeptidiche, tenute insieme da legami chimici di diversa natura, presentano struttura quaternaria; esempi sono l'emoglobina e numerosi enzimi.

Esempio